242619 - Sacrario dei Martiri della Libertà – Campagnola Emilia (RE)

Il Sacrario dei Martiri della Libertà di Campagnola Emilia si trova poco oltre l’ingresso del locale Cimitero urbano, in un’apposita area delimitata da siepi di sempreverde e rivestita di ghiaia. Approvato con delibera del locale C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) il 20 Ottobre 1946, fu inaugurato nel 1948. Disposto su una superficie rettangolare di cemento, è formato da un duplice basamento marmoreo decrescente che ne segue il profilo. Il piano superiore è rivestito da formelle dello stesso materiale ma di varie forme e colore. Centralmente, lungo il margine superiore del Sacrario, su una soglia rettangolare di marmo, si erge una stele con l’estremità ad arco, anch’essa interamente di marmo. Al suo interno è collocata una lastra rettangolare sulla quale sono incisi i nominativi di 8 Caduti (5 partigiani, 2 civili ed un militare sbandato) disposti su due file e senza un apparente ordine logico. Di ogni Caduto è presente il relativo fotoritratto in ceramica, racchiuso in una cornice ovale di bronzo ed inserito tra gli estremi anagrafici (rappresentati lettera greca “alfa” per la data di nascita e della lettera greca “omega” per quella di morte). Al centro della parte superiore della stele è ricavata una nicchia circolare in cui trova spazio una stella a cinque punte di vetro colorato. Sopra la nicchia tre grosse lettere di marmo formano la sigla C.V.L., ovvero Corpo Volontari della Libertà, l’organizzazione militare che sovrintendeva tutte le formazioni partigiane italiane. Al centro della parte inferiore della lastra è presente un piccolo crocifisso di marmo e una lampada votiva in bronzo con fiaccola di vetro. Dinanzi alla stele, su un piano inclinato marmoreo, è incisa la dedica della cittadina di Campagnola Emilia ai sui Caduti. Tutte le iscrizioni sono riempite con vernice di colore nero. Ad entrambi i fianchi della stele si trova un vaso portafiori di marmo. Poco oltre la stele abbiamo un altro piccolo vaso portafiori di metallo, posto sopra una soglia marmorea dalla forma quadrata. Sulla parte superiore sinistra del Sacrario è stata collocata, in un secondo tempo, una lapide rettangolare di marmo, adagiata su una sottile base di forma rettangolare e dello stesso materiale. E’ leggermente inclinata e disposta trasversalmente rispetto alla stele. Il suo lato superiore s’interrompe parzialmente aprendosi in un semicerchio. Questa seconda lapide è dedicata ai militari originari e/o residenti di Campagnola Emilia deceduti in deportazione nei lager tedeschi durante la II Guerra Mondiale. Sono 6 nominativi disposti in ordine alfabetico e con i relativi estremi anagrafici. Per 4 di questi è presente il corrispondente fotoritratto in ceramica, racchiuso in una cornice ovale di bronzo (1 sul lato sinistro della lapide e 3 su quello destro). Dove manca l’immagine, è impresso lo stemma dell’Arma di appartenenza. I caratteri che formano questa epigrafe sono di bronzo ed in rilievo. Sulla sommità della lapide è applicata una stella a cinque punte di bronzo ed in rilievo. All’estremità opposta, sempre al centro, è presente una placchetta metallica con la bandiera arcobaleno, simbolo universale della Pace. Sulla destra, poco oltre il Sacrario, è stato collocato un piccolo pannello storico-informativo bilingue (italiano/inglese), con struttura portante e targa in metallo, a ricordo del contributo dei campagnolesi alla Resistenza. Inquadrando un codice QR si ottengono ulteriori approfondimenti storici. Il pannello è stato voluto dal Comune, dall’Anpi e dall’Auser.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viottolo del Cimitero, Cimitero urbano
CAP:
42012
Latitudine:
44.844977
Longitudine:
10.758075

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata all'interno del Cimitero urbano.
Data di collocazione:
1948
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per il basamento del Sacrario, la sua pavimentazione, la struttura della stele, le lapidi, le soglie su cui poggiano i vasi portafiori, i due vasi portafiori posti ai fianchi della stele, il piccolo crocifisso posto all'interno della stele ed le tre lettere "CVL". Cemento per il piano su cui è stato eretto il Sacrario. Ceramica per tutti i fotoritratti dei Caduti. Bronzo per i caratteri in rilievo che formano l'epigrafe della lapide ai Caduti militari in deportazione, per la stella a cinque punte in testa alla stessa, per le cornici che racchiudono i fotoritratti di tutti i Caduti e per la lampada votiva. Vernice di colore nero a riempimento di tutti i caratteri presenti nella stele. Vetro per la stella a cinque punte inserita nella stele e per la fiaccola della lampada votiva. Metallo per uno dei vasi portafiori, per il pannello storico-informativo e per la placchetta arcobaleno applicata sulla lapide ai Caduti militari nei lager.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Campagnola Emilia
Notizie e contestualizzazione storica:
1. Livio Battini (“Livio”), nato a Campagnola Emilia il 19 Ottobre 1903 (o il 18 dicembre 1903, come riportato sul cippo posto sul luogo della uccisione), ivi residente, figlio di Pietro. Partigiano della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”. Fucilato dai fascisti della XXX Brigata Nera a San Giovanni di Novellara (Re) il 7 Ottobre 1944. E’ anche ricordato con un cippo eretto sul luogo della sua morte, in Via Vittoria e, insieme al padre, in Via Castellazzo, a Campagnola Emilia, davanti a quella che era la loro abitazione.

2. Pietro Battini (“Leon”), nato a Campagnola Emilia l’8 Ottobre 1880, ivi residente, padre di Livio. Partigiano della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “F.lli Manfredi”. Fucilato dai fascisti della XXX Brigata Nera a Campagnola Emilia il 7 Ottobre 1944. E’ ricordato anche con un cippo eretto sul luogo della sua morte, in Via Garfagnana e, insieme al figlio, in Via Castellazzo, a Campagnola Emilia, davanti a quella che era la loro abitazione.

3. Pierino Bellesia, nato a Campagnola Emilia il 20 Aprile 1927, ivi residente, bracciante. Fucilato dai fascisti della XXX Brigata Nera nei pressi dell’Ospedale di Campagnola Emilia il 15 Aprile 1945. E’ ricordato anche con un cippo eretto sul luogo della sua morte, in Via Grande.

4. Cesare Benati, nato il 10 Dicembre 1916, residente a Fabbrico (Re). Caporal maggiore nell’11° Reggimento Artiglieria Contraerea. Deceduto in deportazione nel lager di Gusen (Austria) il 10 Aprile 1945.

5. Bruno Ferrari, nato il 3 Aprile 1919, residente a Campagnola Emilia. Aviere scelto in servizio all’Aeroporto di Reggio Emilia. Deceduto in prigionia il 6 Agosto 1944.

6. Sergio Ganassi, nato il 29 Luglio 1914, residente a Campagnola Emilia. Soldato della 33a Divisione “Acqui”. Caduto il 9 o il 23 Settembre 1943 nell’isola greca di Cefalonia, durante il massacro operato dalle truppe tedesche contro i militari di questa nostra unità. Considerato disperso.

7. Vasco Guaitolini (“Biavati”), nato a Mandrio di Correggio (Re) il 18 Novembre 1914, residente a Campagnola Emilia. Intendente della 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “F.lli Manfredi”. Caduto in combattimento contro i nazifascisti il 25 Gennaio 1945 a Canolo di Correggio (Re) insieme al compagno Abbo Panisi (“Nelson”). Decorato con la medaglia d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”. E’ ricordato anche con un cippo sul luogo della sua morte, in Via Lupi e Sabbietta.

8. Lelio Meglioraldi, nato il 17 Marzo 1915, residente a Campagnola Emilia. Soldato nel 17° Reggimento Fanteria. Deceduto in deportazione il 29 Settembre 1944.

9. Alberto Montanari (“Fulmine”), nato il 25 Dicembre 1927, residente a Campagnola Emilia. Partigiano appartenente alla 144a Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”. Caduto in combattimento contro i tedeschi il 21 Aprile 1945 presso il Passo dello Sparavalle (Castelnuovo né Monti), insieme al compagno Adolfo Tedeschi (“Fulmine”). Nel Sacrario dei Martiri della Libertà nel Cimitero di Campagnola Emilia la data di morte è indicata al 22 Aprile 1945. E’ ricordato anche nel complesso monumentale ai Caduti partigiani posto lungo la Via Sparavalle (Strada Statale n. 63) a Castelnuovo né Monti.

10. Giovanni Piron, militare sbandato o fuggito da un campo di concentramento, fucilato dai fascisti della XXX Brigata Nera a Campagnola Emilia il 15 Aprile 1945. E’ anche ricordato con un cippo sul luogo della sua morte, in Via Camillo Prampolini.

11. Attilio Pivetta (“Tarzan”), nato a Rivarotta di Pasiano (Pn) il 21 Novembre 1912. Partigiano della 5a Brigata Garibaldi “Luigi Nuvoloni”. Catturato da militi della G.N.R. il 31 Luglio 1944 a Taggia (Im) a seguito di una delazione. Impiccato il 20 Agosto 1944 all’imbocco della galleria ferroviaria, in località Torre dei Marmi, frazione del Comune di Cipressa (Im). E’ ricordato anche con una lapide sul luogo della sua morte, lungo la Via Aurelia.

12. Pietro Rinaldi, nato il 6 Aprile 1910, residente a Campagnola Emilia. Soldato nell’89° Reggimento Fanteria. Deceduto in deportazione il 25 Aprile 1945.

13. Carlo Salati, nato a Campagnola Emilia il 19 Ottobre 1920, ivi residente, muratore. Fucilato dai fascisti della XXX Brigata Nera presso il muro di cinta di Villa Conti, a Campagnola Emilia, il 15 Aprile 1945. E’ anche ricordato con un cippo sul luogo della sua morte, in Via Castellaro, lungo il perimetro del Parco “Conti-Cottafavi”.

14. Andrea Zavaroni (“Marco”), nato a Campagnola Emilia il 13 Febbraio 1918, ivi residente. Comandante dei Distaccamento nella 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “F.lli Manfredi” e dirigente delle S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) stesse. Ferito e catturato il 15 Novembre 1944 a Cognento (Campagnola Emilia) dagli agenti della squadra politica della Polizia repubblicana di Reggio Emilia (la cosiddetta “Banda Pelliccia”, dal nome del suo comandante) e condotto a Villa Lombardini, a Novellara, sede di un Comando tedesco. Qui muore sotto tortura il 18 Novembre 1944 ed il suo corpo sepolto in una vicina concimaia. Decorato con la medaglia d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”. E’ anche ricordato, insieme ad altri due compagni, con un cippo eretto in Via Massimo D’Azeglio, a Novellara, nei pressi della Villa Lombardini (Casino di Sotto).

FONTI:

• Guerrino Franzini “Storia della Resistenza Reggiana”, Anpi Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966.

• Carlo Rubaudo “Storia della Resistenza Imperiese (I Zona Liguria)” Vol. II, Ist. Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Imperia”, Dominici Editore, Imperia 1992

• Massimo Storchi – “Il sangue dei vincitori. Saggio sui crimini fascisti e i processi del dopoguerra (1945-46)”, Aliberti Editore, Reggio Emilia 2008

• Banca dati dei Caduti in guerra nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Reggio Emilia (Istoreco) www.istoreco.re.it/

• www.anpireggioemilia.it
• www.associazioneacqui.it
• www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
Stele:

CVL

13 . 2 . 1918 18 . 11 . 1944
ZAVARONI ANDREA

18 . 11 . 1914 25 . 1 . 1945
GUAITOLINI VASCO

15 . 4 . 1945
PIRON GIOVANNI

25 . 12 . 1927 22 . 4 . 1945
MONTANARI ALBERTO


8 . 10 . 1880 7 . 10. 1944
BATTINI PIETRO

19 . 10 . 1903 7 . 10 . 1944
BATTINI LIVIO

19 . 10 . 1920 15 . 4 . 1945
SALATI CARLO SECONDO

20 . 4 . 1927 15 . 4 . 1945
BELLESIA PIERINO

CAMPAGNOLA
AI SUI CADUTI
NELLA LOTTA
DI LIBERAZIONE


Lapide laterale sinistra:

MILITARI
CADUTI NEI CAMPI
DI CONCENTRAMENTO
NAZIFASCISTI

BENATI CESARE
10 2 1916 10 4 1945

BOLONDI AMOS
25 7 1913 31 5 1944

FERRARI BRUNO
3 4 1919 6 8 1944

MEGLIORALDI LELIO
17 3 1915 29 9 1944

PANZERA ROMUALDO
20 2 1911 13 2 1945

RINALDI PIETRO
6 4 1910 25 4 1945

PACE

Pannello storico-informativo:

In ricordo
della Resistenza di
Campagnola Emilia

Il contributo di Campagnola Emilia alla
Resistenza è stato di ampio rilievo. Già
protagonista delle lotte antifasciste nei
primi anni Venti, grazie a un forte radi-
camento delle organizzazioni operaie e
contadine, questa terra ha visto molti
dei sui cittadini aderire alle formazioni
partigiane dopo l’8 settembre 1943.
Oltre a fornire molte case di latitanza e
servizi di staffette, i campagnolesi attivi
nelle diverse formazioni partigiane, sia
in montagna che in pianura, furono
123. La maggior parte di loro, oltre 90,
prestò servizio nella 77a Brigata SAP,
che operava nel territorio reggiano
dalla Via Emilia al Po. Campagnola
Emilia conta 10 martiri caduti per mano
nazi-fascista. Inquadra il codice QR per
avere più informazioni.

Comune di
Campagnola Emilia
ANPI
AUSER
Simboli:
Croce cristiana di marmo posta all'interno della stele. Le due stelle a cinque punte (una in testa alla stele e l'altra sulla lapide laterale) possono avere una duplice interpretazione: sulla stele quale simbolo delle Brigate Garibaldi, le formazioni organizzate dal Partito Comunista Italiano a cui appartenevano la totalità dei Caduti partigiani qui sepolti; oppure, nella lapide dedicata ai soldati deceduti in deportazione, può rappresentare la "stelletta" presente sulle mostrine delle divise.
Placchetta metallica con la bandiera arcobaleno, adottata quale simbolo universale di Pace.

Altro

Osservazioni personali:
Consultando il prezioso e imprescindibile volume di Nicola Brugnoli e Antonio Canovi "Le pietre dolenti. Dopo la Resistenza: i monumenti civili, il pantheon delle memorie a Reggio Emilia", Istoreco, RS Libri, Reggio Emilia 2000, la foto del Sacrario presenta un particolare interessante. Là dove oggi è collocata la lapide ai militari campagnolesi deceduti in deportazione, si trovava la lapide funebre dedicata all'ex partigiano Iames Copelli ("Bonvicini") che qui aveva trovato la sua ultima dimora terrena. Non ho elementi per conoscere quale sia il motivo di questo cambio. Le mie foto sono del Settembre 2022. Tuttavia, per completezza e per profondo rispetto, ne riporto il testo:

QUI RIPOSA LA SALMA DI
IAMES COPELLI (BONVICINI)
2 7 1920 12 12 1974
COMPAGNO GAPPISTA
ORGANIZZATORE DELLE PRIME
FORMAZIONI PARTIGIANE PER
LA LIBERTA' E L'INDIPENDENZA
D'ITALIA
A.N.P.I. CAMPAGNOLA

Coordinate Google Maps:
44.844977, 10.758075

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