Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- SS28, 137
- CAP:
- 18024
- Latitudine:
- 44.095348326316
- Longitudine:
- 7.8721021380287
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato Strada
- Data di collocazione:
- 17 Settembre 1950
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Basamento in pietra, statua in bronzo, lapidi in marmo. Sono presenti anche un cannone in ferro e una chiesetta in pietra e legno
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Sezione Alpini Imperia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- L'idea del Sacrario parte da Giuseppe Colombo, allora capogruppo del gruppo Alpini di Sanremo. All'epoca tale gruppo faceva parte della Sezione di Savona, in quanto quella di Imperia non era ancora stata costituita. Venne fissata una data in cui ritrovarsi ogni anno al Sacrario e si scelse la prima domenica di luglio. Al primo incontro del 1951 partecipò il generale Emilio Battisti, ultimo comandante della Divisione Alpina Cuneense. Battisti era appena riuscito a rientrare in Italia dopo una lunghissima prigionia in Unione Sovietica, nel terribile luogo di internamento chiamato Lubianka. La dignità con cui Battisti affrontò la prigionia gli valse il titolo di "vot", che in russo significa uomo. Durante il primo incontro del 1951 venne inaugurata l'acquila posta sul cippo, benedetta da Don Testa, Cappellano del Battaglione Borgo San Dalmazzo (Piemonte). Fu proprio Battisti, sempre presente alle manifestazioni, che propose di dedicare il Sacrario alla sua Divisione, formata per la maggior parte da soldati Liguri e Piemontesi, perchè aveva ben compreso che la posizione geografica del Colle di Nava rappresenteva al meglio l'ideale luogo di incontro per ricordare i Caduti e i reduci delle due regioni. Per suo volere, quando il generale Battisti "andò avanti", come dicono gli Alpini, i suoi resti furono sepolti nella piccola cappella di montagna costruita nel 1958. Ampliata poi nel 1980 dai giovani della ormai costituita Sezione di Imperia. La Divisione Cuneense era composta da tre Reggimenti, di cui uno di Artiglieria Alpina. Il Primo Reggimento era composto da tre Battaglioni: Ceva (dal nome della città in Piemonte), Pieve di Teco (Liguria) e Mondovì (Piemonte). Le zone di reclutamento della Divisione Cuneense erano il Basso Piemonte, le vallate liguri e l'alta Toscana (principalmente Alpi Apuane). Il Battaglione Pieve di Teco raccoglieva tutti i liguri. Verso la fine del 1942 i Russi iniziarono una controffensiva denominata Piccolo Saturno. Attaccarono le divisioni di fanteria rumene e italiane posizionate ai lati delle Divisioni Alpine. Fu così finirono per essere accerchiate "a tenaglia". Ma ricevettero comunque l'ordine di mantenere le posizioni. Quando fu diramato tardivamente l'ordine di ritirarsi, gli Alpini dovettero aprirsi la strada combattendo. Le temperature estremamente rigide, la mancanza di un equipaggiamento adeguato e di cibo, l'impossibilità di comunicare con il comando, costrinsero gli Alpini a una ritirata in condizioni quasi insostenibili. Resta drammaticamente scolpita nella memoria storica collettiva la battaglia a Waluiki in cui la Divisione Cuneense fu sopraffatta e annientata dalle forze sovietiche. Il tributo alla guerra della Divisione Cuneense è stato immenso: partirono in 16.500. I morti e dispersi furono 13.470. I feriti e congedati 2.180
Contenuti
- Iscrizioni:
- Da sinistra:
Lastra su palo in ferro all’ingresso:
SACRARIO dei CADUTI
Divisione "CUNEENSE"
1950
Lastra piccola a muro:
LUOGO SACRO
RISPETTATELO
Lapide 1
"NEC DESCENDERE NEC MORARI"
1° REGG.TO ALPINI
MEDAGLIA D'ORO
BATTAGLIONI:
CEVA
MONDOVI
PIEVE DI TECO
FRONTE RUSSO SETT. 1942 - GENN. 1943
Seguono lastre singole:
TEN. CAPPEL.
OBERTO DON STEFANO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
COLON. 1° ALP.
MANFREDI LUIGI
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN. ALP.
SANDRO ANSELMI
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
S. TENENTE
ALDO TURINETTO
MEDAGLIA D’ORO
ALBANIA 5 - 5 - 1942
SERG. MAGG. ART. APL.
FILIPPI MICHELE
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
CAPIT. ART. ALP.
SIBONA SILVIO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
ALPINO
CAZZULINI FRANCESCO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN. ALP.
GERBOLINI ANDREA
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
GEN. DIV.
CARMELO CATANOSO
ORD. MILIT. D’ITALIA
COM.TE BTG.
“PIEVE DI TECO”
IN RUSSIA
* 1896 + 1985
CAPIT. ART. ALP.
VIALE PIO
MEDAGLIA D’ORO
YOL (INDIA) 1942
TEN.
MARIO CESARI
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN.
