Pietra d’inciampo Emilio Castelfranchi – Finale Emilia (MO)

Posizione

Data di collocazione:: La pietra d'inciampo è stata messa il 27 gennaio 2019

Notizie e contestualizzazione storica:: Dopo essersi laureato in medicina e chirurgia presso l'Università di Modena, intraprese la carriera di medico-ufficiale nell'esercito con il grado di tenente: era di stanza a Venezia quando, per effetto delle leggi razziali, fu improvvisamente congedato dal servizio e interdetto dall’esercizio della sua professione. A Venezia aveva conosciuto una giovane cattolica, Umberta (Lina) Assirelli, che decise di sposare sfidando la legge che vietava i matrimoni misti. Il matrimonio ebbe luogo nel 1939 a Venezia nella chiesa dell’Assunta, e contestualmente ad esso Emilio ricevette il battesimo (ovviamente non essendo valido civilmente, il matrimonio fu registrato agli atti soltanto alla fine della guerra, nel 1945). Dopo le nozze i due giovani si trasferivano al Finale Emilia, dove Emilio cercò inutilmente un'occupazione presso il locale ospedale, dal quale fu respinto. Nel 1941 la coppia fu rallegrata dalla nascita di una figlia, Biancamaria, ma poco più di un mese dopo il lieto evento una malattia improvvisa, probabilmente causata dal dolore mai sopito per le ingiustizie sofferte stroncò la giovane vita di Emilio.

Iscrizioni:: Qui abitava
Emilio Castelfranchi
nato 1913
perseguitato
leggi razziste italiane
1938
colpito
da male improvviso
morto 4.1.1942