118806 - Stele ad Angelo Brentaro

Stele in marmo rosa di Verona, con la rappresentazione della discendenza di Luca Brentaro fu Pietro (in divisa)(detto “Pierobel”), il figlio Angelo Brentaro (Croce al Merito di Guerra) e il nipote Giuliano Brentaro.

La stele, eretta nel 2011, porta la firma dell’autore Gianfranco Tancredi di Brendola (Vicenza).

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Maccacari
Indirizzo:
via Porto 2
CAP:
37060
Latitudine:
45.14189229999999
Longitudine:
11.131958299999951

Informazioni

Luogo di collocazione:
giardino di una casa privata
Data di collocazione:
2011
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Stele in pietra rosa di Verona
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Famiglia Brentaro di Maccacari
Notizie e contestualizzazione storica:
Il primo in basso Luca Brentaro nato a Correzzo di Verona nel 1879 , nel centro il figlio Angelo Brentaro nato a Correzzo (oggi Gazzo Veronese) il 16 settembre 1924, in alto il nipote Giuliano Brentaro nato il 25 luglio 1951. Angelo Brentaro fu fatto prigioniero dai tedeschi in Bolzano dove faceva servizio di leva l'8 settembre 1943 (IMI 1000?). Non aveva ancora diciannove anni, quando fu ammassato con altri prigionieri nel greto del fiume Talvera di Bolzano, per poi essere trasportati con i treni in campi di lavoro in Austria e Germania. Chi si opponeva, veniva fucilato sul posto. Angelo svolse come primo lavoro lo scavo in una galleria, quando un carrello gli franò addosso spezzandogli una gamba: era chiamato dagli amici "il Gambon" perchè sommariamente fasciato. Non potendo rendere al massimo nel lavoro, gli tolsero il rancio, così fu costretto per mesi a nutrirsi di scarti della spazzatura (come scorze di patate). Fu trasferito in un altro campo di lavoro, una fabbrica di motori di aerei, dove ogni giorno subiva maltrattamenti con calci di fucile sulla schiena, pugni o schiaffi. Le località dove era stato internato erano Intenberg e Vienna New Stadt. Liberato dai soldati russi dopo un bombardamento del campo di lavoro, attraversò di notte (per la paura di essere ripreso), con due compagni di Mantova, le montagne arrivando al Brennero. Seduti sui respingenti del treno, non avendo possibilità diverse, arrivarono a Verona; era il maggio 1945. Come riconoscimento ha avuto una croce di ferro che gli fu consegnata nell'anno 2009 con una pergamena, nel Giorno della Memoria: la cerimonia avvenne presso Palazzo della Gran Guardia di Verona.

Contenuti

Iscrizioni:
DISCENDENZA FAM. BRENTARO "PIEROBEL" 2011
Simboli:
firma dell'autore G. TANCREDI

Altro

Osservazioni personali:
Le osservazioni sono state date dal figlio Giuliano Brentaro.

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