4727 - Monumento al chierichetto Daniele – Civitella Val di Chiana

La statua, in bronzo, dello scultore Bino Bini, posizionata nella terrazza del paese di Civitella in Val di Chiana in provincia di Arezzo, ricorda i martiri dell’eccidio del 29 giugno 1944, avvenuto in tale luogo. Il monumento è in particolare dedicato al chierichetto Daniele che si trovava in chiesa insieme agli altri abitanti di Civitella. La statua lo rappresenta nel gesto estremo di lanciarsi nel vuoto per sfuggire ai Tedeschi.

NOTA STAFF-PIETRE: Questo monumento è stato censito dalle scuole I.C. Lucignano, Scuola Media Magiotti – Classe 3D e i.c. Masaccio nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via San Francesco
CAP:
52041
Latitudine:
43.418159
Longitudine:
11.722634999999968

Informazioni

Luogo di collocazione:
Terrazza panoramica nel centro storico del paese
Data di collocazione:
2000
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Statua in bronzo su basamento in pietra
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Civitella in Val di Chiana
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento ricorda l'eccidio di Civitella, una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili. In particolare la statua rappresenta il gesto disperato del chierichetto Daniele Tezzi, che tentò di fuggire, lanciandosi dal muretto vicino alla chiesa, scampando miracolosamente alle raffiche dei tedeschi. La scultura dell'artista Bini mostra tutta la tensione e il terrore di questo giovane nel momento della fuga dai massacratori tedeschi

Contenuti

Iscrizioni:
"In questo luogo di morte il chierichetto Daniele trovò la forza per volare verso la vita e ne fece dono per tutti"
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Il racconto dell'eccidio di Civitella è stato oggetto di una intervista fatta a un sopravvissuto, Luciano Giovannetti, Vescovo emerito di Fiesole, allora chierichetto presente alla Messa di S.S. Pietro e Paolo la mattina del 29 Giugno 1944.

NOTA STAFF-PIETRE: Questo monumento è stato censito dalle scuole I.C. Lucignano, Scuola Media Magiotti - Classe 3D e i.c. Masaccio nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria

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