Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Corso Marconi, 7
- CAP:
- 10125
- Latitudine:
- 45.056879
- Longitudine:
- 7.6784031
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede di fronte all'abitazione della vittima
- Data di collocazione:
- 18 Gennaio 2017
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cubo di porfido ricoperto da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Il Comune di Torino
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Franco Levi, Avvocato, nacque a Dogliani il 7 gennaio 1910, era figlio di Adele Terracini e di Daniele Levi. Sposato con Marianna Cravero, abitava in corso Valentino 7 a Torino (attuale corso Marconi 7). In quanto ebreo, venne arrestato a Torino il 31 agosto 1944 da soldati tedeschi . Trasferito in un primo tempo al campo di concentramento di Bolzano, il 24 ottobre 1944 venne deportato ad Auschwitz con il convoglio n. 18. Non sappiamo se Franco arrivò vivo nel lager, se superò la selezione iniziale e fu immatricolato oppure se fu ucciso al suo arrivo. Egli morì in prigionia, in data ignota (successiva al 24 ottobre del '44) ed in luogo sconosciuto. Nel cimitero ebraico di Cherasco è collocata una lapide con il suo nome.
Recentemente, grazie all’impegno della famiglia dell'Arch. Lucio Levi, docente universitario torinese con radici a Dogliani e nipote di Franco, il 18 gennaio 2017 è stata collocata a Torino, di fronte alla casa in cui venne arrestato in corso Valentino 7 (attuale corso Marconi 7), una pietra d’inciampo in sua memoria.
Destino simile ebbe lo zio Oreste Ezechiele: anche lui nato a Dogliani il 4 aprile 1885, fu arrestato il 19 giugno 1944 e deportato dal Campo di Bolzano con lo stesso convoglio del nipote Franco, nel campo di sterminio di Auschwitz. Anche dello zio Oreste non si hanno ulteriori notizie, se non che non sopravvisse alla Shoah.
Le pietre d'Inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti e vittime del nazismo: un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, posto davanti alla porta della casa nella quale il deportato ebbe ultima residenza: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
FRANCO LEVI
NATO 1910
ARRESTATO SETTEMBRE 1944
DEPORTATO 24.10.1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
- Simboli:
- Informazione non reperita