Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Saliceto n. 35
- CAP:
- 40013
- Latitudine:
- 44.57811
- Longitudine:
- 11.389855
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area dedicata a ridosso di un terreno ad uso agricolo.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Mattoni ed intonaco per la realizzazione dello zoccolo e della colonna che compongono la stele. Marmo per la lapide, per la croce cristiana inserita nel basamento e per il vaso portafiori. Metallo argentato per i quattro perni di sostegno della lapide. Cemento per il basamento. Lastre di pietra di forma irregolare a rivestire la parte superiore del basamento. Vernice e di colore nero a riempire tutte le incisioni.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Castel Maggiore e locale Sezione Anpi.
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dalla scheda della prof.ssa Roberta Mira per il sito www.straginazifasciste.it integrata con la consultazione dello stesso episodio sul sito www.storiaememoriadibologna.it :
Il 14 Ottobre 1944 tedeschi e fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana e della 23ª Brigata Nera “Eugenio Facchini”, provenienti da Bologna, effettuarono un rastrellamento nella zona di Castel Maggiore forse allo scopo di reperire manodopera. A Sabbiuno di Piano di Castel Maggiore, nella cascina della famiglia di Gaetano Guernelli rinchiusero nella stalla alcune persone, tra cui alcuni membri del Comando S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica) della zona e Aroldo Tolomelli, vicecomandante provinciale delle S.A.P.. Tolomelli riuscì a parlare con sua sorella, che si era recata alla casa dei Guernelli per portare del vestiario al fratello, e questa riuscì ad avvertire i partigiani del Distaccamento della 7ª Brigata Garibaldi G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica) “Gianni” di Castel Maggiore. I gappisti intervennero e si verificò uno scontro a fuoco con i fascisti, con perdite e feriti da entrambe le parti. Morì anche il comandante del Distaccamento G.A.P. Franco Franchini (“Romagna”). Al termine degli scontri i fascisti si sfogarono sulle persone presenti nella cascina Guernelli, fucilandole in un vicino rifugio paraschegge e dando fuoco all’edificio.
Estremi e note penali
Secondo il rapporto sull’operazione del comandante della 23ª Brigata Nera al Capo della provincia di Bologna i reparti tedeschi appartenevano alle SS e l’azione, diretta dai tedeschi, era stata ordinata e organizzata dal Comando SS di Bologna in accordo con il comando della Brigata Nera. Sempre dallo stesso rapporto gli uccisi perché conniventi con i partigiani furono 29.
Il procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna si svolse contro Giuseppe Giovetti, nato a Bologna il 28 Agosto 1905, già appartenente alla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, iscritto al Partito Fascista Repubblicano dall’autunno 1943, sergente maggiore della G.N.R. poi passato alle Brigate Nere nell’estate 1944 con il grado di tenente. Come tale comandante della Caserma di Via Borgolocchi a Bologna e di una compagnia della Brigata Nera “E. Facchini” di Bologna. Arrestato a Sassuolo (Mo) nel Giugno 1945. Giovetti fu accusato di una serie di reati tra cui la partecipazione all’azione di Castel Maggiore del 14 Ottobre 1944. Ammise di essere andato a Castel Maggiore con gli altri per l’operazione, ma negò di aver partecipato al rastrellamento vero e proprio perché ferito nel corso di uno spostamento prima del suo inizio. Effettivamente Giovetti restò ferito nell’operazione del 14 Ottobre, ma la Corte non ritenne questo un elemento sufficiente per assolverlo dall’accusa di aver preso parte al rastrellamento. Il processo si concluse con la condanna di Giovetti a 30 anni di reclusione per collaborazionismo, omicidio continuato e ricettazione con sentenza del 19 Giugno 1946. Giovetti presentò ricorso in Cassazione. Un nuovo procedimento fu aperto davanti alla Corte d’Assise di Perugia e si concluse con sentenza del 25 Marzo1950 e la condanna di Giovetti a 18 anni e 3 mesi di reclusione. Il nuovo ricorso alla Cassazione fu respinto.
Annotazioni
Nel rapporto partigiano al Comando Unico Militare Emilia-Romagna (C.U.M.E.R.) sugli avvenimenti Joseph (o Josef) Goven (militare cecoslovacco disertore, riconosciuto partigiano) sembra essere stato ucciso in combattimento, mentre la partigiana Gina Negrini ha scritto nel suo libro di memorie (“Il sole nero”) di aver cercato di soccorrerlo, anche se era gravemente ferito e di averlo portato a braccia fuori dall’edificio dove lo aveva bendato. Negrini scrisse che tra i fascisti dentro l’edificio e i tedeschi fuori, scelse di andare incontro ai tedeschi. Questi ultimi non appena videro Goven lo strapparono dalle braccia di lei e lo uccisero. Sul monumento non compare il nome di Goven, che pure è menzionato nel Dizionario dei partigiani bolognesi (mentre nel rapporto del C.U.M.E.R. compare solo come Josef) e potrebbe trattarsi del militare indicato come polacco nella voce del Dizionario dedicata alla strage di Sabbiuno di Castel Maggiore. Il rapporto del C.U.M.E.R. parla anche di un ufficiale tedesco unitosi ai partigiani, ferito e disperso che il Dizionario annovera tra i caduti come “ignoto tedesco”. Nel Dizionario alla voce Joseph Goven leggiamo che disertò insieme ad un ufficiale austriaco, Erich Mostel, ma non è chiaro se l’ufficiale ferito e disperso sia Mostel. Secondo Bruno, Pastore e Cavalieri Goven non è da identificare con uno dei militari disertori uccisi rimasti ignoti, e dunque i morti a Sabbiuno di Piano sarebbero 36.
Caduti:
1. Dionisio Alberani (“Gianni”), nato a Bagnacavallo (Ra) il 4 Aprile 1924, residente a Molinella (Bo), studente. Commissario politico nella 4ª Brigata Garibaldi “Remigio Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*).
2. Enrica Alberti, nata a Sala Bolognese (Bo) il 25 Luglio 1901, residente a Bologna, colona. Moglie di Calisto Checchi, madre di Carolina e Luigi Checchi. Riconosciuta partigiana della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolta nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna (*) (**).
3. Alessandro Arbizzani, nato a Bentivoglio (Bo) il 30 Gennaio 1911, residente a Castel Maggiore, mezzadro. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore dove la data di nascita è fatta risalire al 14 Ottobre 1911 (*) (***).
4. Pietro Barbieri, nato a Sant’Agostino (Fe) il 22 Giugno 1898, residente a Castel Maggiore, muratore. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
5. Ennio Baschieri, nato a Budrio (Bo) il 27 Aprile 1920. Riconosciuto partigiano nella 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore.
6. Michele Cazzola, detto Peppino, nato a Minerbio (Bo) il 12 Agosto 1905, residente a Castel Maggiore, colono. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sulla stele compare con il nome di Giuseppe. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
7. Calisto Checchi, nato a Castel Maggiore il 24 Febbraio 1896, residente a Bologna, colono. Marito di Enrica Alberti, padre di Carolina e Luigi Checchi. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna. Consultando il sito del Cimitero di Castel Maggiore (“Fenice” Srl) Calisto Checchi risulta qui sepolto nel Sacrario dei Caduti con la data di nascita fatta risalire al 14 Ottobre 1896 (*).
8. Carolina Checchi, nata a Bologna il 14 Giugno 1926, ivi residente, operaia. Figlia di Calisto Checchi ed Enrica Alberti, sorella di Luigi Checchi. Riconosciuta partigiana della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolta nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna (*) (**).
9. Luigi Checchi, nato a Castel Maggiore il 15 Maggio 1923, residente a Bologna, operaio. Figlio di Calisto Checchi ed Enrica Alberti, fratello di Carolina Checchi. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna. Consultando il sito del Cimitero di Castel Maggiore (“Fenice” Srl) Calisto Checchi risulta qui sepolto nel Sacrario dei Caduti con la data di nascita fatta risalire al 14 Ottobre 1923 (*).
10. Carlo Copiano, nato a Torino nel 1913. Collaboratore dei partigiani. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli” (***).
11. Gualtiero Fanti, nato a San Giorgio di Piano il 24 Febbraio 1903, residente a Castel Maggiore, impiegato. Padre di Romolo Fanti. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
12. Romolo Fanti, nato a Castel Maggiore il 18 Ottobre 1926, ivi residente, operaio. Figlio di Gualtiero Fanti. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
13. Franco Franchini (“Romagna”), nato a Imola (Bo) il 5 Aprile 1910, ivi residente, carpentiere. Militante antifascista, dopo l'8 Settembre 1943 era stato tra i primi organizzatori dei G.A.P. di Imola. Nel Novembre successivo aveva guidato un gruppo di imolesi per costituire una base partigiana sull'Appennino circostante Castiglione de' Pepoli (Bo). Fallito il tentativo era rientrato ad Imola. Trasferitosi nel Distaccamento di Castel Maggiore della 7a Brigata Garibaldi G.A.P. “Gianni”, ne era divenuto il comandante, sempre alla testa dei compagni nelle azioni che caratterizzavano la lotta contadina nella pianura bolognese. Il 14 Ottobre 1944, alla testa del Distaccamento, era intervenuto per liberare un gruppo di partigiani (fra i quali Araldo Tolomelli) arrestati da un reparto di militi fascisti nella zona di Sabbiuno di Piano e rinchiusi nel rustico abitato dalla famiglia Guernelli. Venne gravemente ferito in Via Saliceto da un tedesco che, vistolo riverso in un fossato e creduto morto, gli aveva sparato a bruciapelo. Soccorso dai compagni e trasportato all'Ospedale civile di Bentivoglio, moriva poco dopo. Decorato di medaglia d'Argento al Valor Militare “alla Memoria” (*).
14. Lea Grandini, nata a San Pietro in Casale (Bo) l’8 Gennaio 1910, residente a Castel Maggiore. Vittima civile. E' sepolta nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna. Consultando il sito del Cimitero di Castel Maggiore (“Fenice” Srl) risulta qui sepolta nel Sacrario dei Caduti (*) (**).
15. Rina Grazia, nata a Granarolo Emilia (Bo) il 22 Dicembre 1920, residente a Castel Maggiore, tipografa. Sorella di Rodolfo Grazia. Riconosciuta partigiana nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli” (*) (**) (***).
16. Rodolfo Grazia, nato a Granarolo Emilia l’8 Gennaio 1923, residente a Castel Maggiore, tornitore. Fratello di Rina Grazia. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
17. Giovanni Gruppioni, nato a Pianoro (Bo) il 2 Agosto1886, residente a Castel Maggiore, bracciante. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
18. Giuseppe Guernelli, nato a Bentivoglio il 2 Giugno 1914, residente a Castel Maggiore, mezzadro. La casa colonica della sua famiglia fu una base dei partigiani della zona e sede di riunioni di oppositori e resistenti, grazie principalmente all’attività del fratello Gaetano. Riconosciuto partigiano (*) (***).
19. Umberto Guernelli, nato a Castel Maggiore il 14 Marzo 1888, muratore. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
20. Adolfo Manganelli, nato a San Giovanni in Persiceto (Bo) il 17 Febbraio 1884, residente a Castel Maggiore, mezzadro. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
21. Savino (o Sabino) Masetti nato a Castel Maggiore il 26 Ottobre 1894, ivi residente, meccanico. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
22. Attilio Mazza, nato a Bologna il 7 Settembre 1909, ivi residente, segantino. Antifascista attivo nell’azienda tranviaria bolognese, era stato arrestato nel 1938 e, nel 1939, era stato giudicato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato che lo aveva condannato a due anni di reclusione nel carcere di Castelfranco Emilia (Mo) per ricostituzione del P.C.I. (Partito Comunista Italiano), appartenenza al Partito e attività di propaganda. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna (*).
23. Alberto Orsi, nato a Bologna il 25 Maggio1899, ivi residente, meccanico. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna. Consultando il sito del Cimitero di Castel Maggiore (“Fenice” Srl) Alberto Orsi risulta qui sepolto nel Sacrario dei Caduti (*).
24. Piero (o Pietro) Pasti, nato a Baricella (Bo) il 15 Aprile 1881, residente a Castel Maggiore, operaio. Nonno di Sergio Pasti. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore(*) (***).
25. Sergio Pasti, nato a Castel Maggiore il 12 Marzo 1927, ivi residente, operaio meccanico. Nipote di Piero (o Pietro) Pasti. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
26. Oreste Rimondi, nato a San Pietro in Casale (Bo) il 19 Luglio 1891, residente a Bologna. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Cimitero di Castel Maggiore (*).
27. Rinaldo Romagnoli, nato a Castel Maggiore il 30 Luglio 1912, ivi residente, operaio alla Sabiem-Parenti. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (***).
28. Luigi Scagliarini, nato a San Giovanni in Persiceto il 7 Novembre 1914, ivi residente, autista. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”.
29. Raffaele Selleri, nato a Bologna il 5 Marzo 1927, ivi residente. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna. Consultando il sito del Cimitero di Castel Maggiore (“Fenice” Srl) Raffaele Selleri risulta qui sepolto nel Sacrario dei Caduti (*).
30. Enrico Tolomelli, nato a San Giorgio di Piano il 19 Ottobre 1910, residente a Granarolo, colono. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*).
31. Argia Tosi, nata a Malalbergo (Bo) il 1° Giugno 1900, residente a Castel Maggiore, casalinga. Sorella di Ivo Tosi. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Cirillo” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolta nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (**) (***).
32. Ivo Tosi Ivo, nato a Malalbergo il 4 Giugno 1895, ivi residente, muratore. Fratello di Argia Tosi. Riconosciuto partigiano nel Battaglione “Dino Gotti” della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*).
33. Luigi Vigna, nato a Calderara di Reno (Bo) il 18 Ottobre 1888, residente a Castel Maggiore, colono. Padre di Medarda Vigna. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore(*) (***).
34. Medarda Vigna, nata a Castel Maggiore il 6 Giugno 1914, colona, ivi residente. Figlia di Luigi Vigna. Riconosciuto partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “R. Venturoli”. Sepolta nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore (*) (**) (***).
35. un militare tedesco (disertore della Wehrmacht) ignoto, unitosi ai partigiani. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore .
36. un militare polacco (disertore della Wehrmacht) ignoto, unitosi ai partigiani. Forse si tratta di Joseph (o Josef) Goven, di nazionalità cecoslovacca. Sepolto nel Sacrario dei Caduti nel Cimitero di Castel Maggiore
(*) Ricordato/a anche a Bologna, nel Sacrario dei Caduti della Guerra di Liberazione di Piazza del Nettuno.
(**) Ricordata anche a Bologna nel monumento alle Cadute partigiane nel parco pubblico di Villa Spada.
(***) Ricordato/a anche nella lapide ai Caduti della II Guerra Mondiale posta sul Municipio di
Castel Maggiore in Via G. Matteotti n. 10.
Contenuti
- Iscrizioni:
- AI CADUTI
PER LA REDENZIONE DELLA PATRIA
CASTELMAGGIORE QUI LI RICORDA
E LI ONORA IN ETERNO
14 OTTOBRE 1944
ALBERTI ENRICA
ALBERANI DIONISIO
ARBIZZANI ALESSANDRO
BARBIERI PIETRO
BASCHIERI ENNIO
CAZZOLA MICHELE
CHECCHI CAROLINA
CHECCHI LUIGI
CHECCHI CALISTO
COPIANO CARLO
FRANCHINI FRANCO
FANTI GUALTIERO
FANTI ROMOLO
GUERNELLI UMBERTO
GUARNELLI GIUSEPPE
GRANDINI LEA
GRAZIA RINA
GRAZIA RODOLFO
GRUPPIONI GIOVANNI
MASETTI SAVINO
MAZZA ATTILIO
MANGANELLI ADOLFO
ORSI ALBERTO
PASTI SERGIO
PASTI PIETRO
RIMONDI ORESTE
ROMAGNOLI RINALDO
SELLERI RAFFAELE
SCAGLIARINI LUIGI
TOSI ARGIA
TOSI IVA
TOLOMELLI ENRICO
VIGNA LUIGI
VIGNA MEDARDA
- Simboli:
- Croce cristiana incisa nella lapide sotto l'elenco dei Caduti. Croce cristiana di marmo inserita al centro della parte frontale del basamento.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il luogo è indicato anche da un apposito cartello posto lungo la Via Saliceto, di fronte al magazzino del Consorzio Agrario di Ravenna (Giugno 2022).
Coordinate Google Maps: 4.578110, 11.389855