247328 - Targa alla M.O.V.M. Samoggia Alfonso – Bologna

Targa posta per intitolare una via di Bologna ad Alfonso Samoggia caduto in combattimento durante la Grande Guerra e per questo insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Alfonso Samoggia
CAP:
40133
Latitudine:
44.496576268085
Longitudine:
11.293727405577

Informazioni

Luogo di collocazione:
Su un palo all'inizio di via Samoggia dalla parte di piazza Clodoveo Bonazzi.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Informazione non reperita
Materiali (Dettaglio):
Targa segnaletica catarifrangente bianca con iscrizione nera contornata da cornice azzurra.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bologna
Notizie e contestualizzazione storica:
Alfonso Samoggia nacque a Bologna il 9 settembre 1893, figlio di Luigi e Erminia Parisini. All'inizio della Grande Guerra fu arruolato come soldato semplice e assegnato al I Battaglione, 2º Reggimento, della Brigata "Granatieri di Sardegna". Nel corso della battaglia di Monte Cengio-Cesuna (maggio-giugno 1916) la sua Compagnia fu attaccata dal nemico ed egli si offrì volontario per raggiungere il comando, dove chiese, inutilmente, l'invio di rinforzi. Ritornando tra i suoi fu gravemente ferito ma si rivolse al comandante dicendo: "Tenente, i rinforzi arriveranno! Resista fino alla morte". Fatto prigioniero dal nemico morì il 6 giugno 1916 presso l'ospedale da campo austriaco di Casotto di Trento. Le sue spoglie sono conservate presso il Sacrario militare di Asiago.
Fu insignito di Medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione:
«In una cruenta azione disimpegnava instancabilmente il proprio servizio, sia recando ordini fra le linee più avanzate, sia rifornendo le munizioni sulla linea del fuoco, ed attraversava all'uopo più volte, e da solo una zona di cresta scoperta e furiosamente battuta dal tiro avversario. In una successiva circostanza, in cui un attacco estremamente violento di soverchianti forze nemiche seminava la morte fra le nostre truppe ed inevitabilmente le serrava sempre più da presso, intuendo l'imminente pericolo, di propria iniziativa, sotto il grandinare dei proiettili, correva con impareggiabile serenità a chiedere rinforzi. Deluso nella propria speranza per la totale mancanza di truppe disponibili, nel tornare sopra i suoi passi, cadeva colpito a morte nel momento in cui giungeva presso il proprio ufficiale. Dando allora fulgida prova dei più eletti sentimenti, per infondere a questo ancora fiducia, contrariamente al vero gli gridava fra gli spasimi: "Tenente, i rinforzi arriveranno !". Quota 1152- Cesuna (Asiago) 31 maggio-3 giugno 1916.»

Contenuti

Iscrizioni:
Via
Alfonso Samoggia
MEDAGLIA D’ORO 1915-1918
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
143061 - Lapide a Alfonso Samoggia – Bologna

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