Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Marina di Robilant, 4
- CAP:
- 16143
- Latitudine:
- 44.40798946835
- Longitudine:
- 8.9638417650124
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- piazzetta interna al commissariato
- Data di collocazione:
- 9 febbraio 2021
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Aiuola in legno, albero di ulivo , targa in materiale plastico su supporto in legno.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Polizia di Stato
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Palatucci nasce a Montella, in provincia di Avellino, il 31 maggio 1909. Nel 1932, a ventitré anni, si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino e nel 1936 si arruola come volontario nel ruolo di Vice Commissario di Pubblica Sicurezza a Genova. Alla fine del 1937 viene trasferito alla Questura di Fiume come responsabile anni successivi avrà incarichi di Commissario e di Questore-reggente dell’ufficio stranieri, ruolo che lo mette a contatto diretto con la dura realtà della condizione degli ebrei. In seguito assume l’incarico di Commissario e di Questore reggente e non si allontana da Fiume neanche quando il Ministero ne dispone, nell’aprile del 1939, il trasferimento a Caserta.
Rodolfo Grani, ebreo fiumano che conobbe personalmente Palatucci, lo ricorda come “nobilissimo giovane cattolico” e cita un suo primo grande intervento di salvataggio del marzo 1939. Si trattava di 800 fuggiaschi che dovevano entro poche ore essere consegnati alla Gestapo. Palatucci avvisa tempestivamente Grani, il quale ottiene l’intervento del Vescovo Isidoro Sain che, a sua volta, nasconde temporaneamente i profughi nella vicina località di Abbazia sotto la protezione del Vescovado.
Il 13 settembre 1944 il funzionario di polizia viene arrestato dal tenente colonnello Kappler delle SS e tradotto nel carcere di Trieste, da cui, il 22 ottobre, è trasferito nel campo di sterminio di Dachau, dove muore il 10 febbraio 1945, pochi giorni prima della Liberazione, a soli 36 anni.
Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme lo giudica “Giusto tra le Nazioni” e nel 1995 lo Stato italiano gli attribuisce la Medaglia d'Oro al Merito Civile.
Il 21 marzo 2000 il Vicariato di Roma emana un Editto per l'apertura del processo di beatificazione del “Servo di Dio Giovanni Palatucci”, avvenuta il 9 ottobre 2002. Inoltre, in occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, papa Giovanni Paolo II lo annovera tra i martiri del XX Secolo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- ULIVO IN MEMORIA DI
GIOVANNI PALATUCCI
QUESTORE REGGENTE DI FIUME
MORTO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO
DI DACHAU IL 10 FEBBRAIO 1945
"Giusto tra le nazioni"
GENOVA 9 FEBBRAIO 2021
- Simboli:
- Stemma araldico della Polizia di Stato i cui motivi riassumono ed esprimono tradizioni e valori, virtù ed onori. E' diviso in due parti verticali. Il tutto è sormontato da una cinta turrita a forma di corona. La parte sinistra è divisa in due registri dal fondo dorato, separati da una fascia azzurra, simbolo delle decorazioni concesse alle bandiere della Polizia. Nella parte superiore è raffigurato un libro chiuso con il titolo LEX per indicare il compito della Polizia di essere fedele e di far rispettare le Leggi e i Regolamenti della Repubblica. In quella inferiore sono presente due fiaccole incrociate in riferimento alle attività di soccorso e assistenza della popolazione in caso di calamità. Nel lato destro sul fondo purpureo un leone rampante dorato, che impugna con la zampa anteriore destra un gladio romano, sottolinea la imprescindibilità di forza , coraggio, onestà nella difesa della legge.
Sotto lo scudo lungo il nastro sinuoso il motto Sub Lege Libertas, ricorda come l'azione della Polizia deve svolgersi nel rispetto delle Leggi e dell'Istituzione Repubblicana
Altro
- Osservazioni personali:
- Sono d'accordo sulla scelta dell'albero di ulivo, simbolo di pace e di speranza, ponte ideale con la quercia che ricorda Palatucci nel Giardino dei Giusti di Israele.
