Questo libro fa parte della "collana memorie" dell'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea (ISUC) dedicata a memorie e diari di scrittori "non professionali" novecenteschi e trae ragione dalla necessità di una ripresa di attenzione, non tradizionale, sul "secolo breve" e in particolare su guerra, resistenza e dopoguerra, in un momento in cui il dibattito sulle origini e sviluppo della Repubblica è più che mai al centro della riflessione storiografica e civile. Svetozar Lakovic "Toso" nasce a Berane, in Montenegro, il 1 giugno 1915. Con l'invasione nazifascista del suo Paese. iniziata nell'aprile 1941, è subito attivamente impegnato nella Resistenza locale. E arrestato l'anno successivo dalle autorità italiane d'occupazione e processato dal Tribunale militare di Guerra di Cetinje, che lo condanna a venti anni di reclusione per attentato alle Forze armate italiane. Trasportato in Italia finisce poi alla Rocca di Spoleto, da dove fugge il 13 ottobre 1943, dando inizio al suo impegno nella Resistenza in Umbria che lo avrebbe portato al ruolo di comandante della brigata garibaldina "A. Gramsci", operante sulla dorsale appenninica umbro-laziale-marchigiana. Completata la liberazione della zona, rientra in Patria e prosegue la lotta contro i tedeschi. Nel dopoguerra lavora come ingegnere presso l'Istituto tecnico militare di Belgrado. Proprio in questa città muore il 28 febbraio 1984.