276209 - Pietra d’inciampo a ricordo di Angelo Barbaglia – Milano

La pietra d’inciampo a ricordo di Angelo Barbaglia si trova in via Caccialepori a Milano.
Le pietre d’inciampo o stolpersteine, furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig; sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone su cui sono incisi: nome, date e luoghi di nascita e morte del caduto, per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona San Siro
Indirizzo:
via Caccialepori 4
CAP:
20148
Latitudine:
45.467517956603
Longitudine:
9.1441127072887

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione.
Data di collocazione:
13 Marzo 2025
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubetto di porfido ricoperto da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Milano
Notizie e contestualizzazione storica:
Angelo Barbaglia
figlio di Biagio e di Isolina Meazza, nacque a Milano il 29 settembre 1896.
Lavorò come meccanico presso l'Alfa Romeo, in cui fu molto attivo politicamente e sindacalmente, come membro della cellula clandestina del Partito Comunista di Milano.
Fu uno dei promotori dello sciopero del primo marzo 1944, ragion per cui il 3 marzo fu arrestato e con altri venti operai della sua fabbrica, trasferito nel carcere di San Vittore.
Come sottolineato sul sito ChieraCostui, i giornali di regime asserirono che il fine esclusivo di quegli scioperi era l'aspetto economico, nascondendo che invece si trattò del rifiuto di cittadini e lavoratori per la R.S.I. e gli alleati nazisti. Non si capirebbe altrimenti tanto accanimento e ferocia nella repressione.
Angelo Barbaglia uscì dal carcere solo quando fu costretto a far parte del 'trasporto N. 32' che partito da Firenze il giorno 8 marzo, lo condusse al campo di deportazione di Mauthausen il giorno 11 marzo 1944.
Ad Angelo Barbaglia fu assegnata la matricola 56921, fu trasferito al sottocampo di Ebensee e successivamente in quello di Hartheim, dove il 15 settembre 1944 morì all'età di 48 anni non ancora compiuti.
Oltre che con questa pietra d'inciampo, Angelo Barbaglia è ricordato anche in:

  • Lapide a ricordo di Angelo Barbaglia - Milano
  • ai Caduti per la Libertà, Loggia dei mercanti - Milano (lastra 02)
  • ai Caduti per la Libertà, Campo della Gloria (campo 64) – Cimitero Maggiore di Milano (cippo E1 lastra 2)
  • ai Caduti per la Libertà, Cimitero Maggiore – Milano (lastra A)

    FONTI:
  • ChieraCostui
  • Progetto Pietre d'inciampo

    APPROFONDIMENTI
  • Pietredellamemoria: Lastra in memoria dei detenuti di San Vittore – Milano
  • ANED: Mauthausen
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    ANGELO BARBAGLIA
    ΝΑΤΟ 1896
    ARRESTATO 3.3.1944
    DEPORTATO MAUTHAUSEN
    ASSASSINAΤΟ 15.9.1944
    HARTHEIM

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Informazione non reperita

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