Posizione
- Nazione:
- Italia
- Regione:
- Emilia-Romagna
- Provincia:
- Reggio Emilia (RE)
- Comune:
- Reggio nell'Emilia
- Frazione:
- San Pellegrino
- Indirizzo:
- Via Alessandro Tassoni, 20
- CAP:
- 42123
- Latitudine:
- 44.6786199
- Longitudine:
- 10.6260445
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato strada,all'altezza del n. civico 20 (di fronte al n. civico 83)
- Data di collocazione:
- Prima inaugurazione 14 Ottobre 1945; nuova collocazione 22 Aprile 2008
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lapide sui cui è composta l'epigrafe. Metallo per la struttura portante del cippo. Bronzo per i punzoni di sostegno della lapide e per la cornice che racchiude l'immagine del partigiano. Ceramica per il fotoritratto del Caduto. Cemento per il basamento.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Reggio Emilia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 24 Aprile 1945 è il giorno che ha segnato l'insurrezione partigiana di Reggio Emilia contro i nazifascisti. Presso l'antico borgo di Ca' di Rocco, combattendo contro un nucleo di tedeschi, cadde il partigiano Enzo Lazzaretti, nato il 28 Gennaio 1922 e residente a Villa San Prospero (Reggio Emilia). Il giovane apparteneva al Distaccamento “Costi” della 26a Brigata Garibaldi “Enzo Bagnoli”. Il 14 Ottobre 1945 fu inaugurata una lapide in sua memoria lungo il muro di cinta di un'abitazione di Via A. Tassoni. Una volta demolito quest'edificio la lapide venne rimossa, andando per lungo tempo smarrita. Fortunatamente è stata recuperata e restaurata e, in forma di cippo, il 22 Aprile 2008 è stata collocata accanto a quello dedicato al partigiano Bruno Bonicelli, anche lui caduto lo stesso giorno a San Pellegrino (vedere relativa scheda). Il manufatto è formato da una lastra rettangolare di metallo, con il vertice tagliato trasversalmente da destra verso sinistra, infissa su una sottile base in cemento. Su questa struttura e' stata posta la lapide originale, ovvero una lastra di marmo dalla forma quadrata, sostenuta da quattro punzoni di bronzo. L'epigrafe reca inciso il nome del Caduto, lo pseudonimo da partigiano, la formazione di appartenenza e gli estremi anagrafici. Tutti i caratteri sono stati riempiti con vernice di color nero. Sulla parte sinistra della lapide è presente il fotoritratto in ceramica del Caduto, racchiuso in una cornice ovale di bronzo.
Sul cippo il nome di battaglia di Lazzaretti è riportato in “Bagnoli”, mentre sul sito dell'Istoreco (Istituto Storico della Resistenza Reggiana) e sul libro di Guerrino Franzini (“Storia della Resistenza reggiana”) è indicato in “Timmi”. Enzo Bagnoli era un partigiano caduto a Ligonchio (Re) il 30 Luglio 1944 e il suo nome era stato dato alla 26a Brigata Garibaldi, formazione in cui militava Lazzaretti.
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUESTO LUOGO E' STATO CONSACRATO
DAL SANGUE GENEROSO
DEL PARTIGIANO
ENZO LAZZARETTI
(BAGNOLI)
DEL DISTACC. COSTI
N. IL 28-1-1922
CHE AFFRONTAVA EROICAMENTE
IL FUOCO DEL NEMICO
IMMOLANDO LA SUA GIOVINEZZA
ALLA LIBERTA' DELLA PATRIA
IL 24 APRILE 1945
I COMPAGNI E AMICI DI S. PELLEGRINO
RICORDANO
- Simboli:
- La lastra in metallo con il vertice tagliato trasversalmente indica una vita troncata precocemente.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita