Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Pié di Corte
- CAP:
- 64013
- Latitudine:
- 42.827633680509
- Longitudine:
- 13.834807798224
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Pavimento davanti alla sede del Municipio.
- Data di collocazione:
- 28 Gennaio 2025
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Blocchi cubici di pietra (10×10 cm) ricoperto di ottone lucente su cui è incisa la dedica.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Corropoli
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Domenico Ciarpelli nacque il 25 luglio 1919 a Corropoli (TE) e si arruolò nella Guardia di Finanza all’età di 19 anni. Dopo la formazione, prestò servizio per un anno presso la «Legione Territoriale di Genova». Fu quindi trasferito presso la Brigata di Bordighera (IM) e successivamente congedato per fine ferma. Richiamato in servizio per il conflitto, fu inviato sul fronte albanese. Dopo l’armistizio fu catturato dai tedeschi nell’ottobre del 1943 e deportato come IMI in Germania nel campo di Dortmund – Stalag VI D. Ciarpelli riuscì a sopravvivere a tutte le privazioni e le angherie e fu liberato il 14 aprile 1945 dall’ingresso delle truppe americane nel campo. Riuscì a ricongiungersi con la famiglia solo il 5 settembre 1945 dopo un interminabile viaggio. Visse a Corropoli finchè morì nella primavera del 1986.
Domenico Di Berardino ncque a Corropoli il 27 luglio 1924. Durante la seconda guerra mondiale fu artigliere. Dopo l’armistizio fu catturato dai tedeschi a Pola e internato a Steinbach-Eschenstruth in Germania quale IMI (Internato Militare Italiano). Di Berardino riuscì a sopravvivere a tutte le privazioni e le angherie e tornò vivo in Abruzzo.
Domenico Ciarpelli e Domenico Di Berardino furono tra i 600.000 militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, furono catturati dalle forze militari tedesche e deportati in Germania. Poiché si rifiutarono di collaborare con il Nazismo e con la Repubblica Sociale Italiana, non furono considerati prigionieri di guerra. Per essi fu creato uno specifico status: furono considerati internati militari italiani (IMI) senza i diritti della Convenzione di Ginevra e senza poter godere delle tutele della Croce Rossa Internazionale. Gli IMI furono impiegati nell’economia bellica tedesca. In condizioni disumane furono sottoposti a lavoro forzato in fabbriche di armi, miniere, industrie private, agricoltura e altre mansioni. Moltissimi IMI (si calcola dai 40 ai 50 mila) morirono a causa di esecuzioni, pericolosità del lavoro, malattie, denutrizione oppure furono vittime dei bombardamenti aerei.
Promossa dal Comune di Corropoli, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale Corropoli-Colonnella-Controguerra e Italico onlus, la cerimonia è rientrata nelle iniziative previste nel territorio per il Giorno della Memoria. Alla cerimonia in piazza Piè di Corte hanno preso parte il Sindaco Dantino Vallese, l’Assessore regionale Umberto D’Annuntiis, il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, il comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza generale Germano Caramignoli, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabrizio Chirico, il Comandante della Stazione Carabinieri di Corropoli Roberto Di Matteo, il comandante della Guardia di Finanza della tenenza di Nereto Filippo Di Natale, la Preside dell’Istituto Comprensivo Corropoli – Colonnella – Controguerra Anna Francesca Bellini, rappresentanti delle varie associazioni combattentische, partigiane e di volontariato, e i famigliari di Ciarpelli e Di Berardino. E’ seguito un incontro con gli studenti dell’istituto Comprensivo Corropoli-Colonnella-Controguerra che, dopo aver assistito alla presentazione della ricerca archivistica sulle Pietre d’Inciampo a cura del giornalista e storico Walter De Berardinis, hanno illustrato i loro manufatti artistici realizzati sul tema della giornata della memoria.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
DOMENICO CIARPELLI
NATO 1919
CATTURATO
ALBANIA
INTERNATO
STALAG VI-D
LIBERATO
QUI ABITAVA
DOMENICO DI BERARDINO
NATO 1924
CATTURATO
POLA
INTERNATO
STEINBACH-ESCHENSTRUTH
LIBERATO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Ringrazio lo storico Walter De Berardinis per avermi fornito informazioni e fotografie.