CUNEO GILDO
MEDAGLIA D’ORO
AFRICA SETT. 1941
ALPINO
MAZZOCCA GIUSEPPE
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
Gruppo di tre lapidi in verticale
GENERALE D’ARMATA
EMILIO BATTISTI
ORDINE MILITARE D’ITALIA
COMANDANTE LA DIVISIONE
CUNEENSE
1889 BOLOGNA 1971
“ SU TUTTE LE ERTE E SOPRA OGNI CIMA “
IV° REGG. ART. ALPINA
MEDIAGLIA D’ORO
GRUPPI:
MONDOVI’
PINEROLO
VAL PO
FRONTE RUSSO SETT. 1942 – GENN. 1943
TRAVOLTI DA UNA VALANGA
SUL M. SACCARELLO
TEN. ALP. ZANZUCCHI PIETRO
ALPINO LANTERI GIOVANNI
REMBADO PIETRO
MICHELIS GIACOMO
MICHELIS ANTONIO
…SON SCESI IN SILENZIO DAL MONTE E
VEGLIANO QUI VICINO A UNA CROCE E
SOGNANO L’ALBA DI UN GRANDE RITORNO
ASS. ESULI VALLE ROJA
Seguono altre lapidi singole:
SERG. MAGG.
VINCENTI GIOVANNI
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
CAPIT.
ASTRUA DANILO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
CAP. ALP.
PONZINIBBIO LINO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN. ART. ALP.
SIRAGUSA GIULIO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN.
ITALO STAGNO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO
SERG. MAGG. ALP.
SOLIMANO FRANCESCO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
S. TENENTE
TARCHINI GIOVANNI
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
TEN. MED. ALP.
MENDOZZA GIUSEPPE
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
CAP. MAGG. ALP.
FERRERO FRANCESCO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN. ART. APL.
BRUNO RAINERI
M.O. FRONTE
GRECO ALBANESE
TEN. ALP.
GIACOMO BRUNENGO
MEDAGLIA D’ORO
FR. GRECO ALBANESE 1941
TEN. ALP.
RATTO BENVENUTO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE GRECO 1941
S. TENENTE
FRANCO SAMPIETRO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE GRECO 17- 11 – 1940
TEN. APL.
ITALO D’ERAMO
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1943
TEN. COL.
AVENANTI GIUSEPPE
MEDAGLIA D’ORO
FRONTE RUSSO 1942
A seguire il muro degrada
Lapide grande:
"VIGILANTES"
II° REGG.TO ALPINI
MEDAGLIA D'ORO
BATTAGLIONI:
BORGO SAN DALMAZZO
DRONERO
SALUZZO
FRONTE RUSSO SETT. 1942 - GENN. 1943
Lapide piccola:
SACRARIO DEI CADUTI
DIVISIONE "CUNEENSE"
COLLE DI NAVA
Lapide a terra a destra del cannone:
SULLE IMPERVIE MONTAGNE DI GRECIA
SULLE GELIDE STEPPE DEL DON
GLI ARTIGLIERI ALPINI DELLA “CUNEENSE”
CON QUEST’ARMA COMBATTERONO
SU QUEST’ARMA MORIRONO.
VIVANO SEMPRE ESSI NEL CUORE
DEGLI ITALIANI
Piccola lapide sul lato frontale del cippo:
PER NON
DIMENTICARE
Colle Di Nava-Settembre 1950
Alla base del cippo:
A TUTTE LE
PENNE MOZZE
GLI ALPINI LIGURI
Muro sull’altro cortile
lapidi piccole:
TEN. CAPPELLANO
GIUSEPPE VALLARINO
“PADRE EUGENIO”
BTG. PIEVE DI TECO
BTG. PIEVE DI TECO
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO 1943
1914 ORANKI 1943
SERG. ALP.
GIACOMO ALBERTI
BTG. PIEVE DI TECO
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO 1943
* 1921 + 1943
SERG. MAGG.
BENTIVOGLIO
NUVOLONE
BTG. PIEVE DI TECO
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO
17 – 23 GENNAIO 1943
SERG.
LUIGI GARELLI
BTG. PIEVE DI TECO
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO 1943
OSPEDALETTI (IM) 1914
POPWKA – POSTOYALYI – VALUIKIJ – 17 – 26 GENNAIO 1943
ALPINO
ALBINO CARBONE
BTG. CEVA
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO 1943
* 1919 + 2016
TEN.
ANGELO BRACCO
BTG. MONDOVÌ
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO
* 1917 + 1997
SERG.
ANTONIO CATTANEO
BTG. MONDOVÌ
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO
* 1914 +1960
SERG. ART.
FRANCESCO SICCARDI
GRUPPO MONDOVÌ
MEDAGLIA D’ARGENTO
FRONTE RUSSO 1943
* 1918 + 1997
Lapide:
DIVISIONE ALPINA “CUNEENSE”
FRONTE RUSSO 1942 - 43
“MANCÓ LA FORTUNA NON IL VALORE”
FORZA DELLA DIVISIONE 16500
CADUTI E DISPERSI 13470
FERITI E CONGELATI 2180
DECORAZIONI AL VALORE
4 ORDINI MILITARI D’ITALIA
22 MEDAGLIE D’ORO
317 MEDAGLIE D’ARGENTO
290 MEDAGLIE DI BRONZO
500 CROCI DI GUERRA
Penna alpino:
ASS. NAZ. ALPINI
SEZ. DI IMPERIA
Targa:
ASS. NAZ. ALPINI
SEZ. IMPERIA
A RICORDO DEI SUOI
CADUTI DIV.NE
ALPINA CUNEENSE
- Simboli:
- Aquila, allegoria della Vittoria
Altro
- Osservazioni personali:
- Si ringraziano sentitamente il Presidente Alpini Sezione di Imperia, Natale Valdiserra, l'alpino Carlo Bernini, l'alpino prof. Roberto Criscuolo che abbiamo avuto l'onore di conoscere durante un interessante incontro nella nostra scuola.
Si ringrazia l'onorevole Vittorio Adolfo, sindaco di Pornassio, per la disponibilità e le informazioni storiche gentilmente fornite.
