247021 - Cippo ai dieci partigiani fucilati a Valgioie (TO)

Il cippo in pietra, posto lungo la Provinciale n.188 che sale da Valgioie al Colle Braida, tra le valli Susa e Sangone, ricorda i partigiani prelevati alle Carceri Nuove di Torino e qui fucilati dai nazisti per rappresaglia il 26 maggio 1944. La lastra in marmo, sorretta da supporti a testa piramidale in bronzo, riporta incisa l’epigrafe dedicatoria, ma non sono presenti i nomi dei Caduti. Vicino al cippo, nella piccola zona di rispetto realizzata in cemento armato, sono collocati vasi di fiori.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Borgata Chiappero
Indirizzo:
Strada Provinciale 188
CAP:
10094
Latitudine:
45.077157676911
Longitudine:
7.3386001527439

Informazioni

Luogo di collocazione:
Bordo strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cippo in pietra con lastra in marmo e supporti in bronzo. Base in cemento armato. Presenti vasi portafiori.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
"La morte di due ufficiali tedeschi alla Braida (colle tra le valli Susa e Sangone) esige una vendetta esemplare: il 26 maggio giungono in vallata per essere fucilati quarantun prigionieri prelevati dalle carceri Nuove, partigiani catturati nella stessa Val Sangone o in precedenti incursioni in Val Chisone e nel Canavese. Per garantire maggior efficacia deterrente, le esecuzioni avvengono contemporaneamente in quattro diverse località: undici alla Bonaria, dieci a Valgioie, a Giaveno e a Coazze."
Fonte: Via XXV Aprile (Coazze) – Cippo ricordo fucilati 26 maggio 1944, su: I Luoghi della Memoria, La Resistenza in Val Sangone.

IL MAGGIO DI SANGUE (Maggio 1944)
"È il mese delle più gravi perdite subite dalla Resistenza militare e civile in Val Sangone. Il rastrellamento del 10 maggio 1944 ha proporzioni mai viste in precedenza, le truppe nazifasciste del generale Hansen attaccano in forze dalle valli di Susa, del Chisone e dal fondovalle.
Gli scontri più duri avvengono sotto il colle della Roussa (alpeggio Sellery e villa Sertorio), al Colle Bione, nell'alta valle dell'Indiritto, ed al Pontetto. Alla fine dei nove giorni di battaglia, e nel prosieguo dell'ultima decade di maggio, si contano quasi un centinaio di caduti partigiani - in combattimento o per fucilazione - come quelli (31, anche se il numero è ancora discusso) nascosti in una fossa comune a Forno di Coazze, o quelli prelevati dalle Carceri Nuove di Torino (provenienti da rastrellamenti anche in Valle Chisone e nel Canavese) e fucilati alla Bonaria (11), a Valgioie (10), a Giaveno (10), e a Coazze (10). I nazifascisti si abbandonano a violenze inenarrabili, culminate nel cannoneggiamento delle borgate San Pietro e Selvaggio. Negli stessi giorni vengono uccisi anche 18 civili."
Fonte: I fatti salienti e la cronologia, su: Ecomuseo della Resistenza di Coazze.

Si vedano anche le altre schede su Pietre della Memoria, collegate a questa:
- Monumento della Buonaria, in memoria dei fucilati al colle Braida, luogo dell'uccisione degli ufficiali nazisti;
- Lastra ai Martiri dell’eterna libertà, a ricordo dei fucilati di Giaveno;

Contenuti

Iscrizioni:
AI VOLONTARI
CHE IMPUGNARONO LE ARMI
PER RISCATTARE L'ITALIA
DAL FANGO E DALLA VERGOGNA
REAZIONARIA
IL RICORDO PERENNE
DI QUANTI OGGI VIVONO E LOTTANO
PER IL DOMANI MIGLIORE
LA POPOLAZIONE DI VALGIOIE
A RICORDO
DEI 10 PARTIGIANI QUI FUCILATI
IL 26 - 5 - 1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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