258469 - Pietra d’inciampo in memoria di Ezio Setti – Milano

Pietra d’inciampo a ricordo di Ezio Setti. Si trova in in viale Corsica, 43 a Milano.

Le pietre d’inciampo (stolpersteine) furono ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig per tramandare la memoria delle persone deportate, fatte morire o uccise nei lager nazisti.
Sono cubetti in porfido ricoperti di ottone di circa cm. 10×10 su cui sono incisi nome, cognome, luogo e data di nascita e di morte della persona ricordata e tipicamente vengono inserite nel marciapiede davanti a quella che fu la loro abitazione.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Porta Vittoria
Indirizzo:
Viale Corsica, 43
CAP:
20133
Latitudine:
45.462525490636
Longitudine:
9.229723827578

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede di fronte a quella che fu la sua abitazione
Data di collocazione:
2019
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Cubo di porfido (10x10 centimetri) con placca in ottone nella parte a vista.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

Ezio Setti
nacque il 18 ottobre 1887 a Marco di Rovereto che era allora in territorio Austro-Ungarico.
Nel 1920 fu eletto sindaco di Marco Rovereto e nel 1920 fu nominato 'Capocomune di Marco' promuovendo attivamente la ricostruzione del suo paese ed in particolare quella della scuola elementare che fu inaugurata dal Re Vittorio Emanuele III°. Dopo tutto questo, quando i fascisti ebbero il sopravvento in Italia, Ezio fu costretto ad allontanarsi dal suo paese e si trasferì a Milano con moglie ed i quattro figli; lavorò alla Caproni, dove il manifestare il suo antifascismo gli valse numerose diffide della polizia.
Dopo l'armistizio collaborò con la Resistenza finché l'11 marzo del 1944 i militi della R.S.I. irruppero in casa sua e lo arrestarono con l'accusa d'aver partecipato agli scioperi dei giorni precedenti (scioperi che si erano svolti in quasi tutto il Nord Italia: Piemonte, Liguria e Lombardia).
Incarcerato a San Vittore, fu trasferito a Bergamo e poi deportato a Mauthausen assieme a decine di lavoratori della Caproni.
L'11 settembre 1944, all'età di 57 anni Ezio morì in quel lager.
L'episodio della sua morte, descritto in alcuni libri su Rovereto, descrive la 'bestialità' dei suoi assassini.
Setti è ricordato al cimitero di Marco, con una targa ed il suo nome è posto sul cippo vicino alla Scuola.
Il 25 Aprile 1972 Aldo Aniasi (il sindaco di Milano di allora) conferì ad Ezio Setti 'martire della libertà' una medaglia d’oro a nome del Comune di Milano.

FONTI:
  • L'Adige
  • RAI News 24 Trento
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI ABITAVA
    EZIO SETTI
    NATO 1887
    ARRESTATO 11.3.1944
    DEPORTATO
    MAUTHAUSEN
    ASSASSINATO 11.9.1944

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Allo stesso indirizzo (viale Corsica 43, Milano) è presente anche una
  • lastra in memoria di Rossi Elvezio.

    Si ringrazia il signor Dim Sun per la fotografia di insieme.
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