224607 - Quadro a ricordo della famiglia Cervi – Gattatico (RE)

Quadro di legno intarsiato dedicato al sacrificio dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti durante la Guerra di Liberazione; collocato nei pressi della Sala Consigliare del Municipio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Praticello
Indirizzo:
Piazza Cervi
CAP:
42043
Latitudine:
44.804984947564
Longitudine:
10.475445080426

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete a sinistra prima dell’ingresso della Sala Consiliare del Municipio.
Data di collocazione:
26 aprile 2003
Materiali (Generico):
Ottone, Altro
Materiali (Dettaglio):
Quadro in legno intarsiato con le iscrizioni incise.
Sul quadro è apposta una targhetta di ottone con l'iscrizione incisa.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Gattatico
Notizie e contestualizzazione storica:
Dopo l’armistizio i sette fratelli Cervi [Gelindo (1901), Antenore (1906), Aldo (1909), Ferdinando (1911), Agostino (1916), Ovidio (1918), Ettore (1921)] scelsero subito di creare una formazione partigiana. Aldo, Otello Sarzi, Dante Castellucci, Tarassov e altri Cervi salirono in montagna nell’ottobre del 1943, dopo aver trasformato la loro casa colonica ai Campirossi in un centro di latitanza. In quel periodo alternarono azioni in montagna (l’assalto alla caserma di Toano, l’incontro con Don Pasquino Borghi a Tapignola) e colpi in pianura (disarmo del Presidio dei Carabinieri a San Martino in Rio, il fallito attentato al segretario del Partito Fascista Giuseppe Scolari).
Ma all’alba del 25 novembre 1943, i Cervi vennero sorpresi, con altri partigiani e con fuggiaschi dai campi di prigionia, nella loro casa colonica. Un ingente gruppo di militi della Guardia Nazionale Repubblichina circondò l’abitazione e i fascisti ordinarono ai Cervi di deporre le armi e di arrendersi.
Iniziò un conflitto a fuoco che fu breve perchè la stalla e il fienile furono dati alle fiamme e queste minacciarono la casa dove c’erano donne e bambini. La resa fu inevitabile.
Furono arrestati: il padre e i sette fratelli Cervi, Quarto Camurri, Dante Castellucci (Facio), il russo Anatolij Tarassov, e 3 soldati alleati rifugiati: i sudafricani John David Bastiranse (Basti) e John Peter De Freitas (Jeppy), l’irlandese Samuel Boone Conley.
Alle 6,30 del 28 dicembre 1943 nel Poligono di Tiro di Reggio Emilia, le vite dei fratelli Cervi e del loro compagno Quarto Camurri furono tranciate dalla fucilazione. L’eccidio fu tenuto in assoluto silenzio dalle autorità locali fasciste. Nessuno assistette alla fucilazione e la tumulazione delle salme fu fatta in modo molto veloce: il tutto per evitare la pubblica conoscenza dell’eccidio di ben sette fratelli.

Contenuti

Iscrizioni:
Incisi sul quadro
In alto:
COMUNE DI GATTATICO (RE)

Sotto i busti dei fratelli i loro nomi (dall’alto in senso orario):
GELINDO / ANTENORE / ALDO / ETTORE / OVIDIO / FERDINANDO / AGOSTINO

In basso:
La famiglia Cervi
Verità Giustizia Amore Libertà
A ricordo dei sette fratelli trucidati dai fascisti il 28-12-1943

Inciso sulla targhetta:
FAMIGLIA DEI SETTE FRATELLI CERVI
DONO DI ANGELO CAFFARI
PRES. ASS. COMBATTENTI E REDUCI
DI SANT’ILARIO D’ENZA
AL COMUNE DI GATTATICO
26-04-2003
Simboli:
Il quadro raffigura i volti dei sette fratelli Cervi posti in un cerchio al cui centro sono presenti i volti dei due genitori.
In alto a sinistra è intagliato lo stemma del Comune di Gattatico.

Altro

Osservazioni personali:
Il quadro fu donato da Angelo Caffari, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Sant’Ilario d’Enza.

Gallery