267457 - Cippo ai civili e partigiani caduti in piazza U. Prunotto – Alba (CN)

Il cippo è dedicato 6 partigiani e 2 civili caduti ad Alba il 15 Aprile 1945 durante gli scontri che avvennero in questa città tra resistenti e forze fasciste. Si trova al margine di un’area verde che costeggia un lato del parcheggio di Piazza U. Prunotto, dinanzi al Campo sportivo “M. Coppino”. Al centro di una struttura curvilinea di metallo è inserita una lastra rettangolare di marmo sulla quale è incisa l’epigrafe. Questa riporta in ordine alfabetico i nomi dei Caduti, divisi tra partigiani e civili, la corrispondente data di nascita e quella della comune morte, oltre al mese e l’anno di posa del cippo. Tutti i caratteri sono stati riempiti con vernice di colore nero che, il trascorrere del tempo, ha completamente eroso. Il manufatto poggia su un basamento a pianta rettangolare realizzato con lastre rettangolari di pietra. Sulla struttura metallica, sotto la lapide, vi è un piccolo gancio atto ad apporvi la corona commemorativa.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Urbano Prunotto, angolo Via Tanaro
CAP:
12051
Latitudine:
44.703708
Longitudine:
8.033133

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde che costeggia un lato di un parcheggio.
Data di collocazione:
Ottobre 2011
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide su cui è incisa l’epigrafe. Metallo per la struttura curvilinea. Pietre per le formelle rettangolari che pavimentano il basamento del cippo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Alba
Notizie e contestualizzazione storica:
Dal libro di Michele Calandri e Marco Ruzzi “Con la guerra in casa. La provincia di Cuneo nella Resistenza 1943/1945”, Ist. Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, Primalpe, Cuneo 2016:

(il 14 Aprile 1945) viene messo in atto un nuovo attacco alla città di Alba. Progettata e guidata da “Mauri” (il maggiore Enrico Martini, NdS), la nuova offensiva ha come protagonista tutte le forze partigiane (Autonomi, GL, Garibaldi e Matteotti), a cui si aggiungono 50 commandos del 3° Squadron, 2° Special Air Service Regiment (S.A.S.) britannico, lanciati fra Cortemilia (Cn) e Vesime (At) a inizi Aprile: evento emblematico della unificazione e della omogeneità di indirizzo e di guida. Purtroppo però la preparazione è affrettata, le informazioni incerte e il piano abbozzato: probabilmente si nutre eccessiva speranza nel morale ormai alla corde dei fascisti e nella loro poca voglia di combattere e morire per un regime ormai al tramonto, ma non andrà così.
Nella riunione preparatoria, coordinata da “Ercole” (Ercole Varese, NdS), comandante della 2a Brigata autonoma “Belbo”, si discute la ripartizione dei ruoli e dei compiti in modo approssimativo, tratteggiando il problema del sostegno reciproco fra le componenti dell’azione e trattando sbrigativamente il tema delle comunicazioni. I britannici, snaturando la loro naturale operatività, sono utilizzati come base di fuoco per le armi di accompagnamento, mentre alla liberazione sono destinate tre colonne di partigiani con un nucleo di “matteottini”, guidati da “Paolo” (Paolo Farinetti, comandante della 21a Brig. Matteotti “Fratelli Ambrogio”, NdS), in città dalla sera precedente per costituire un caposaldo interno. In contemporanea si svolgono azioni contro i presidi fascisti di Canelli (At) e Nizza Monferrato (At), nonché il blocco delle strade verso Asti e Torino per isolare Alba, la cui guarnigione assomma a circa 400 militari dei Reparti Anti Partigiani (R.A.P., Nds).
I problemi iniziano subito, con l’incompleta eliminazione dei posti di blocco e le difficoltà incontrate da una colonna costretta a muoversi allo scoperto e quindi individuata e messa rapidamente in condizioni difficili. Le altre due invece irrompono, spingendosi vicino all’accantonamento e, sebbene il fuoco avversario sia tutt’altro che fiacco, i tre quarti dell’abitato passano sotto il controllo di “Mauri”. L’iniziativa resistenziale è anche brillantemente “sabotata” dall’aviazione Alleata, prontamente intervenuta a colpire due camion di rifornimenti diretti ad alimentarla. Sicché a sera, stante l’impossibilità a vincere l’opposizione repubblichina, viene ordinato il ripiegamento generale. I punti critici dell’offensiva sono la preparazione approssimativa e l’insufficienza di armi automatiche, indispensabili per svolgere una simile operazione.

I Caduti:

• Valerio Boella (“Walter”), nato il 7 Marzo 1925 a Neive (Cn), ivi residente; operaio. Partigiano appartenente alla 5a Brig. autonoma “Belbo”, 2a Div. autonoma “Langhe”. Caduto nella zona del Camo sportivo di Alba.
Nel volume “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Città di Alba, medaglia d’Oro al Valor Militare”, è indicato che la professione svolta era quella di macellaio.

• Luigi Baldino Cazzullo, nato il 12 Settembre 1904 a Dogliani (Cn), residente ad Alba; contadino. Vittima civile. Colpito da una pallottola vagante mentre si stava sporgendo da una finestra della propria abitazione, in Corso Piave, durante i combattimenti tra fascisti e partigiani.

• Giuseppe Domenico Colaci, nato il 2 Dicembre 1920 a Gagliano del Capo (Le), residente a Copertino (Le); insegnate di materie letterarie all’allora Ist. Commerciale di Paderno Dugnano (Mi). Già tenente nel Regio esercito, con alle spalle la Campagna di Grecia ed il Fronte metropolitano. Inquadrato in un reparto della Repubblica Sociale Italiana (forse nei R.A.P.), iniziò a collaborare con i partigiani. Scoperto e processato fu condannato a morte e degradato dal magg. Gagliardo Gagliardi, comandante del presidio militare di Alba. Fucilato nel cortile del Seminario militare di San Secondo, sede del presidio stesso. Riconosciuto Caduto partigiano della 179a Brig. Garibaldi “Lamberti”, 14a Div. Garibaldi “Luigi Capriolo”.

• Albino Angelo Mereu (“Albino”, “Pino”), nato il 15 Ottobre 1916 a Villagrande Strisaili (Nu), ivi residente; contadino. Già militare in un reparto di Sanità del Regio esercito a Torino, poi caposquadra partigiano nella 2a Brig. GL “Gianni Alessandria”, 10a Div. alpina GL “Langhe”. Cadde combattendo contro i fascisti nell’androne del palazzo Barberis, in Corso Italia n.9. Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla Memoria”. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita riportata è quella del 12 Ottobre 1916 .

• Marcello Montersino (“Giob” o “Job”), nato il 1° Settembre 1925 a Guarene (Cn), residente ad Alba; operaio. Partigiano appartenente alla 5a Brig. autonoma “Belbo”, 2a Div. Autonoma “Langhe”. Caduto nella zona del Camo sportivo di Alba. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto il luogo di nascita e di residenza è quello Vaccheria di Guarene, mentre la professione indicata è quella contadino.

• Paolo Luigi Mozzone, nato il 6 Giugno 1932 ad Alba, ivi residente; scolaro. Vittima civile. Cadde durante uno scontro tra repubblicani e partigiani, avvenuto tra Via Maestre e Via Giacosa, colpito da un fascista mentre si divertiva a raccogliere i bossoli dei proiettili sparati. Nella banca dati dei Caduti della II Guerra mondiale di Cuneo e Provincia (“Vite spezzate”), presente nel sito dell'Ist. Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, è incluso tra i Caduti del 21a Brig. “Alba”, Div. “Cuneense”, formazione di cui non ho trovato traccia, ma che potrebbe individuarsi nella 21a Brig. Matteotti “F.lli Ambrogio”. Nell’elenco dei Caduti di questa formazione, però, non appare il nominativo di questo sfortunato ragazzo.

• Romano Scagliola (“Diaz”), nato il 24 Marzo 1921 a Neive, ivi residente; studente universitario. Già vicebrigadiere dei carabinieri, poi comandante di un Distaccamento partigiano della 5a Brig. autonoma “Belbo”, 2a Div. Autonoma “Langhe”. Rimase gravemente ferito nei pressi del Campo sportivo di Alba e morì dissanguato. Medaglia d’Argento al Valor Militare “alla Memoria”. Nella banca dati del partigianato piemontese presente nel sito dell'Istoreto, la data di nascita riportata è quella del 24 Dicembre 1921 e figura quale comandante di plotone nel Comando della 2a Div. autonoma “Langhe”.

