169129 - Stele a Bruno Bonicelli “Grappino” – San Pellegrino di Reggio Emilia

Posta nel luogo in cui cadde il partigiano, il 24 aprile 1945.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
San Pellegrino
Indirizzo:
Via Alessandro Tassoni , 20
CAP:
42123
Latitudine:
44.6786199
Longitudine:
10.6260445

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, all'altezza del n. civico 20 (di fronte al n. civico 83)
Data di collocazione:
14 Ottobre 1945
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo per l'intero monumento. Si tratta di un lungo parallelepipedo a pianta rettangolare, con il vertice tagliato trasversalmente a simboleggiare una vita troncata precocemente. L'epigrafe reca incisi il nome del Caduto, lo pseudonimo partigiano, gli estremi anagrafici e la formazione partigiana di appartenenza. Una croce cristiana è incisa sul lato superiore sinistro del cippo. Tanto i caratteri dell'epigrafe quanto il simbolo religioso sono stati riempiti con vernice di color nero. Il manufatto poggia su una piccola, duplice, base di marmo a forma trapezoidale.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Reggio Emilia
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 24 Aprile 1945 è il giorno che segna l'insurrezione partigiana di Reggio Emilia contro i nazifascisti. Nel pomeriggio un gruppo di partigiani appartenenti alla 284a Brigata “Fiamme Verdi”, formazione d'ispirazione democristiana, si trova nel sobborgo di San Pellegrino. Un piccolo reparto tedesco, appostato nei pressi della locale canonica, inizia improvvisamente a sparare sui partigiani colpendo Bruno Bonicelli (“Grappino”), vicecomandante del Distaccamento “Folgore”, nato a Costabona di Villa Minozzo (Re) il 19 Agosto 1922. Il giovane, rimasto allo scoperto, invoca a lungo il fratello, anch'egli partigiano e ferito nella sparatoria, ma il fuoco nemico impedisce ai compagni di soccorrerlo e dopo mezz'ora di agonia “Grappino” muore. Alla sua “memoria” sarà conferita la medaglia d'Argento al Valor Militare. Il cippo a lui dedicato si trova lungo il margine di Via A. Tassoni ed è stato inaugurato il 14 Ottobre 1945. Dal 24 Aprile 2008 gli è stato affiancato il cippo dedicato ad un altro partigiano, Enzo Lazzaretti, caduto nella zona lo stesso giorno (vedere relativa scheda). Questo in origine si trovava sul muretto di cinta di un'abitazione di Via A. Tassoni ora demolita.

Contenuti

Iscrizioni:
PIUTTOSTO CHE LANGUIR
SOTTO I TIRANNI
MEGLIO E' IL MORIR
NEL FIOR DEGLI ANNI

IL PARTIGIANO
BRUNO BONICELLI
(GRAPPINO)
V. COM.TE DISTAC.TO FOLGORE
N. A COSTABONA
IL 19 – VIII – 1922
QUI CADDE EROICAMENTE
COMBATTENDO CONTRO
L'INVASORE TEDESCO
IL 24 APRILE 1945

I COMPAGNI E GLI AMICI
DI S. PELLEGRINO
RICORDANO
Simboli:
Il cippo, con la sommità tagliata trasversalmente, rappresenta una vita stroncata precocemente. Croce cristiana incisa sulla sommità del manufatto.

Altro

Osservazioni personali:
Fonti:
(1) Dalla monumentale opera di Guerrino Franzini “Storia della Resistenza reggiana”, ANPI Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966 pag. 396.
(2) Dall'archivio del partigianato reggiano consultabile sul sito dell'Istoreco (Ist. Storico della Resistenza di Reggio Emilia)

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