234708 - Targa a Giacomo Ulivi – Modena

Targa di intitolazione di una sala conferenze al partigiano Giacomo Ulivi, fucilato dalle Bande Nere durante la Resistenza.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Ciro Menotti, 137
CAP:
41121
Latitudine:
44.645833081626
Longitudine:
10.935326940406

Informazioni

Luogo di collocazione:
All’interno dell’ex mercato ortofrutticolo. Indicato anche con Viale Ciro Menotti 137
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Targa in plexiglass con iscrizione serigrafata.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Giacomo Ulivi nacque il 29 ottobre 1925 a Baccanelli di San Pancrazio Parmense, frazione di Parma, dal Giulio e da Maria Luisa Fornari. A Parma, terminò gli studi liceali nel 1942. Nell'autunno dello stesso anno si iscrisse alla Facoltà di legge dell'Università di Parma. In questo periodo Ulivi maturò le proprie convinzioni antifasciste. Dopo l'8 settembre 1943 aderì attivamente alla Resistenza italiana nelle Brigate Garibaldi, svolgendo funzioni di collegamento tra i CLN di Parma e di Carrara e tra i partigiani con gli ufficiali inglesi oltre alla diffusione della stampa clandestina.
L'11 marzo 1944 fu arrestato a Parma ma riuscì a fuggire spostandosi a Modena dove continuò la sua attività per il CLN. Il 30 ottobre 1944 fu catturato dalle Brigate Nere in Via Farini a Modena e fu recluso nel carcere dell'Accademia Militare dove fu interrogato e torturato. Fu infine fucilato, per rappresaglia all'occupazione di Soliera da parte dei partigiani, in piazza Grande, a fianco del Duomo di Modena, il 10 novembre 1944 da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana insieme ai partigiani Alfonso Piazza ed Emilio Po.
Gli fu conferita la Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Diciassettenne prendeva parte alla lotta per la liberazione con tutto lo slancio dell'età giovanissima brillando per la completa dedizione alla causa e lo sprezzo del pericolo. Arrestato una prima volta evadeva e si trasferiva a Modena dove riprendeva la sua intensa attività compiendo pericolosissime missioni di collegamento. Catturato nuovamente, sottoposto alle torture più atroci e raffinate le sopportava stoicamente senza nulla rivelare all'odiato nemico. Col corpo segnato dalle stigmate del martirio affrontava impavido e sereno il plotone di esecuzione. Esempio impareggiabile di amore ardente per la Madre Patria”.

Contenuti

Iscrizioni:
SALA CONFERENZE
GIACOMO ULIVI
PARTIGIANO, MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE MILITARE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
A Ulivi è intitolata anche la pietra 6917 - Lastra a Emilio Po, Alfonso Piazza e Giacomo Ulivi – Modena.

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