224955 - Stele ai Caduti dell’eccidio del Padule di Fucecchio – Cintolese di Monsummano Terme (PT)

La stele è dedicata alle vittime dell’eccidio del Padule di Fucecchio consumato il 23 Agosto 1944 dall’unità esplorante della 26a Panzer-Division che, in azione antipartigiana, massacrò almeno 174 persone (3 soli i partigiani), compresi vecchi, donne e bambini, lungo i margini dell’area palustre delimitata dai Comuni di Fucecchio (Fi), Cerreto Guidi (Fi), Larciano (Pt), Monsummano Terme (Pt) e Ponte Buggianese (Pt). Voluta dalla “Federcaccia” (acronimo di Federazione italiana della caccia), la più importante e storica associazione nazionale di categoria che riunisce i cacciatori italiani, si trova vicino al Porto dell’Uggia, nei pressi di Cintolese, punto di partenza/approdo per i piccoli natanti che percorrono i canali del Padule. Si tratta di una grande lastra di marmo di forma rettangolare, con la parte superiore dal contorno irregolare. Ha un duplice basamento decrescente (dal più grande al più piccolo) a pianta rettangolare: quello inferiore è costituito da bozze di pietra e calce, mentre quello superiore è in marmo. L’epigrafe composta sulla stele è formata da caratteri di bronzo in rilievo e vi sono riportati, oltre alla dedica della “Federcaccia”, la data dell’eccidio e quella di posa del manufatto. Sul fianco sinistro della stele (rispetto a chi osserva) si trova un albero di cipresso, mentre dietro è stata piantata una siepe di sempreverde.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Cintolese, Porto dell'Uggia
Indirizzo:
Via del Fossetto
CAP:
51015
Latitudine:
43.8202772
Longitudine:
10.8066856

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada campestre.
Data di collocazione:
30 Luglio 1995
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la stele e per il basamento superiore. Bozze di pietra e calce per il basamento inferiore. Bronzo per i caratteri che formano l'epigrafe.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Sezione di Monsummano Terme di "Federcaccia" e Comune di Monsummano Terme
Notizie e contestualizzazione storica:
La strage del Padule di Fucecchio, 23 Agosto 1944

Dalla scheda di Marco Conti per il sito “Straginazifasciste.it”:

Dalla metà di Luglio del 1944 il fronte in Toscana si era arrestato sulla linea dell’Arno. L’area del Padule di Fucecchio vedeva la presenza della piccola formazione partigiana “Silvano Fedi”, composta da poche decine di uomini e operativa nella zona di Ponte Buggianese. Più consistenti le formazioni presenti sui colli del Montalbano, a ridosso dell’area palustre. Nelle settimane d’Agosto che erano servite alle truppe tedesche per preparare la ritirata sulla Linea Gotica, non erano mancati in quest’area di transito, episodi di sabotaggio, piccole scaramucce e alcune uccisioni di soldati tedeschi. Assieme alle operazioni antipartigiane, le truppe di occupazione operavano gli usuali rastrellamenti volti a reperire forza lavoro e molte persone (sia residenti che sfollati) si nascosero proprio nell’area del Padule. La percezione, quindi, di operare in un’area caratterizzata dalla presenza di banditi e civili, anch’essi potenziale ostacolo alle operazioni della ritirata, spinse i comandi della 26a Divisione corazzata della Wehrmacht (26a Panzer-Division), guidata dall’allora colonnello Peter Eduard Crasemann (ufficiale che dal 20 Aprile 1943 operò per un anno scarso sul Fronte orientale) ad organizzare un sistematico rastrellamento. Secondo le testimonianze tedesche rilasciate in sede processuale si riteneva che ci fosse la presenza di circa 2/300 partigiani. All’alba del 23 Agosto 1944 piccole pattuglie del reparto esplorante divisionale (26° Aufklärungs-Abteilung), appoggiate dall’artiglieria, circondarono l’area del Padule e progressivamente la passarono al setaccio, senza però addentrarsi troppo nell’interno. Ed era proprio ai bordi del Padule che la maggior parte della popolazione sfollata era acquartierata. Chiunque s’imbatté nelle truppe tedesche venne passato per le armi o ucciso all’istante. L’artiglieria sparò direttamente su molte abitazioni della zona. Solo alcuni, profittando della conformazione del territorio, riuscirono a salvarsi. Alcune case e capanne venivano incendiate. Il capitano Joseph Strauch fece la parte del leone visto che, oltre a operare sul campo, diede le indicazioni ai tenenti che guidavano le varie pattuglie (…). Verso le ore 14:00 l’operazione poteva dirsi conclusa. Tutte le vittime furono ritrovate dai familiari o dai parroci della zona, mentre, in un primo momento, furono gli stessi tedeschi a caricare alcuni corpi sui camions per ammassarli in improvvisate fosse comuni. Tedeschi che addirittura operarono le prime cure nei confronti di alcuni feriti. Certa fu la presenza di fascisti locali, soprattutto nell’area dell’Anchione, che collaborarono con i tedeschi visto che la zona era ricoperta da una folta e alta vegetazione lasciata così appositamente dalla popolazione come protezione da eventuali rastrellamenti. Servivano dunque delle guide. Ma fascisti locali che operarono attivamente risultarono presenti anche nell’area Monsummanese e nel Larcianese secondo le testimonianze dei sopravvissuti.

Contenuti

Iscrizioni:
A PERENNE MEMORIA PER
IL BARBARO ECCIDIO DEL
PADULE DI FUCECCHIO
23 – 8 – 1944
A NOME DI TUTTI I CACCIATORI
LA FEDERCACCIA
DI MONSUMMANO TERME
POSE
30 – 7 – 1995
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La “Federcaccia” è stata fondata nel Gennaio del 1900; ha sede a Roma ed è membro fondatore del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e della Federazione italiana discipline armi sportive da caccia (FIDASC) (fonte “Wikipedia”).

Coordinate Google Maps: 43.8202772, 10.8066856

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