163952 - Stele a Pierfrancesco Venezze – Villa Venezze-Poisolo di Treville

A Poisolo, nelle peschiere di Villa Venezze, a circa 150 metri l’una dall’altro, una stele e un cippo ricordano due giovani partigiani lì caduti: sono il diciottenne conte Pierfrancesco Venezze e Angelo Gino Bobbato di 25 anni. La stele, a memoria del giovane conte, si trova all’interno di uno spazio delimitato da pietre e ricoperto da ghiaino. Dietro alla stele, che reca intatta un’iscrizione, si eleva un cipresso.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Treville - Poisolo
Indirizzo:
Via Circonvallazione Ovest
CAP:
31033
Latitudine:
45.669235003536
Longitudine:
11.900851972619

Informazioni

Luogo di collocazione:
Peschiere di Villa Venezze sul limitare nord della Circonvallazione Ovest di Castelfranco Veneto
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la stele, pietra per la bordura.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Famiglia Venezze
Notizie e contestualizzazione storica:
Dimensioni stele: B=50 cm, b=28 cm, l=76 cm, p= 17 cm.

La mattina del 29 Aprile 1945, poche ore prima dell'arrivo a Castelfranco delle truppe alleate, il giovane conte Venezze, "catturato ferito dai tedeschi, veniva da costoro finito con una scarica di mitra, dopo uno scontro tra una colonna germanica e una formazione partigiana impegnata nella difesa di Villa Venezze, già sede del Comando Ferroviario. Nella stessa azione cadeva anche Angelo Gino Bobbato", trevillese della Cà Rossa. Quella che doveva essere una giornata di festa si trasformò, anche a Treville, in una giornata di lutto e di dolore per le famiglie, gli amici, la comunità.
Il primo maggio 1945, nella Chiesa parrocchiale, si tennero i funerali. Il parroco don Francesco Possa, medaglia di bronzo al valor militare nella Grande Guerra, fece questa annotazione sul registro parrocchiale dei morti al nome dei due giovani partigiani (e di un altro giovane partigiano trevillese, il diciottenne Graziotto Orlando, caduto il 27 aprile nel Comune di Vallà di Riese): "Sine sanguinis effusione non fit remissio ... Il loro sacrificio sia per i posteri esempio di fede, di amor patrio, di monito e di elevazione ad ogni amore nobile e santo".
Il 25 Aprile 1948, con una solenne cerimonia, le salme del diciottenne conte Pierfrancesco Venezze e di Angelo Gino Bobbato furono tumulate (assieme ad altre) nel sacrario-monumento che la Brigata "Cesare Battisti" fece costruire, a fine guerra, nel cimitero di Castelfranco Veneto, a ricordo dei suoi Caduti per la Libertà.
[Giacinto Cecchetto (a cura di), "Castelfranco Veneto una storia scritta sulla pietra", Liberali editore, 2006; Mosè Garbui, "Memorie di un Paese", edizioni Imprimenda, 2017]

Contenuti

Iscrizioni:
QUI/ CADDE COMBATTENDO/ il 29 APRILE 1945/ PIERFRANCESCO VENEZZE/ DICIOTTENNE/ VITTIMA/ DELLA BARBARIE TEDESCA/ PIONIERE/ DELLA NUOVA ITALIA
Simboli:
La sommità della stele Venezze reca in rilievo una croce

Altro

Osservazioni personali:
I due giovani sono ricordati anche in una delle 4 lapidi poste sulla facciata delle ex scuole di via Riccati a Castelfranco Veneto (quella dedicata ai Caduti nei campi di prigionia e nella guerra di Liberazione 1943 1945) e nelle lapidi al monumento ai Caduti di Treville (1940-1945).

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