256246 - Pietra d’inciampo in memoria di Gian Natale Suglia Passeri – Milano

Pietra d’inciampo in memoria di Gian Natale Suglia Passeri deportato a Flossemburg e assassinato a  Hersbruck. Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.
Sono cubetti in porfido ricoperti di ottone di circa cm. 10×10 su cui sono incisi nome, cognome, luogo e data di nascita e di morte della persona ricordata e tipicamente vengono inserite nel marciapiede davanti a quella che fu la loro abitazione.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Sempione
Indirizzo:
via Mario Pagano 42
CAP:
20145
Latitudine:
45.469685977151
Longitudine:
9.1629680919013

Informazioni

Luogo di collocazione:
Pavimentazione del marciapiede di fronte al numero 42 di via Pagano
Data di collocazione:
2020
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
cubetto di porfido ricoperto in ottone
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Pietredinciampo.eu
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Gian Natale Suglia Passeri (alias Giulio Notari)
    figlio di Michele e Bianca Bozzolo, Nacque a Milano il 15 dicembre 1923.
    Frequentò il Collegio San Carlo e conseguì la maturità classica presso il Collegio Rotondi di Gorla Minore, in provincia di Varese, iscrivendosi poi ad Ingegneria. Dopo l’8 settembre, anziché presentarsi alla chiamata della R.S.I. tentò invece di raggiungere l’esercito italiano a Bari.
    Nel dicembre 1943, con la falsa identità "Giulio Notari, nato a Bari il 15 dicembre 1919", si collegò clandestinamente al Partito Liberale con l’avvocato Luciano Elmo, per la propaganda, le vettovaglie per i partigiani in montagna, nonché per procurare documenti falsi per i perseguitati politici.
    Il 31 luglio 1944 fascisti irruppero nel centro operativo militare del Partito Liberale di viale Regina Margherita 38 (studio dell'avvocato Elmo), arrestando Gian Natale e lo stesso avvocato Elmo. In quel giorno e nel successivo, i fascisti eseguirono numerosi arresti fra cui Guglielmo Barbò, Raffaele Gilardino, Antonio De Finetti, Carlo Vezzani, Luigi Perazzoli e molti altri ancora.
    Imprigionato a San Vittore nella notte tra il 17 e il 18 agosto, Gian Natale fu trasferito a Bolzano da dove il 5 settembre col “Trasporto 81”, fu deportato al lager di Flossenburg con matricola 21508. Il 10 ottobre fu spostato nel sottocampo di Hersbruck, dove trovò la morte il 2 dicembre 1944, all'età di 21 anni.

    FONTE:
  • Pietredinciampo
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    QUI ABITAVA
    GIAN NATALE
    SUGLIA PASSERI
    NATO 1923
    ARRESTATO 31.7.1944
    DEPORTATO
    FLOSSEMBURG
    ASSASSINATO 2.12.1944
    HERSBRUCK


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    Informazione non reperita

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    Informazione non reperita

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