175159 - Stele a Mario Pirozzi – Reggio Emilia

Mario Pirozzi era un aviere della Regia aeronautica ucciso il 9 Settembre 1943 all’interno dell’aeroporto di Reggio Emilia da un soldato tedesco. La stele che lo ricorda si trova all’ingresso dell’Aeroporto “F. Bonazzi” ed è stata inaugurata il 10 Maggio 1981, su commissione del Comitato provinciale per l’ordine democratico, dalle Amministrazioni comunale e provinciale con l’autorizzazione del Ministero della Difesa.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Capoluogo
Indirizzo:
Via Aeronautica, aeroporto “Ferdinando Bonazzi”
CAP:
42124
Latitudine:
44.6995621
Longitudine:
10.6586909

Informazioni

Luogo di collocazione:
All'ingresso dell'aeroporto “Ferdinando Bonazzi”
Data di collocazione:
10 Maggio 1981
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Granito bianco per la stele e per lo scudo che costituisce parte dello stemma del Comune di Reggio Emilia. Marmo grigio per le due lapidi, per il motivo allegorico e per la croce dello stemma comunale. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Bronzo per la cornice che racchiude detta immagine e per i caratteri presenti sul motivo allegorico e sullo stemma comunale. Cemento per il basamento su cui poggia la stele.La stele in sua memoria, di forma rettangolare e con il vertice tagliato trasversalmente, è di granito bianco e su di essa sono fissate due lapidi di marmo grigio, anch'esse di forma rettangolare, su cui sono incise le epigrafi. Quella superiore, posta a destra rispetto a chi guarda, ha impressa al suo vertice l'aquila turrita, simbolo dei piloti dell'Aeronautica militare e presenta l'epigrafe principale, con il nome del Caduto, il luogo di provenienza scritto in maniera errata (Giuliano invece di Giugliano in Campania), il giorno della morte e quello di posa della stele. Accanto ad essa si trova il fotoritratto in ceramica a figura intera del Caduto, racchiuso in un ovale di bronzo. La lapide inferiore, sita ai piedi del manufatto, riporta la motivazione dell'onorificenza militare conseguita. Tanto i caratteri che l'aquila turrita sono stati riempiti con vernice di color bianco. Tra le due lapidi è collocato lo stemma stilizzato in marmo (granito bianco per lo scudo, marmo grigio per la croce) del Comune di Reggio Emilia con caratteri di bronzo in rilievo (SPQR). Sulla parte sinistra della stele un motivo allegorico stilizzato (aerei che sfrecciano da una nuvola) in marmo grigio rappresenta la dedica della Associazione Arma Aeronautica (con caratteri di bronzo in rilievo). Il basamento, a pianta rettangolare, è in cemento.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Reggio Emilia
Notizie e contestualizzazione storica:
Mario Pirozzi era un aviere della Regia aeronautica ucciso il 9 Settembre 1943 all'interno dell'aeroporto di Reggi Emilia da un soldato tedesco.
Il 9 Settembre 1943, dopo la diffusione dell'armistizio tra l'Italia e gli Alleati, i tedeschi occupano anche Reggio Emilia dopo aver sostenuto alcuni brevi scontri in città. L'aeroporto cittadino, dipendente dal Comando di Squadra di Padova, non ha né le forze, né l'armamento necessario per fronteggiare il nuovo nemico. Inoltre non ha ricevuto nessun ordine su come doversi comportare in caso di attacco. Al comandante non resta che accettare la resa per evitare un inutile spargimento di sangue. I militari germanici appartengono ad un reparto della I SS-Panzer-Division “Leibstandarte SS Adolf Hitler” e subito mantengono fede alla loro triste fama: uccidono a sangue freddo l'aviere Mario Pirozzi, di Giugliano in Campania (Na), che si è orgogliosamente rifiutato di eseguire un loro ordine, gesto che gli varrà il conferimento della medaglia d'Argento al Valor Militare alla “Memoria”.

Contenuti

Iscrizioni:
IL GIORNO
IX SETTEMBRE MCMXLIII
IN QUESTO AEROPORTO
INVASO DALLE S.S. NAZISTE
IL GIOVANE MARIO PIROZZI
DA GIULIANO (sic) – NAPOLI -
FIERAMENTE RESISTEVA
A DISONORANTI ORDINI NEMICI
FINCHE (sic) VENIVA
FREDDAMENTE ASSASSINATO
DAL BARBARO OCCUPANTE.

PERENNEMENTE GRATO
AI PRIMI MARTIRI DELLA
LOTTA DI LIBERAZIONE
IL POPOLO REGGIANO POSE.
X MAGGIO MCMLXXXI

A A A
SEZ. DI REGGIO EMILIA

S P Q R

MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA D'ARGENTO AL V.M. ((A.M.))
AVIERE DI GOVERNO IN SERVIZIO IN UN AEROPORTO
DELL'ITALIA SETTENTRIONALE OCCUPATO IMMEDIATAMENTE
DOPO LA DICHIARAZIONE D'ARMISTIZIO
DALLE TRUPPE TEDESCHE.
ALLE VIOLENZE DI UN MILITARE DELLE S.S.
CHE GLI IMPONEVA DI PRESTARE LA SUA OPERA
OPPONEVA NETTO RIFIUTO.
E BENCHE' DISARMATO REAGIVA CON FERMEZZA
FERITO A MORTE MANTENEVA LO STOICO CONTEGNO
REGGIO EMILIA. 9 SETTEMBRE 1943
Simboli:
L'aquila turrita incisa sulla lapide superiore “è la denominazione del simbolo dei piloti militari di tutte le Forze Armate. L'aquila araldica è da sempre stata utilizzata in Italia per distinguere i piloti militari e nella Regia aeronautica il simbolo era sormontato dalla corona reale di Casa Savoia. Al termine della seconda guerra mondiale, a seguito della proclamazione della Repubblica vennero rimossi tutti i simboli monarchici dalle insegne statali e l'aquila di pilota militare assunse la forma attuale. Il cambio del simbolo interessò anche la posizione araldica dell'aquila, che passò da ordinaria a rivoltata, cioè con sguardo rivolto a sinistra (destra per chi guarda il simbolo)” (Fonte “Wikipedia”). Stemma del Comune di Reggio Emilia in marmo e caratteri bronzei.

Altro

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