Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale delle Rimembranze
- CAP:
- 21016
- Latitudine:
- 45.998467
- Longitudine:
- 8.750363
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- la cappella all'interno del cimitero, le croci con le targhe all'esterno
- Data di collocazione:
- anni'50
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Marmo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- La cappella è in cemento intonacato, il piccolo altare in pietra, le lapidi commemorative in marmo, le croci in ferro, le targhe sulle croci in bronzo
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Luino
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Le due lapidi all'interno della cappella si trovavano in origine sul monumento ai caduti eretto nel 1925, collocato in piazza Risorgimento. Il monumento fu poi sostituito da un altro, nel 1930, su cui furono apposte le due lapidi. La parte in bronzo del monumento fu poi fusa per scopi bellici durante la guerra. Quando il monumento fu sostituito dalla scultura di Piero Zegna, mantenendo intatta la struttura originaria, le lapidi furono spostate nella cappella del cimitero. Nonostante molti dei nomi dei Caduti siano ormai quasi del tutto illeggibili, abbiamo potuto evincere dal confronto con le targhe in bronzo all'esterno che circa la metà dei nomi sono gli stessi della lapide posta sopra l'altare, mentre solo tre nomi di quelli iscritti nella lapide posta sul pavimento trovano corrispondenza nelle targhe di bronzo; non abbiamo trovato corrispondenza neanche tra questi nomi e l'elenco dei Caduti nell'Albo nazionale. Le targhe in bronzo sono in tutto 118, di cui 80 dedicate ai caduti della Grande Guerra, 31 a caduti nella seconda guerra mondiale e 7 a famosi partigiani delle valli del Luinese, tra i primi a combattere i nazifascisti. Tra loro vi è Luigi Ghiringhelli, uno dei "Martiri della Gera", facente parte della Banda Lazzarini, protagonista di un famoso episodio della Resistenza italiana: giovanissimo partigiano, fu tradito insieme con i suoi compagni da un fascista di Voldomino, mentre si nascondeva in una cascina. Catturato, fu fucilato il 7 ottobre 1944 alle "Bettole" di Varese, oggi sede dell'ippodromo cittadino, ma allora centro di raccolta di prigionieri (soldati inglesi, partigiani, Ebrei, ecc.). i nomi degli altri sei partigiani delle targhe compaiono anche nel sacrario del Monte san Martino, dove si combattè, dal 13 al 15 ottobre 1943, una delle prime battaglie della Resistenza italiana. I sei facevano parte del gruppo "5 giornate" al comando del Tenente Colonnello Carlo Croce e insieme a lui tennero testa all'esercito nazifascisti per poi subire una brutale sconfitta che si concluse con la morte della maggior parte dei combattenti del colonnello, che con pochi superstiti riparò in Svizzera. I sei partigiani ricordati nel sacrario del Monte San Martino non furono così fortunati: sopravvissuti, furono deportati in Germania, dove morirono tutti tra maggio del 1944 e giugno del 1945, nel campo di Gusen.
Contenuti
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- La cappella del cimitero, nella sua struttura architettonica, è in ottime condizioni, ma le lapidi sono assolutamente trascurate, come le targhe in bronzo del viale esterno.