Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Corso Giuseppe Garibaldi 2
- CAP:
- 47121
- Latitudine:
- 44.2225271
- Longitudine:
- 12.0398812
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- inserita nel selciato stradale
- Data di collocazione:
- 25/01/2022
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Piccolo blocco quadrato di pietra, un sanpietrino, con il lato superiore rivestito di una lamina di ottone che porta incisi nome, anno di nascita, giorno e luogo della deportazione e data di morte della persona da ricordare.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Forlì
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Matatia Nissim (anche Nessim),nato il 7 agosto 1896 a Smirne (Turchia), Coniugato con Hakim Matilde e padre di Roberto, Nino, Camelia. Ultima residenza nota: Bologna in via Ugo Bassi n. 10. Membro della Comunità ebraica di Bologna.
Arrivò in Italia ai primi del Novecento insieme al fratello Leone, stabilendosi a Forlì, dove aprì un esercizio di pellicceria in piazza Saffi, destinato ad avere crescente successo. Sarà più tardi raggiunto dal fratello Eliezer, che aprirà un analogo esercizio a Faenza.
Grazie al successo negli affari Nissim acquisterà un villa a Riccione, in fondo a viale Ceccarini, ma dovrà più tardi svenderla poiché proprio quella di fronte sarà acquistata dal Duce, per il quale era quindi inaccettabile risiedere vicino ad un ebreo.
Non avendo ottenuto la cittadinanza italiana prima della emanazione delle leggi razziali, sarà prima arrestato poi espulso dal paese. Rientrerà clandestinamente per poter star vicino alla famiglia rimasta in Italia.
Fu arrestato a Bologna il 17 novembre 1943 e incarcerato a San Giovanni in Monte dove troverà il figlio Roberto, arrestato il 5 novembre. Poco più tardi anche gli altri membri della della famiglia, la moglie e i figli Nino e Camelia, sfollati in collina a Savigno (BO), saranno catturati.
Per un giorno soltanto, probabilmente senza saperlo, nel carcere bolognese saranno presenti tutti i Matatia, salvo Nino. Poi le strade si divideranno per sempre, per ricongiungersi ad Auschwitz, tragicamente.
Nel dicembre 1943 arriverà nel campo di sterminio di Auschwitz col figlio Roberto e il resto della famiglia li raggiungerà all'inizio del febbraio 1944. Sopravvivrà solo Nino.
Matatia Nissim è deceduto in luogo ignoto dopo il 27 aprile 1944.
Matilde Hakim, coniugata con Matatia Nissim e madre di Camelia, Nino e Roberto. Di cittadinanza greca. Casalinga. Residente a Bologna in via Ugo Bassi n. 10. Membro della Comunità ebraica di Bologna, catturata con la figlia Camelia l'1 dicembre 1943 a Savigno (BO), dove era sfollata con la famiglia. Arrivò ad Auschwitz, il 6 febbraio 1944. Deceduta in luogo ignoto in data ignota.
Matatia Beniamino detto Nino, membro della Comunità ebraica di Bologna fu arrestato nel dicembre del 1943, deportato ad Auschwitz e poi liberato dall'armata rossa il 27 gennaio 1945. Unico membro della famiglia a sopravvivere, racconterà, grazie alla sua abilità a suonare la fisarmonica. Ma morirà poco dopo il ritorno in Italia a causa delle conseguenze dei patimenti subiti.
Camelia fu uccisa ad Auschwitz.
Roberto faceva il pellicciaio ed era membro della Comunità ebraica di Bologna, città in cui risiedeva. Non è mai tornato da Auschwitz e risulta deceduto in luogo ignoto dopo il 18 gennaio 1945.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
NISSIM MATATIA
NATO 1889
ARRESTATO NOV.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 27.4.1944
QUI ABITAVA
MATILDE HAKIM
NATA 1897
ARRESTATA 1.12.1943
DEPORTATA 1944
ASSASSINATA
QUI
ABITAVA
NINO MATATIA
NATO 1924
ARRESTATO 1.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
LIBERATO
QUI ABITAVA
CAMELIA MATATIA
NATA 1926
ARRESTATA 1.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
QUI ABITAVA
ROBERTO MATATIA
NATO 1929
ARRESTATO NOV. 1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 18.1.1944
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita