96790 - Stele a Sandro Cabassi – Modena

Il complesso monumentale dedicato al partigiano Alessandro Cabassi è collocato nel Centro Sportivo polivalente di Via Padre Candido, situato in quello che è l’ex Macello della città.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via IV Novembre, Via Padre Candido
CAP:
41100
Latitudine:
44.6548008
Longitudine:
10.9173988

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde cortiliva, adibita a centro ricreativo, vicino ai locali tecnici dello stesso.
Data di collocazione:
1975
Materiali (Generico):
Laterizio, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Monumento costituito da alcune steli di cemento disposte verticalmente e con il bordo superiore smussato, come troncato. In quella maggiore, posta al centro, sono collocate la foto del caduto ovale ed incorniciata, e l'iscrizione dedicatoria. Intorno alcuni massi di varia misura sono disposti con disordine. Il tutto è circondato da un muretto in laterizio sormontato da una lastra di pietra, a guisa di panca.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Centro sportivo polivalente
Notizie e contestualizzazione storica:
Alessandro Cabassi: nato a Mantova il 12 settembre 1925, figlio di Emilio e Maria Podestà, residente a Carpi (MO), studente, partigiano. Parente di noti antifascisti, si rifugia ben presto a Carpi con la famiglia per sfuggire alle persecuzioni del regime. Dopo l’8 settembre 1943 entra in contatto con i militanti del PCI e si trasferisce a Modena per non creare ulteriori pericoli alla famiglia e per non essere ostacolato dal padre, un antifascista cattolico e futuro presidente del CLN carpigiano; il 10 novembre 1943 entra nella Brigata “Grillo”, prende il nome di battaglia “Franco”, diventa un carismatico organizzatore del Fronte della Gioventù e aiuta con coraggio le SAP della Prima Zona. Il 22 ottobre 1944 è arrestato a San Cataldo in circostanze fortuite: pensa di riuscire a convincere i fascisti a lasciarlo andare poiché non porta armi e non ha nulla di sospetto addosso, ma finisce in carcere ed è interrogato per ordine di Bruno Piva. Dopo lunghe torture, i fascisti lo fucilano il 26 ottobre 1944, all’angolo fra le attuali vie Paolucci e Cesari, “nei pressi del passaggio ferroviario delle Case Nuove, accanto al muro di cinta della fabbrica, anzi magazzeni, della Società Petroli Italiana” (Cronaca Pedrazzi, pag. 1700). Ha ricevuto la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

Nel 1975, in occasione del trentesimo anniversario della Liberazione, la Società Polisportiva Centro Storico e la Federazione Comunista modenese hanno dedicato ad Alessandro Cabassi un monumento e una lapide muraria nel cortile d’ingresso delle strutture ricreative. I committenti hanno sottolineato la semplicità con cui il giovane conciliava lo studio e l’attività ribelle. Nel dopoguerra i compagni di lotta hanno ricordato a più riprese la vitalità, l’attivismo e l’amore per lo sport che animavano le giornate di Cabassi: questi interessi vari e poliedrici gli permettevano di raggiungere più facilmente i ragazzi e di avvicinarli alle idee del Fronte della Gioventù attraverso canali innovativi. La forza della memoria si esprime attraverso la solidità del cemento, che ricorda la solidità di un animo mai domo. La lapide commemora l’impegno politico e i valori che Alessandro Cabassi ha trasmesso ai ragazzi nel periodo in cui ha guidato il Fronte della Gioventù modenese. Trent’anni dopo la Liberazione, la riflessione sulla Resistenza ha raggiunto la consapevolezza che l’educazione delle nuove generazioni sarebbe stata una garanzia per la difesa della pace, della libertà e della democrazia: con quest’epigrafe, la Federazione Comunista di Modena ha reso Cabassi un punto di riferimento per i ragazzi della città. Alessandro Cabassi è commemorato con eventi pubblici negli anniversari della morte e in tutte le ricorrenze legate alle festività e alle celebrazioni della Resistenza. La stampa della Sinistra modenese ha dedicato ad Alessandro Cabassi diversi articoli e parecchi spazi di memoria per sostenere le idee di riscatto sociale che la Resistenza ha promosso nei mesi dell’occupazione nazista. Il Comune di Carpi ha dedicato lo stadio ad Alessandro Cabassi.
Fonte: www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
A
SANDRO CABASSI
STUDENTE PARTIGIANO
CADUTO PER LA LIBERTA'
1925-1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La stele, come anche la lapide addossata alla parete secondaria di un locale tecnico, sono poste in luoghi raggiungibili a fatica attraverso l'ingresso secondario del complesso indicato come Società Sportiva Polivalente del Centro storico, collocata in quello che era il Macello della città.

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