52695 - Sacrario ai Caduti di Busto Arsizio

All’interno del Cimitero Monumentale di Busto Arsizio,  non facilmente riconoscibile tra gli altri sacrari, si trova questo tributo ai Caduti delle due guerre mondiali. Il sacrario è a tempietto e sulla cornice del frontone vi è un’edicola in cui è inserito un Cristo risorto in bronzo,  con la mano destra protesa verso i caduti delle guerre, la sinistra verso una esplosione nucleare, a monito delle future generazioni.
L’entrata del sacrario è chiusa da una doppia porta a vetrate.

Nella parte superiore dell’arco che segna l’entrata, una incisione , non facilmente leggibile, recita:”Popolari lacrime e il nostro sacrificio non sarà pago fino a quando con adeguato animo vi chiamerete fratelli”.

All’interno ci accoglie uno spazio lungo e abbastanza stretto, al cui centro, di fronte all’ingresso, troneggia un altare di marmo  all’interno di una sorta di tempietto a colonne, sul quale sono collocati, uno a destra ed uno a sinistra, due candelabri a tre bracci, in bronzo: al centro dei due candelabri, dentro un piccolo cerchio di bronzo,  tre proiettili in bronzo. Sotto l’altare, un vaso di fiori su cui è collocato lo stemma in ottone dell’ANMIG (associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra). Sopra e intorno all’altare sono collocati molti vasi con fiori freschi ed è sormontato da un crocefisso e da una croce di ferro, inseriti in un semi arco di marmo marrone.

La parete centrale, di fronte all’ingresso, a destra e a sinistra dell’altare, è occupata dalle lapidi: quattro grandi lastre rettangolari, due a destra e due a sinistra, separate da profili spessi in marmo nero.

In fondo a destra, è appoggiato a terra un treppiede in bronzo, le cui gambe sono costituite da tre fucili disposti a incrocio: sulla sommità un elmetto in bronzo. Il piedistallo in bronzo reca la scritta: “Ai caduti bustesi in guerra”.

In fondo a sinistra, appoggiata a terra, una lampada votiva in bronzo, che termina con una figura di vittoria alata che tiene tra le mani, rivolte al cielo, una corona d’alloro, come quelle che si trovano su molti monumenti.

Il basamento è triangolare e le gambe sono costituite da tre spade, ognuna della quali reca una scritta: cielo, terra, mare. Le tre spade sono unite tra loro da filo spinato.

Le pareti sui lati sono affrescate da dipinti murali: quella di destra rappresenta scene di guerra e i colori sono appunto quelli tipici: verde, nero e marrone; si distinguono figure di soldati, scene di marcia e di prigionia; a destra invece il dipinto è caratterizzato da colori pastello e si distinguono una mamma con un bambino e un uomo con attrezzi da lavoro.

Ai piedi delle due lastre di destra con i nomi dei caduti è collocata una corona di foglie e fiori  in bronzo, mentre ai piedi delle due lastre di sinistra una stella alpina, sempre in bronzo, con la dedica degli alpini di Busto.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Favana 2
CAP:
21052
Latitudine:
45.608804
Longitudine:
8.82813

Informazioni

Luogo di collocazione:
all'interno del cimitero monumentale
Data di collocazione:
1968
Materiali (Generico):
Bronzo, Laterizio, Marmo, Ottone, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cappella in cemento intonacato, tombe in marmo bianco, altare in pietra, candelabri con proiettili in bronzo, lampada votiva in bronzo, spade in bronzo, treppiede di fucili in bronzo, elmetto in bronzo, corona d'alloro in bronzo, stella alpina in bronzo, stemma ANMIG in ottone.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Busto Arsizio
Notizie e contestualizzazione storica:
Negli anni '50 la sezione dell'ANMIG di Busto chiese all'amministrazione comunale di erigere al Cimitero monumentale un sacrario ai Caduti bustesi delle due guerre mondiali, ma la richiesta venne rigettata fino agli anni '70, quando la nuova amministrazione comunale, con il sostanzioso contributo dell'ANMIG, procedette ad accogliere la richiesta: così venne eretto il sacrario, sull'esempio del Cimitero Monumentale di Milano, e nel 1982 fu aggiunta la statua del Cristo risorto, opera dello scultore Muzio Merelli, ricca di simbologia non solo religiosa: infatti il Cristo ha la mano destra protesa verso i Caduti delle guerre, la sinistra indica una esplosione nucleare, rappresentata in bronzo, che "emerge tra le schegge e il turbinio delle guerre", a monito delle future generazioni. Per il contributo fornito, l'ANMIG di Busto fu insignito della civica benemerenza come associazione, il 27 ottobre 1984. Oggi l'Anmig sez. di Busto è stato sostituito dal Comitato "Amici del Centro Civico", che in qualche modo ne porta avanti l'opera di conservazione delle vicende storiche. A Busto Arsizio molte sono le opere atte alla conservazione della memoria: a parte il monumento principale in piazza Trento e Trieste, vi è il Parco delle Rimembranze, la cripta ai partigiani presente nello stesso cimitero monumentale, un'altra cripta ai caduti nella Chiesa dei Santi Apostoli, una lapide all'interno del Municipio dedicata ad una famiglia di tre persone deportate nei lager nazisti. La storia della Resistenza a Busto è stata importante, soprattutto perchè coinvolse le fabbriche, in cui gli operai scioperavano e subirono irruzioni dei nazifascisti con conseguenti fucilazioni di massa e deportazioni nei lager nazisti.


Contenuti

Simboli:
I simboli presenti sono numerosi: le spade che rappresentano i combattenti di cielo, mare e terra, l'elmetto e i fucili, la vittoria alata, la stella alpina, i proiettili, la figura di Cristo risorto.

Altro

Osservazioni personali:
Ci hanno incuriosito i due dipinti murali, così diversi nel soggetto e nei colori: ci piace pensare che rappresentino la contrapposizione tra la vita e la morte, tra la guerra e la famiglia.
Non è stato facile reperire notizie storiche sul sacrario ed è per questo che vorremmo ringraziare per la disponibilità la Biblioteca di Busto Arsizio e il Comitato amici del Tempio civico, che ci hanno fornito materiale prezioso.

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