245269 - Pietra d’inciampo in memoria di Luigi Vercesi – Milano

Pietra d’inciampo in memoria di Luigi Vercesi deportato a Fossoli e assassinato a Cibeno (MO).

Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.
Sono cubetti in porfido ricoperti di ottone di circa cm. 10×10 su cui sono incisi nome, cognome, luogo e data di nascita e di morte della persona ricordata e tipicamente vengono inserite nel marciapiede davanti a quella che fu la loro abitazione.

 

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Borgo degli ortolani - Chinatown
Indirizzo:
via Paolo Sarpi, 10
CAP:
20154
Latitudine:
45.481730521595
Longitudine:
9.1795994820416

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione milanese
Data di collocazione:
13 Aprile 2021
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
porfido, ottone
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Luigi Vercesi
    figlio di di Giacomo e di Rosa Tinti, nacque il 20 giugno 1914 a Genova.
    Nel 1944 viveva a Milano con la moglie Maria Schinaia ed i figli Rosa (21 dicembre 1935) e Renato (24 maggio 1944).
    Il 23 marzo 1944 fu arrestato e con matricola 1766 rinchiuso nella cella 55, nel I raggio del carcere milanese di San Vittore.
    Fu poi inviato al campo di Fossoli, frazione di Carpi in provincia di Modena.
    Nel campo di Fossoli si rinchiudevano i prigionieri militari britannici, ma dopo l’8 settembre 1943 fu trasformato in un luogo degli orrori ad opera dei soldati delle SS naziste e dei repubblichini della RSI che gestivano il cosiddetto Campo Vecchio.
    Il Campo Nuovo era invece riservato ai prigionieri ebrei da deportare ad Auschwitz ed ai prigionieri politici fra cui anche Luigi Vercesi che fece parte delle 67 vittime del vergognoso eccidio avvenuto il 12 luglio 1944 nel poligono di tiro del Cibeno, nei pressi di Fossoli.
    Negli ultimissimi istanti della sua breve vita durata solo 30 anni, egli riuscì a scrivere di nascosto «Mi hanno assassinato.» su di un biglietto che lanciò dove in seguito fu ritrovato e consegnato alla famiglia.
    Egli oggi riposa nel campo 64 del Cimitero Maggiore di Milano, detto "Campo della Gloria", presso il cippo numero 180.

    FONTI:

  • A.N.P.I. Milano
  • Teatro Cooperativa
  • Contenuti

    Iscrizioni:
    QUI ABITAVA
    LUIGI VERCESI
    NATO 1914
    ARRESTATO
    23.3.1944
    DEPORTATO
    FOSSOLI
    ASSASSINATO 12.7.1944
    CIBENO

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Informazione non reperita

    Gallery