258429 - Pietra d’inciampo a ricordo di Raffaello Giolli – Milano

Pietra d’inciampo a ricordo di Raffaello Giolli. La pietra d’inciampo si trova in via Mario Giuriati, 16 a Milano.
Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona delle Regioni
Indirizzo:
Via Mario Giuriati, 16
CAP:
20129
Latitudine:
45.4634632
Longitudine:
9.2233578

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
Data di collocazione:
2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubo di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone nella parte a vista.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

Raffaello Giolli
nacque il 4 aprile 1889 ad Alessandria. Fin da ragazzo si appassionò alla storia dell’arte.
Frequentò il ginnasio a Milano ed il liceo a Novara, si iscrisse poi all’Università di Pisa e conseguì la laurea a Bologna.
Nel periodo della prima guerra mondiale, nonostante avesse richiesto più volte di arruolarsi, non gli fu mai concesso di raggiungere il fronte.
Nella sua vita fu impegnato totalmente all'arte, alla storia dell'arte, collaborando dal 1908 con riviste ed iniziative artistiche.
Nel 1920 sposò Rosa Menni che gli diede i tre figli: Paolo, Federico e Ferdinando.
Dal 1925 al 1940 insegnò all’Accademia libera di cultura e arte (di Milano) diretta da Vincenzo Cento.
A Milano, insegnò storia dell’arte anche nel liceo statale Berchet, nel liceo Parini, nel liceo Beccaria, ma quando manifestò non volle firmare il giuramento di fedeltà al governo fascista, ne fu allontanato.
Nel luglio del 1940 fu arrestato dall’OVRA e col suo figlio Paolo fu internato a Istonio Marittimo, in Abruzzo. In seguito, rientrò a Milano e collaborò con varie riviste e con numerosi giornali clandestini (con lo pseudonimo di 'Giusto', finché un giorno di settembre del 1944 la legione Muti lo arrestò assieme a sua moglie ed il figlio Federico.
Fu torturato e nei primi giorni di ottobre rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore.
Infine, fu deportato a Mauthausen, nel sotto-campo di Gusen 2, dove tra il 5 ed il 6 gennaio 1945, morì all'età di 45 anni.

Raffaello Giolli è ricordato anche in:
  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
  • ai Caduti nei Lager in Germania – Cimitero Monumentale - Milano
  • Parco della memoria e della pace – Fondotoce (VB)

    FONTI:
  • Pietred'inciampo.eu
  • ChieraCostui

    Approfondimento:
  • OVRA
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    RAFFAELLO GIOLLI
    NATO 1889
    ARRESTATO 14.9.1944
    DEPORTATO
    MAUTHAUSEN
    ASSASSINATO 5.1.1945
    GUSEN

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Non passa inosservata l'accurata pulizia di questa pietra di inciampo, che considerata e trattata come non spesso capita, presenta un eccellente stato di conservazione.

    Gallery