Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Massimo D'Azeglio
- CAP:
- 42017
- Latitudine:
- 44.8483239
- Longitudine:
- 10.7247905
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area dedicata lungo il margine della strada
- Data di collocazione:
- 1947
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo bianco per l'intera stele , salvo per parte del basamento che è in marmo grigio. Marmo bianco anche per il vaso portafiori posto ai piedi della stele. Cemento per i due pilastri posti all'ingresso della piccola superficie su cui sorge la stele. Metallo per la cancellata, per le maglie della rete posta sul fianco destro della recinzione, per due vasi portafiori posti sopra il basamento e per la struttura restrostante che tende la bandiera italiana. Bronzo e vetro per la lampada votiva. Vernice di colore rosso a riempire i caratteri dell'epigrafe e la stella a cinque punte incisa in bassorilievo. Ceramica per i fotoritratti dei Caduti. Piastrelle in gres rosso a rivestimento della superficie monumentale.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Novellara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- 1. Renzo Gasparini (“Numero Due”), nato a Novi di Modena (Mo) il 2 Ottobre 1926; studente. Fondatore del Fronte della Gioventù a Novi di Modena e collaboratore del locale Comitato di Liberazione Nazionale. Partigiano appartenente alla 15a Brigata Garibaldi “Diavolo”. Catturato il 29 Novembre 1944 durante un rastrellamento e condotto a Novellara dove la mattina del 4 Dicembre 1944 (secondo il volume di Piero Pedroni e Giorgio Barbieri “Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Carpi, Novi, Campogalliano, Soliera”, mentre sulla stele la data è quella del 5 Dicembre) fu trucidato. Riposa nel Sacrario dei Martiri della Libertà nel Cimitero di Novi di Modena. Insignito della medaglia d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”.
2. Vasco Scaltriti (“Ivan”), nato a San Prospero di Correggio (Re) il 16 Luglio classe 1922, residente a San Martino in Rio (Re), contadino. Già militare presso il Comando Artiglieria della 52a Armata nella ex Jugoslavia dove lo colse l’armistizio dell’8 Settembre 1943. Abbracciato il movimento resistenziale, rispose alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana proprio per promuovere l’attività antifascista all’interno delle organizzazioni militari nemiche, attività che svolse nella Caserma del 3° Reggimento Artiglieria (sabotaggi, raccolta di materiale ed armi, invio dei giovani alle formazioni partigiane). Nel Settembre 1944 divenne dirigente di zona del Fronte della Gioventù, l’organizzazione nazionale che si proponeva di riunire tutti i giovani di qualsiasi provenienza politica e non, per avviarli alla lotta contro il nazifascismo. La sua sfera di azione comprendeva i territori di Bagnolo in Piano (Re), Campagnola Emilia (Re) e Rolo (Re). Venne arrestato il 3 Dicembre 1944 da una pattuglia nazifascista mentre, in bicicletta, si stava recando ad un incontro nella zona tra Canolo e Fosdondo (entrambe frazioni di Correggio) e condotto alla Villa Lombardini di Novellara dove fu ferocemente torturato. Non avendo nulla rivelato, fu ucciso da una raffica di mitra la notte del 13 Dicembre 1944. Riconosciuto caposquadra appartenente alla 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “Fratelli Manfredi”. Riposa nel Sacrario dei Martiri della Libertà di San Martino in Rio (Re).
3. Andrea Zavaroni (“Marco”) nato a Campagnola Emilia il 13 Febbraio 1918, ivi residente. Comandante dei Distaccamento nella 77a Brigata Garibaldi S.A.P. “F.lli Manfredi” e dirigente delle S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) stesse. Ferito e catturato il 15 Novembre 1944 a Cognento (Campagnola Emilia) dagli agenti della squadra politica della Polizia repubblicana di Reggio Emilia (la cosiddetta “Banda Pelliccia”, dal nome del suo comandante) e condotto a Villa Lombardini, a Novellara, sede di un Comando tedesco. Qui muore sotto tortura il 18 Novembre 1944 ed il suo corpo sepolto in una vicina concimaia. Decorato con la medaglia d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”. Riposa nel Sacrario dei Martiri della Libertà nel Cimitero di Campagnola Emilia.
FONTI:
Guerrino Franzini “Storia della Resistenza Reggiana”, Anpi Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966.
Piero Pedroni e Giorgio Barbieri “Per non dimenticare. Lapidi, cippi, monumenti partigiani a Carpi, Novi, Campogalliano, Soliera”, Edizioni Il Fiorino, Modena s.d.
Banca dati dei Caduti in guerra nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Reggio Emilia (Istoreco) www.istoreco.re.it/
www.anpireggioemilia.it
www.straginazifasciste.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- GLORIA AI MARTIRI
PER LA LIBERTA’
SCALTRITI VASCO
IVAN
N. IL 16.7.22 M. 13.12.44
DA CORREGGIO
ZAVARONI ANDREA
MARCO
N. 13.12.18 M. 18.11.44
DA CAMPAGNOLA
GASPARINI RENZO
N.2
N. 2.10.26 M. 5.12.44
DA NOVI DI MODENA
- Simboli:
- Stella a cinque punte incisa in bassorilievo sulla parte superiore della stele, simbolo delle Brigate Garibaldi, le formazioni partigiane organizzate dal Partito Comunista Italiano, a cui i tre Caduti appartenevano. Piccola croce cristiana incisa nei due vasi portafiori laterali.
Altro
- Osservazioni personali:
- Coordinate Google Maps:
44.8483239, 10.7247905