• Oronzo Solazzo, nato il 9 Aprile 1922 ad Arnesano (Le), ivi residente; commerciante. Già militare nel Regio esercito sbandatosi dopo l’armistizio, poi partigiano nella 21a Brig. Matteotti “F.lli Ambrogio”. Caduto in combattimento lungo il greto del Tanaro, in prossimità del ponte che lo scavalca. Riposa nel Campo della Gloria, nel 2° reparto del Cimitero urbano di Alba. Nella banca dati dei Caduti della II Guerra mondiale di Cuneo e Provincia (“Vite spezzate”) presente nel sito dell'Ist. Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, è incluso tra i Caduti del 21a Brig. “Alba”, Div. “Cuneense” (vedere quanto scritto a proposito su Paolo Luigi Mozzone).

Dati biografici desunti da “Vite spezzate”, database dei Caduti della e nella provincia di Cuneo durante la II Guerra Mondiale consultabile nel sito dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo e dalla banca dati del partigianato piemontese consultabile sul sito dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto).

FONTI:

• Guido Argenta e Nicola Rolla “Le due guerre 1940-1943/1943-1945. Censimento cippi e lapidi in Provincia di Cuneo”, Ist. Storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, Amm. Provinciale di Cuneo, Tipografia L’Artistica, Savigliano 1985.

• Fabio Bailo “Paolo Farinetti e la XXI Brigata Matteotti Fratelli Ambrogio”, Eataly, s.l., 2013

• “Strade delle memorie partigiane. Itinerario Città di Alba, medaglia d’Oro al Valor Militare”, Città di Alba, Anpi sezione di Alba, Ass. Colle della Resistenza, Centro Studi “Beppe Fenoglio”, L’Artigiana, Alba 2017.

Contenuti

Iscrizioni:
NELLA BATTAGLIA DEL 15 APRILE 1945
CADDERO COLPITI DAI NAZIFASCISTI

I PARTIGIANI

VALERIO BOELLA nato il 7.3.1925
GIUSEPPE COLACI nato il 2.12.1920
ALBINO MEREU nato il 15.10.1916
MARCELLO MONTERSINO nato l’1.9.1925
ROMANO SCAGLIOLA nato il 24.3.1921
ORONZO SOLAZZO nato il 9.4.1922

E I CIVILI

LUIGI CAZZULLO nato il 12.9.1904
PAOLO MOZZONE nato il 6.6.1932

A PERENNE DIFESA DI LIBERTA’
E DEMOCRAZIA
Ottobre 2011
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Nel volume di G. Argenta e N. Rolla “Le due guerre 1940-1943/1943-1945. Censimento cippi e lapidi in Provincia di Cuneo” è presente la foto della lapide dedicata ad Albino Mereu. Si trova nell’androne del palazzo di Corso Italia n. 9, ad Alba. Non so se è ancora presente, ma essendo all’interno dell’edificio, non sarebbe pubblicamente visitabile.
La lapide reca la seguente epigrafe:

IL GIORNO 15 APRILE 1945
QVI CADDE COMBATTENDO CONTRO I
NAZIFASCISTI
MEREU ALBINO DI ANGELO
NATO 1L 12 OTTOBRE 1916
NELLA LOTTA PER LA LIBERAZIONE

Sempre dallo stesso volume si legge della presenza di un cippo, non più esistente, che si trovava in Via Tanaro, nei pressi della Piscina “Albamare”, ad Alba. Era dedicato a Valerio Boella, Oronzo Solazzo e Romano Scagliola:

IL GIORNO 14.4.1945
QUI CADDERO
COLPITI DAI NAZIFASCISTI
BOELLA VALERIO
NATO IL 7.3.1925
SOLAZZO ORONZO
NATO IL 9.4.1922
SCAGLIOLA ROMANO (DIAZ)
NATO IL 24.3.1921
NELLA LOTTA
PER LA LIBERAZIONE


Coordinate Google Maps: 44.703708, 8.033133

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