150821 - Pietra d’inciampo ad Alberto Pacifici – Ancona

Pietra d’inciampo posizionata all’ingresso dell’abitazione in cui lavorò il rabbino Alberto Pacifici (1870-1944), a partire dal 1920 chazan (primo cantore) della sinagoga di Ancona.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Lazzaro Bernabei, 12
CAP:
60121
Latitudine:
43.62002021081957
Longitudine:
13.511492916017119

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, di fronte al portone del civico 12
Data di collocazione:
25/01/2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ancona
Notizie e contestualizzazione storica:
Alberto Pacifici, fiorentino di nascita, sposato con Elena Levi da cui ebbe due figlie (Emma, nata nel settembre del 1899, e Ada, nata nel luglio del 1907), fu rabbino di Pesaro dal 1904 al 1906 e di Siena dal 1907 al 1911. Operò ancora in terra marchigiana: dal 1920 fu vice rabbino della comunità ebraica senigalliese e ad Ancona rivestì il ruolo di chazan, dirigendo dunque il canto di preghiera nella sinagoga. Arrestato a Firenze alla fine di maggio del 1944 insieme alle due figlie, i tre furono dapprima detenuti nel carcere di quella città, poi tradotti al campo di Fossoli. Deportati ad Auschwitz con convoglio n. 13 arrivato in data 30 giugno 1944, Alberto e Ada vennero subito assassinati. Emma sopravvisse al lager.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI LAVORAVA
ALBERTO PACIFICI
NATO 1870
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 30.6.1944
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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