254251 - Tomba di Chiavone Bruno – Teramo

Tomba di Chiavone Bruno presente nel cimitero comunale della città. Chiavone fu fucilato dai nazi-fascisti il 13 giugno 1944 insieme con altre sette persone. La strage del 13 giugno 1944 fu l’ultimo sacrificio di sangue per Teramo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Villa Pavone
Indirizzo:
Via Luigi Maria Pirelli
CAP:
64100
Latitudine:
42.66995364917
Longitudine:
13.73430945264

Informazioni

Luogo di collocazione:
Zona del Cimitero denominata "Campo degli Eroi di tutte le guerre"
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
La tomba posta a terra è composta da una lapide di marmo bianco lavorata sui lati e in alto. Le iscrizioni sono incise e riempite di vernice. La lapide si trova al vertice di una recinzione rettangolare fatta di pilastrini e lastre squadrati dello stesso materiale.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Servizi Cimiteriali del Comune di Teramo.
Notizie e contestualizzazione storica:
Chiavone Bruno, nacque a Montefino (TE) il 21 febbraio 1924, si traferì con la famiglia a Teramo in via del Pensiero n.10. Nel momento della morte lavorava presso lo studio fotografico Michetti-Nardi in Corso San Giorgio. Morì all'età di 20 anni. Fu fucilato dai nazi-fascisti il 13 giugno 1944 alle ore 13 nei pressi delle ex caserme Rossi e Mezzacapo. Insieme a lui trovarono la morte altre sette persone. Otto uomini in tutto, quattro giovani e quattro adulti: Bruno Chiavone (20 anni), Antonio Cipro (16 anni), Antonio Di Bernardo (46 anni), Mauro D’Intino (22 anni), Carlo Durante (16 anni), Luigi Marcozzi (48 anni), Amedeo Parabella (33 anni), Aldo Quarchioni (15 anni).
Nella ex caserma "Mezzacapo" il 28 dicembre 1943, il comando tedesco di Teramo, aveva ordinato l’istituzione di un campo di concentramento nel quale poter incarcerare le numerose persone rastrellate al ridosso del fronte. I teramani erano alla fame, si impossessavano delle caserme che i tedeschi stavano sgomberando e prendevano ogni cosa. I tedeschi, tuttavia, sorvegliavano armati ancora varie zone della città. I 4 più giovani vennero presi mentre stavano prendendo delle armi, e i 4 più adulti vennero catturati in piazza Madonna delle Grazie. Furono uccisi dietro all'antico convento. Le ricostruzioni e le testimonianze orali pervenute fanno supporre che sia stato un fascista ad avvertire i tedeschi che venivano rubate delle armi dalle caserme. I funerali solenni si tennero il giorno seguente nella chiesa di S. Antonio, mentre nel municipio si insediava il Comitato di Liberazione Nazionale. Nei giorni successivi i partigiani facevano il loro ingresso trionfante in città. La strage del 13 giugno 1944 fu l'ultimo sacrificio di sangue per Teramo.

Fonte: https://www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
CHIAVONE BRUNO
TU DALL'ODIO DELLA TERRA OSCURA
SALISTI AL CIELO CO UNA GRAN
LUCE CHIARA

DI ANNI 20 M. 14.6.1944
Simboli:
Composizione floreale in bassorilievo sull'angolo in alto a sinistra della lapide. Sopra l'iscrizione è presente una fotoceramica del caduto bordata in metallo. Alla lapide sono agganciati un Crocifisso e un portalume in metallo.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery