222719 - Stele e monumento ai Caduti partigiani dell’eccidio di Montemaggio – Monteriggioni (SI)

Il 28 Marzo 1944 militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) sorpresero un gruppo di partigiani acquartierati a Casa Giubileo, nel podere omonimo, sul Montemaggio, nel territorio comunale di Monteriggioni. Enzo Busini cadde nel combattimento, Giovanni Galli, ferito, venne ucciso a sangue freddo alla fine dello scontro, quando i partigiani, vista l’impossibilità di resistere a forze preponderanti, si erano già arresi. Del gruppo dei prigionieri, 17 di questi caddero fucilati poco dopo in uno spiazzo della vicina località detta La Porcareccia. Si salvò, miracolosamente, sebbene ferito, Vittorio Meoni, che si dette alla fuga nel momento in cui i fascisti aprirono il fuoco. Meoni divenne così testimone e memoria storica di questo barbaro eccidio.
Sul luogo oggi si trova una scultura in pietra raffigurante una figura maschile che giace supina, a simboleggiare il corpo di un partigiano ucciso. Poco oltre vi è una stele di marmo di forma rettangolare sulla quale sono incisi in ordine alfabetico i nomi dei 19 Caduti, compresi quelli presso Casa Giubileo e la data dell’eccidio. Ai suoi piedi, in posizione centrale, è posto un vaso portafiori di marmo. Di recente è stato aggiunto un pannello storico incastellato in una struttura metallica con una breve descrizione dell’evento, un estratto della testimonianza di Meoni sui momenti della fucilazione e la poesia dedicata da un ignoto partigiano. Tutti questi Caduti sono stati riconosciuti ufficialmente appartenenti alla Brigata d’assalto Garibaldi “Spartaco Lavagnini”, sebbene siano stati rivendicati dalla XXIII Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia”.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Frazione Abbadia Isola, Montemaggio, località detta La Porcareccia
Indirizzo:
Strada del Giubileo
CAP:
53035
Latitudine:
43.374684
Longitudine:
11.205861

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area dedicata lungo il margine di una strada sterrata.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Pietra per la scultura raffigurante un uomo che giace supino. Marmo per la stele su cui sono incisi i nomi dei Caduti e per il vaso portafiori. Metallo per il pannello storico.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Monteriggioni
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
Stele:

BARTALINI ANGIOLO
BARTALINI PIERO
BERRETTINI EMILIO
BUSINI ENZO
CAPPELLETTI GIOVANNI
CIUFFI VIRGILIO
CORSINOVI FRANCO
FURIESI DINO
GALLI GIOVANNI
GIANNINI ALADINO
GRASSINI EZIO
LAPINI ELIO
LEVANTI LIVIO
LIVINI LIVIO
MARTINUCCI FULCO
NENCINI EMILIO
ORLANDINI ORVINO
VANNETTI LUIGI
VOLPINI ONELIO

FUCILATI DAI FASCISTI
IL 28 MARZO 1944

Pannello storico:

1944: la Resistenza sul Montemaggio
LA PORCARECCIA
Nella primavera del '44 il Montemaggio fu teatro di uno fra i più feroci episodi di violenza fascista
registrati in terra di Siena. Il 28 Marzo, al termine di un rastrellamento che era stato condotto dalla milizia per intercettare i distaccamenti partigiani dislocati sulla montagna, un gruppo di partigiani venne localizzato ed accerchiato all'interno di Casa Giubileo.
Dop aver sostato a Campo ai Meli, il camion e la colonna di partigiani prigionieri provenienti da Casa Giubileo, dove si era consumato lo scontro a fuoco tra il distaccamento e la milizia fascista, furono fatti ripartire in direzione di Abbadia a Isola. Verso le due del pomeriggio il convoglio giunse alla Porcareccia, ad uno spiazzo che, allora come oggi, serviva per il carico della legna. Questa sosta era in realtà il capolinea del breve viaggio, poiché qui si era deciso di fucilare tutti i partigiani fatti prigionieri. I morti furono 17; all'eccidio sopravvisse un solo uomo, benché gravemente ferito. Le pagine che egli ha voluto dedicare a quell'episodio costituiscono uno dei gridi più forti contro la barbarie e vigliacca violenza che si accompagnò all'ultima, convulsa fase della guerra in Toscana.

“Saranno state ormai le quattordici circa, giungemmo alla Porcareccia. Era qui che i fascisti avevano predisposto la fucilazione … La disposizione era questa: noi presso il muricciolo, otto o nove metri davanti a noi i fascisti, al lato il milite di guardia al viottolo verso il bosco … A questo punto ci fu dato un ordine: “Levatevi le scarpe!”. La sensazione, o il timore, di essere fucilati li avevamo avuti anche a Casa Giubileo e a Campo ai Meli ma questa volta non avemmo più dubbi. Era chiaro che i fascisti davanti a noi, con una mitragliatrice piazzata ed uno pronto ad azionarla, con i mitra puntati, avevano formato un vero e proprio plotone d'esecuzione. Non c'era più scampo. La situazione fu così chiara a tutti, che molti dei miei compagni cominciarono a gridare: “non ci ammazzate!”, “non ci fucilate!”. Ricordo che Pancino gridò: “ho la mamma vedova, due fratelli morti in guerra, non mi fucilate!” … La risposta dei fascisti fu secca: “non c'è più misericordia!” … In quello stesso momento io decisi di tentare la fuga … Senza esitazione misi una mano sulla spalla di Gagge, che mi sedeva accanto, sia per avvertirlo in qualche modo della mia decisione, sia per avere un punto d'appoggio che mi consentisse di alzarmi e darmi la spinta per la fuga. Non so se Gagge tentò di seguirmi; come non so se altri fecero il mio stesso tentativo. Forse non ne ebbero neppure il tempo. Nell'attimo stesso che io mi alzai e infilai il viottolo che immetteva nel bosco, la mitragliatrice e i mitra del plotone d'esecuzione cominciarono a sparare ...”

VITTORIO MEONI
Memoria su Montemaggio

O solide mura di muschio cosparse
O torri merlate di Monteriggioni
O brulle colline dal sole riarse
E tu Montemaggio dai balzi scoscesi
Gridate a Firenze gridate ai Senesi
Che presso di voi si pugna e si mor

Chi all'ombra riposa del mirto e del faggio
Chi tratto ha dal fango l'Italia caduta
Chi ha reso all'Italia lo splendido raggio
D'un tempo passato, d'un tempo risorto
Risorto con voi che mai fu morto
Fra l'Itale genti; giammai non morrà

Di ignoto partigiano
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Ogni anno le Amministrazioni comunali di Barberino Tavarnelle (Fi), Casole d'Elsa (Si), Certaldo (Fi), Colle Val d'Elsa (Si), Gambassi Terme (Fi), Monteriggioni (Fi), Poggibonsi (Si), Radicondoli (Si) e San Gimignano (Si) organizzano congiuntamente le commemorazioni in memoria dell'eccidio, realizzando una manifestazione sempre molto sentita e partecipata.
Coordinate Google Maps: 43.374684, 11.205861

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