208709 - Pietra d’inciampo in memoria di Roberto Bruni – Bergamo

Questa pietra d’inciampo, in memoria dell’antifascista Roberto Bruni, si trova a Bergamo in via Francesco Cucchi, di fronte alla casa dove egli abitava. Su di essa sono riportati il nome, l’anno di nascita (1914), la data dell’arresto (4.3.1944), il luogo dove fu internato (Bolzano), l’anno e il luogo della successiva deportazione (1944, Dachau) e infine il mese e l’anno della morte (febbraio 1945).

La Pietra è stata posta il giorno 27 Gennaio 2022 in occasione della celebrazione, promossa dall’Amministrazione comunale di Bergamo, del Giorno della Memoria.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Francesco Cucchi, 3
CAP:
24122
Latitudine:
45.6962795
Longitudine:
9.6670413

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede
Data di collocazione:
27 gennaio 2022
Materiali (Generico):
Ottone
Materiali (Dettaglio):
La pietra è ricoperta di ottone ed le sue dimensioni sono di 10x10 cm.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bergamo
Notizie e contestualizzazione storica:
Roberto Bruni nasce nel 1914, secondogenito di una famiglia di solide convinzioni antifasciste, e cresce in un ambiente intriso dei valori ispiratori della Resistenza: libertà e ribellione contro il regime dittatoriale di Mussolini.
La sua casa è un luogo dove egli matura e sviluppa, insieme al fratello Eugenio, un forte senso di ribellione e di non asservimento al potere, costituendo le basi per le sue prime azioni politiche di protesta, che prenderanno forma attraverso scritte sui muri della città e volantini di propaganda antifascista.
Il gesto rivoluzionario più significativo e oltraggioso avviene facendo colare della vernice scura e vischiosa sul volto di Mussolini scolpito nel monumento alla rivoluzione fascista, atto per il quale verrà arrestato unitamente al fratello e ad altri militanti nell’ottobre del 1941.
Vengono processati nel marzo del ’42: Roberto verrà assolto, mentre il fratello lo rivedrà solo un anno più tardi.
A seguito dell’armistizio di Badoglio dell’8 settembre 1943, entrambi restano disorientati di fronte al mutare degli eventi. Nel ’44 vengono arrestati mentre cercano di raggiungere le formazioni partigiane e sono portati nel carcere di San Vittore.
Vengono da qui trasferiti prima a Bolzano e poi nel lager di Dachau, dove la loro strada si dividerà per sempre: Eugenio malato di tifo viene messo in infermeria e si salverà mentre Roberto, rimasto nel blocco, vi morirà nel 1945.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI ABITAVA
ROBERTO BRUNI
NATO 1914
ARRESTATO 4.3.1944
INTERNATO BOLZANO
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO FEB.1945
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Censimento a cura dell'allieva Alice Corti, classe 5E, a.s. 2021-22.

Gallery