242493 - Pietra d’inciampo in memoria di Edgardo Finzi – Milano

Le pietre d’inciampo sono cubetti di porfido ricoperti in ottone di circa cm. 10×10 su cui sono incisi nome, cognome, luogo e data di nascita e di morte della persona ricordata e tipicamente vengono inserite nel marciapiede davanti a quella che fu la loro abitazione.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Porta Magenta
Indirizzo:
via Mario Pagano 36
CAP:
20145
Latitudine:
45.4703468
Longitudine:
9.1639939

Informazioni

Luogo di collocazione:
nella pavimentazione del marciapiede di fronte al numero 36 di via Mario Pagano
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubetto di porfido rivestito di ottone.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
2022
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Edgardo Finzi
    figlio di Vittorio e Gilda Ascoli, nacque a Ferrara il 27 gennaio 1889.
    Combatté nella Prima guerra mondiale e fu decorato per i suoi meriti sul campo. Sposò Giulia Robiati da cui ebbe i figli Carlo e Fausta.
    Quando nel 1939 le delle leggi razziali divenivano via via più opprimenti, egli lasciò il suo impiego di funzionario di banca e rilevò una piccola azienda di prodotti chimici impiegati nella produzione di vernici, dove lavorò come contabile anche sua figlia Fausta.
    Dato che in Italia la persecuzione degli ebrei stava facendosi sempre più aspra, suo fratello Arrigo sollecitò Edgardo a rifugiarsi in Svizzera, ma egli non seguì il consiglio e non lasciò Milano.
    Alla moglie ed i figli, essendo cattolici, nel 1938 fu riconosciuta la "discriminazione", mentre ad Edgardo, non iscritto al Partito Nazionale Fascista fu concessa solo nel 1941, quando ormai era del tutto inutile.
    Il 22 aprile 1944 due tedeschi in borghese prelevarono Edgardo dal lavoro e lo imprigionarono nel carcere di San Vittore così come anche sua figlia Fausta cha aveva voluto seguirlo.
    Il 27 aprile furono trasferiti nei sotterranei della Stazione Centrale, da dove partirono per il campo di concentramento di Fossoli che però a luglio fu smantellato ed i prigionieri trasferiti a Verona.
    Allo scopo di disgregare le famiglie imprigionate, dal 2 agosto 1944 ciascun loro membro fu deportato in differenti campi di sterminio.
    Edgardo Finzi, deportato ad Auschwitz col trasporto 72; vi giunse il 6 agosto 1944 e lo stesso giorno vi morì all'età di 55 anni.
    Sua figlia Fausta fu deportata a Ravensbrück, riuscì a sopravvivere ed a tornare in Italia il 27 agosto 1945, per diventare una testimone della Shoah fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 2013.

    FONTE:
  • Pietredinciampo.eu
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    QUI ABITAVA
    EDGARDO FINZI
    NATO 1889
    ARRESTATO 22.4.1944
    DEPORTATO
    AUSHWITZ
    ASSASSINATO 6.8.1944

    Simboli:
    Informazione non reperita

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    Osservazioni personali:
    Informazione non reperita

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