150823 - Pietra d’inciampo ad Andrea Lorenzetti – Ancona

La pietra d’inciampo, svelata in occasione della Giornata della Memoria 2019 con cerimonia itinerante cittadina, è innestata nel marciapiede ad uno degli angoli della centralissima piazza Cavour, a segnalare la casa in cui abitava Andrea Lorenzetti.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Camillo Benso di Cavour, 9
CAP:
60121
Latitudine:
43.6174877788344
Longitudine:
13.51749995547857

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede
Data di collocazione:
25/01/2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Blocco in pietra, di misura solitamente 10x10 centimetri, ricoperto da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ancona
Notizie e contestualizzazione storica:
La pietra è dedicata ad Andrea Lorenzetti, nato ad Ancona il 26 maggio 1907 e deceduto nel campo di concentramento di Mauthausen nel 1945. Lorenzetti, diplomato ragioniere e poi a Milano procuratore di Borsa, partecipò alle assemblee clandestine per la rifondazione del Partito Socialista Italiano nell'autunno del 1942 e si impegnò per la diffusione del giornale socialista Avanti! stampato in modo clandestino dal settembre 1943 al maggio 1944. Tra gli eventi di lotta antifascista ricordiamo anche il contributo di Lorenzetti nell'organizzare il grande sciopero del 1° marzo 1944 che bloccò la produzione dei complessi industriali milanesi per una settimana intera. Colpito da delazione e arrestato, fu incarcerato a San Vittore e poi condotto a Fossoli, Bolzano e Mauthausen-Gusen.
A cura del figlio Guido è stato edito il volume di memorie "Andrea Lorenzetti: prigioniero dei nazisti, libero sempre. Lettere da San Vittore e da Fossoli. Marzo - luglio 1944" Mimesis Edizioni, Fano 2017, che raccoglie, tra altro materiale documentario, il corpus delle lettere che il padre inviò ai congiunti dal carcere milanese e da Fossoli, e il suo testamento. Forte rimane il legame tra la famiglia Lorenzetti e la città di Ancona, come testimonia la mostra dedicata alla figura di Andrea allestita presso la Biblioteca di Palazzo delle Marche, Piazza Cavour 23, nel febbraio 2018.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
ANDREA LORENZETTI
NATO 1907
ARRESTATO 10.3.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
MORTO DI STENTI
15.5.1945
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Alla cerimonia di disvelamento della pietra d'inciampo era presente il figlio Guido che ha reso la sua testimonianza nei pressi della casa di famiglia in piazza Cavour.
Studiando la biografia e l'epistolario di Andrea Lorenzetti, colpisce il fatto che abbia rifiutato incarichi prestigiosi che lo avrebbero però compromesso col fascismo, questo in nome di princìpi e di ferme convinzioni socialiste e antifasciste.
Solitamente la forza dell’eroe viene riconosciuta nell’attimo di massimo sacrificio, quando - in realtà - ciò che ne definisce l’integrità è la coerenza con la quale gli ideali diventano vita e poi, in certi casi, morte. In questa coerenza è visibile un amore estremo per la libertà, per il prossimo, per la giustizia e per il diritto inalienabile di vivere e non sopravvivere.
Non possiamo neanche immaginare che atmosfera ci fosse in casa quando dal campo di Fossoli arrivavano le due lette mensili che Andrea poteva inviare e che sono raccolte nel suo epistolario. Il breve testamento di Andrea Lorenzetti, dettato nel campo di Mauthausen-Gusen, rappresenta un patrimonio collettivo inestimabile attraverso il quale riscoprire i valori dell'antifascismo per combattere le piaghe del nostro tempo, ovvero l’indifferenza e il dilagare degli estremismi.

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