280149 - Pietre d’inciampo a ricordo della famiglia Piperno – Milano

Le 4 pietre d’inciampo a ricordo della famiglia Piperno, si trovano raggruppate in via Bizzoni a Milano.
Le pietre d’inciampo o stolpersteine, furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig; sono cubetti di porfido con la faccia a vista ricoperta in ottone su cui sono incisi: nome, date e luoghi di nascita e morte del caduto, per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Achille Bizzoni 7
CAP:
20125
Latitudine:
45.495075221117
Longitudine:
9.1983094098094

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la loro abitazione
Data di collocazione:
23 Gennaio 2018
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubetti di porfido ricoperti da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Milano
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Odorico Piperno
    nacque il 18 giugno 1901 ad Alessandria d’Egitto, all’interno di una famiglia della diaspora ebraica sefardita. Si trasferì in Italia e si stabilì a Milano, dove conobbe e sposò
  • Livia Sinigaglia, nata nel capoluogo lombardo il 24 giugno 1906.
    La coppia costruì la propria vita nel cuore dell’Italia del primo Novecento ed a Milano diede alla luce i due figli
  • Rambaldo, nato il 9 agosto 1930 e
  • Renzo, nato il 10 gennaio 1932.

    Con l’inasprirsi delle persecuzioni razziali, seguite all’armistizio dell’8 settembre 1943 e all’occupazione tedesca del Nord Italia, la famiglia Piperno tentò la fuga verso la Svizzera, come fecero molti ebrei italiani in cerca di salvezza. Ma sfortunatamente il 15 dicembre 1943, durante l’attraversamento del confine nei pressi di Tirano (in provincia di Sondrio), furono arrestati e condotti nel carcere milanese di San Vittore, tristemente noto per essere uno dei principali luoghi di detenzione e smistamento verso i campi di concentramento (luoghi dell'orrore).

    Il 30 gennaio 1944, Odorico, Livia, Rambaldo e Renzo furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz in Germania, col trasporto N. 24 (secondo la numerazione di Italo Tibaldi) che giunse a destinazione il 6 febbraio 1944.
    Arrivati al campo, Renzo, il loro figlio di appena 12 anni fu immediatamente condotto alle camere a gas.
    Di Odorico e di Rambaldo Piperno non si ebbero più notizie e scomparvero nel nulla e nel silenzio e della Shoah, probabilmente uccisi poco dopo la prima selezione, rispettivamente all'età di 43 e di 13 anni.
    Livia Sinigaglia Piperno fu successivamente trasferita nel campo di concentramento di Dachau, dove il 30 dicembre 1944 morì all'età di 38 anni.
    La famiglia Piperno fu così interamente annientata dalla macchina dello sterminio nazista. La loro vicenda si inscrive nel dramma collettivo della Shoah, che cancellò milioni di vite ed intere generazioni.

    FONTE
  • Livia Piperno Sinigallia e famiglia

    APPROFONDIMENTI
  • Armistizio dell'8 settembre 1943, detto armistizio 'Cassabile':
  • Pietredellamemoria: Lastra in memoria dei detenuti di San Vittore – Milano
  • ANED: campo di sterminio di Auschwitz
  • ANED: campo di sterminio di Dchau
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    ODORICO PIPERNO
    NATO 1901
    ARRESTATO 15.12.1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO

    QUI ABITAVA
    LIVIA SINIGALLIA
    PIPERNO
    NATA 1906
    ARRESTATA 15.12.1943
    DEPORTATA
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATA 30.12.1944
    DACHAU

    QUI ABITAVA
    RAMBALDO PIPERNO
    NATO 1930
    ARRESTATO 15.12.1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO

    QUI ABITAVA
    RENZO PIPERNO
    NATO 1932
    ARRESTATO 15.12.1943
    DEPORTATO
    AUSCHWITZ
    ASSASSINATO 6.2.1944


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    Informazione non reperita

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