247661 - Statua dedicata a Don Ezio Cingolani presso Montecassiano (MC)

Statua dedicata a Don Ezio Cingolani, un eroe dalla Resistenza civile che per sé non volle ricompense né attestati di benemerenza, mosso solo da autentico spirito cristiano e da nobile ideale di libertà.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Sambucheto
Indirizzo:
Via Nazionale 105
CAP:
62010
Latitudine:
43.3559908
Longitudine:
13.4800832

Informazioni

Luogo di collocazione:
All’esterno della Chiesa parrocchiale di Santa Teresa del Bambin Gesù
Data di collocazione:
1975
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
La busto è in bronzo, il piedistallo e la targa sono in marmo. Sulla targa vi sono le scritte in ...
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Montecassiano (MC)
Notizie e contestualizzazione storica:
La storia di questo eroe della Resistenza é scritta nel libro “Don Ezio Cingolani, un eroe senz’armi della Resistenza civile”. Il volume, é stato scritto da Piero Giustozzi, originario di Sambucheto, con prefazione di Luigi Accattoli, giornalista del Corriere della Sera, voluto soprattutto dai nipoti di don Ezio e da alcuni sacerdoti.

Testo tratto dal sito "larucola.org" e redatto da Piero Giustozzi in occasione della presentazione del libro:

Don Ezio Cingolani, parroco di Sambucheto, sofferente per una grave e cronica malattia renale, al tempo della guerra civile (8 settembre 1943-30 giugno 1944) dette ospitalità e sostentamento ai soldati sbandati, ai renitenti e disertori, ai prigionieri evasi dai campi di con-centramento. Molti altri sacerdoti e religiosi aprirono le porte delle canoniche e dei conventi. Don Ezio fece di più. L’amico Florindo Pirani, partigiano, coordinatore e organizzatore delle bande partigiane che faticosamente si andavano formando nell’Alto maceratese, era riuscito, oltrepassata la linea del fronte, a ottenere dal comando alleato non armi (gli inglesi non si fidavano degli italiani) ma una ricetrasmittente e il suo marconista. La radiotrasmittente, d’importanza fondamentale per il movimento patriottico, fu consegnata a don Ezio che la nascose nella casa colonica dei suoi genitori. Le sorelle facevano la guardia e da staffette nel recapito dei messaggi. Tradito da un partigiano don Ezio fu rinchiuso e torturato nel carcere di Santa Chiara in Macerata. Nei primi giorni di maggio fu scarcerato assai malconcio. Solo da qualche anno la storiografia della Resistenza ha riconosciuto il seminario regionale di Fano, dove don Ezio aveva studiato negli anni Trenta, un centro di educazione e di formazione antifascista. Qui vierano insegnanti contrari allaideologia del regime. I compagni di studio di don Ezio, ordinati sacerdoti il 22 aprile del 1935, don Enrico Pocognoni di Matelica, don Giovanni Piantoni di San Severino, don Elvio Calamanti di Montelupone e don Pietro Palazzini, che diverrà poi cardinale, erano nettamente antifascisti, proprio nel periodo in cui fu più alta l’adesione al regime mussoliniano.

Contenuti

Iscrizioni:
SAC. EZIO CINGOLANI
PARROCO
APOSTOLO DELLA LIBERTÀ
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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