Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Padre Giovanni Semeria 21
- CAP:
- 16131
- Latitudine:
- 44.4047053
- Longitudine:
- 8.9727775
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede davanti all'ingresso di un palazzo.
- Data di collocazione:
- 10 Gennaio 2024
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Piccolo blocco cubico di pietra, ricoperto di ottone, con iscrizione incisa.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Ettore Sonnino era nato a Napoli il 17.4.1880, figlio di Giuseppe e Di Cave Ester, coniugato con Giorgina Milano. Fu arrestato a Genova il 12.10.1944 e detenuto a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportato da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz. Fu ucciso all'arrivo ad Auschwitz il 28.10.1944.
Giorgina Milani era nata a Roma il 20.3.1886, figlia di Davide e Del Monte Sofia, coniugata con Ettore Sonnino. Fu arrestata a Genova il 12.10.1944 e detenuta a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportata da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz. Fu uccisa all'arrivo ad Auschwitz il 28.10.1944.
Paolo Sonnino era nato a Napoli l'8.1.1917, figlio di Ettore e Giorgina Milano. Fu arrestato a Genova il 12.10.1944 e detenuto a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportato da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz. Morì in data e luogo ignoti.
Roberto Sonnino era nato a Napoli l'5.6.1918, figlio di Ettore e Giorgina Milano. Fu arrestato a Genova il 12.10.1944 e detenuto a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportato da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz. Morì ivi il 12.2.1945.
Maria Luisa Sonnino, nata a Napoli l'8.10.1920, figlia di Ettore e Giorgina Milano, fu arrestata a Genova il 12.10.1944 e detenuta a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportata da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz. Morì a Flossenbürg il 20.3.1945.
Bice Sonnino, figlia di Ettore Sonnino e Giorgina Milani è nata in Italia a Milano il 16 giugno 1923. Arrestata a Genova. Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz.
Giorgio Sonnino, nato a Milano il 9.7.1925, figlia di Ettore e Giorgina Milano; fu arrestato a Genova il 12.10.1944 e detenuto a Genova carcere, quindi Bolzano Campo. Fu deportato da Bolzano il 24.10.1944 ad Auschwitz dove morì il 12.2.1945.
In realtà i Sonnino ebbero sei figli e una di questi, Piera riuscì a sopravvivere al campo di Auschwitz.
Piera Sonnino, figlia di Ettore Sonnino e Giorgina Milani è nata in Italia a Portici l' 11 febbraio 1922. Arrestata a Genova (Genova). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. È sopravvissuta alla Shoah. Rientrò in Italia e morì l'11 maggio 1999.
"La famiglia Sonnino si nascose per nove mesi in un alloggio segreto sito in via Padre Semeria 21 nel quartiere di San Martino e, denunciata alle autorità da un delatore, fu arrestata dalla Polizia italiana il 12 ottobre 1944, rinchiusa nel carcere di Genova e da lì trasferita al campo di transito di Bolzano da dove venne deportata ad Auschwitz Birkenau il 24 ottobre 1944; degli otto componenti della famiglia solo Piera Sonnino fece ritorno". Queste informazioni sono tratte da un articolo sulla petizione diretta a Municipio VIII Mediolevante, lanciata nel febbraio 2021 dal Comitato Antirazzista Mediolevante affinché sia collocata una pietra d’inciampo in via Padre G. Semeria 21 a imperitura memoria della deportazione degli 8 membri della famiglia Sonnino. Questa storia ci è stata tramandata da Piera Sonnino, unica sopravvissuta della sua famiglia e strenua sostenitrice della libertà di tutti i popoli. Storia che tutti possono leggere nel suo libro postumo “Questo è stato - Una famiglia italiana nel lager” (tratto da change.org).
"Le Pietre d’Inciampo sono targhe commemorative in ottone che vengono poste a terra nei luoghi in cui hanno vissuto, sono state arrestate o in cui sono state imprigionate persone vittime del Nazismo. Ogni targa si trova sulla sommità di un blocchetto di pietra che viene interrato e incorporato nel tessuto urbano come avverrebbe per un sampietrino, al quale assomiglia per forma e dimensioni. Sulla sua superficie sono incisi il nome, l'anno di nascita, la data e l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta, della persona che la Pietra ricorda. Questo progetto è una creazione dell’artista tedesco Gunter Demnig ed è iniziato con l’installazione della prima Pietra d’Inciampo (in tedesco Stolperstein) nel 1992 a Colonia, in Germania, per ricordare la deportazione dei rom e dei sinti di quella città per mano dei nazisti. Ad inizio 2024 sono state installate 105.000 Pietre d'Inciampo in tutta Europa, realizzando quindi una memoria diffusa delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti. Anche la Città di Genova ha contribuito al progetto di Gunter Demnig per ricordare gli ebrei genovesi vittime del Nazismo. La prima Pietra d’Inciampo dedicata a Reuven Riccardo Pacifici è stata installata il 29 gennaio 2012 all’imboccatura di galleria Giuseppe Mazzini, luogo del suo arresto. Con l'installazione della Pietra d'Inciampo in via Bruno Buozzi (presso il civico 18) del 21 febbraio 2024, sono 25 le Pietre d’Inciampo installate complessivamente dal Comune di Genova in collaborazione con la Comunità Ebraica di Genova, l’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED), il Centro Culturale Primo Levi e quindi il Comitato delle Pietre d’Inciampo di Genova. Il Comune di Genova, vista l’importanza di una memoria diffusa della deportazione degli ebrei genovesi dislocata su tutto il territorio, oltre a curare l’installazione delle Pietre insieme ai Municipi di riferimento, ha scelto di rendere evidente questo lavoro anche nel Geoportale. La mappa delle Pietre d’Inciampo mette quindi in evidenza la posizione di ogni installazione e, interrogando le singole Pietre, illustra la storia delle persone che attraverso esse sono ricordate. Il 26 gennaio 2018 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito alla Città Metropolitana di Genova la Medaglia per le iniziative programmate nel proprio territorio, consegnata dalla Prefetto Fiamma Spena al Sindaco Metropolitano Marco Bucci. Questo importante riconoscimento si riferisce al lavoro corale e partecipato delle istituzioni genovesi al tavolo di lavoro istituito in Prefettura per la divulgazione dei temi della Shoah e per la speciale sensibilità che la comunità genovese ha sempre mostrato rispetto alla storia delle deportazioni" (tratto dalla pagina dedicata alle Pietre d'inciampo sul sito del Comune di Genova, notizia del 10.1.24).
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUI ABITAVA
ETTORE SONNINO
NATO 1880
ARRESTATO 12.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 28.10.1944
QUI ABITAVA
GIORGINA MILANI
NATA 1886
ARRESTATA 12.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 28.10.1944
QUI ABITAVA
PAOLO SONNINO
NATO 1917
ARRESTATO 12.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
QUI ABITAVA
ROBERTO SONNINO
NATO 1918
ARRESTATO 12.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO 12.2.1945
QUI ABITAVA
MARIA LUISA SONNINO
NATA 1920
ARRESTATA 12.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 20.03.1945
FLOSSENBÜRG
QUI ABITAVA
BICE SONNINO
NATA 1923
ARRESTATA 12.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 16.01.1945
NEUENGAMME
QUI ABITAVA
GIORGIO SONNINO
NATO 1925
ARRESTATO 12.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO 12.02.1945
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Oggi, per la prima volta, Demnig è venuto a Genova dove ha partecipato alla collocazione, da parte di Aster, di tredici ulteriori piccole targhe da selciato incastonate seguendo un percorso compreso tra Cornigliano e la Foce per poi concludersi nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale con l’incontro “Pietre d’Inciampo, arte per la Memoria” al quale, oltre al sindaco Marco Bucci e al rabbino Giuseppe Momigliano, hanno preso parte studenti allievi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, studenti delle scuole secondarie di secondo grado invitati dall’assessore comunale alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni, rappresentanti delle istituzioni e cittadini. La posa della prima pietra d’inciampo si è svolta in via Dufour 11 rosso alla presenza del consigliere comunale Angiolo Veroli in ricordo di Francesco Moisello. Le cerimonie si sono poi susseguite lungo un itinerario che ha incluso corso Magenta 5 (civico n.47 nel periodo bellico) in memoria di Ida Foa ed Arturo e Luciano Valabrega durante una cerimonia alla quale è intervenuto l’assessore a Urbanistica e Sviluppo Economico Mario Mascia; via Padre Semeria 21 in ricordo di Giorgina Milani e Bice, Ettore, Giorgio, Maria Luisa, Paolo e Roberto Sonnino; via Felice Cavallotti 11 per Marco Rignani ed infine in via Casaregis 4A con un ultimo interramento a ricordo di Bellina Ortona. «Oggi Genova ha scelto ancora una volta di onorare i propri concittadini che hanno subito l’orrore delle persecuzioni durante il periodo dell’Olocausto – afferma il sindaco Marco Bucci -. Le 13 pietre d’inciampo che sono state posate questa mattina, si aggiungono a quelle già installate in questi anni, arrivando a un totale di 24. Siamo orgogliosi di accogliere a Genova Gunter Demnig, l’artista che ha dato vita alle pietre d’inciampo. Come Primo cittadino aderisco con convinzione a questo evento che coinvolge tutta la città e che deve arrivare soprattutto ai giovani e le scuole. Le pietre d’inciampo sono opere che rappresentano le vite perdute e ci ricordano l’importanza di preservare la memoria storica per evitare che tali tragedie si ripetano. Furono solo 20 gli ebrei genovesi che fecero ritorno a casa dei 261 finiti nei campi di concentramento: Genova è una città che non dimentica e che si impegna per coltivare e tramandare la memoria di quei fatti». L’iniziativa è stata curata dal Comitato delle Pietre d’Inciampo (ANED, Comunità Ebraica di Genova e ANPI) e Accademia Ligustica con la collaborazione della Città Metropolitana di Genova (https://genovaquotidiana.com/2024/02/21/prima-pietra-dinciampo-posata-a-sampierdarena-ricorda-orazio-robello/)