Posizione
- Nazione:
- Italia
- Regione:
- Toscana
- Provincia:
- Firenze (FI)
- Comune:
- Figline e Incisa Valdarno
- Frazione:
- Incisa Val d'arno
- Indirizzo:
- Piazzale Mazzanti
- CAP:
- 50064
- Latitudine:
- 43.6644375
- Longitudine:
- 11.4499375
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parco pubblico
- Data di collocazione:
- 4/11/1993
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- La statua è di bronzo, la stele è di marmo e, sottostante, vi è un piedistallo di pietra e di mattoni.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Incisa Val d'Arno
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il monumento è stato edificato il 14 novembre 1993 per ricordare i caduti di tutte le guerre. Il monumento è posto in un'ampia zona verde molto frequentata dagli abitanti di Incisa Valdarno, soprattutto dai giovani, e si innalza come monito per chi la osserva, per non dimenticare da una parte il sacrificio di chi ha combattuto per un ideale di giustizia e libertà e dall'altra per ricordare gli orrori della guerra ed evitare di ricadere nello stesso errore.
Contenuti
- Iscrizioni:
- (sul monumento)
Il popolo di Incisa in Valdarno a tutti i caduti delle guerre 14 Nov. 1993.
(sulla lapide a terra)
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una czeco slovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R il Duca D'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
GENERALE DIAZ.
- Simboli:
- Sulla lapide ai piedi del soldato sono riportati i seguenti simboli: un elmetto da guerra, una corona d'ulivo; due baionette incrociate e un cannone da guerra.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il monumento è ben conservato e si può splendidamente osservarlo ogni giorno in piazzale Mazzanti. Non si può assolutamente dire che il monumento passi inosservato.
NOTA STAFF PIETRE: Monumento censito dalle scuole ScuolaMediaD.Alighieri, Scuola Secondaria di I grado M. Guerri di Reggello, Scuola Media Dante Alighieri Incisa Valdarno nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria