Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Settembrini 5
- CAP:
- 20124
- Latitudine:
- 45.480484492047
- Longitudine:
- 9.2045228339406
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
- Data di collocazione:
- 2024
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cubo di porfido ricoperto da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
Gino Emanuele Errera
figlio di Davide e Irma Levi, nacque il 5 ottobre 1893 a Salonicco (Grecia).
Era il secondo di quattro fratelli: Guido (1891), Umberto ed Eugenio (1895). Nella città natale avviò e gestì con successo un'attività di import-export, aprendo numerosi empori in città, il che contribuì a far conoscere e stimare la sua famiglia.
Con lo scoppio della guerra, Gino e i suoi fratelli decisero di trasferirsi in Italia, dove si arruolarono come volontari. Durante il conflitto, Gino fu gravemente ferito da schegge di granata e nel 1922 fu dichiarato invalido di guerra.
Terminata la guerra, la famiglia Errera si stabilì a Milano, dove riprese con successo l'attività imprenditoriale nel settore calzaturiero.
All’emanazione delle leggi razziali, Gino chiese e ottenne la discriminazione con parere favorevole della Questura:
"Quale amministratore delegato del calzificio Errera, con stabilimento a Novate Milanese, collaborò con l’allora podestà Roncaglia e fiduciario politico nella costituzione del comitato per la raccolta dei fondi e la costruzione della Casa del Fascio di Novate Milanese, contribuendovi personalmente con lire 100.000. La mancata iscrizione dell’Errera al PNF è dovuta a indifferenza e non a sentimenti di ostilità verso il regime."
Dopo l’armistizio dell'8 settembre 1943, i familiari di Gino fuggirono in Svizzera. Il 21 febbraio 1944, nel tentativo di raggiungerli, Gino fu arrestato a Ponte Tresa ed incarcerato a Varese. Da Varese fu inviato nel campo di Fossoli, in provincia di Modena. Infine, con convoglio partito il 5 aprile 1944 fu deportato ad Auschwitz. Vi giunse il 10 aprile, ma non ne uscì mai più.
FONTI
- Progetto Pietre d'inciampo
- Digital Library
APPROFONDIMENTI:
- Fossoli
- Pietredellamemoria: Fossoli - cippo ai fucilati
- Pietredellamemoria: Fossoli - sacrario ai Caduti
- Pietredellamemoria: Fossoli - monumento ai Caduti
- Leggi razziali fasciste del 1938
- wikipedia: Armistizio 8 settembre 1943
- Discriminazione
Durante il regime fascista, le leggi razziali del 1938 introdussero misure discriminatorie nei confronti degli ebrei. Alcune persone di origine ebraica beneficiarono di esenzioni note come "discriminazioni", che le esonerarono da alcune restrizioni o dall'arresto. Queste concessioni riguardarono individui che ebbero particolari meriti militari, politici o sociali riconosciuti dal regime.
- Progetto Pietre d'inciampo
Contenuti
- Iscrizioni:
QUI ABITAVA
GINO EMANUELE
ERRERA
NATO 1893
ARRESTATO 21.2.1944 DEPORTATO
USCHWITZ ASSASSINATO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita