283219 - Cippo in ricordo dell’eccidio all’Arena di Milano

Il cippo a ricordo della strage dell’Arena è un parallelepipedo in travertino romano classico, alto circa 180 cm. con pianta quadrata e lati che misurano circa 50 cm.
Ha delle ampie venature, sia lineari che ‘nuvolate’ con colorazioni che dal bianco purissimo passano al beige chiaro, crema, marroni e giallastre.
Sulla sola faccia che il cippo rivolge verso all’ingresso del campo, si legge la dedicatoria, seguita dai nomi delle vittime: tutto inciso a caratteri capitali smaltati in rosso.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Arena Civica
Indirizzo:
Viale Giorgio Byron, 2
CAP:
20154
Latitudine:
45.476453610112
Longitudine:
9.1782537102699

Informazioni

Luogo di collocazione:
Interno del campo di atletica sportiva
Data di collocazione:
19 Dicembre 1963
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
travertino romano classico
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
L’eccidio dell’Arena rappresenta una delle pagine più vergognose della guerra civile italiana.
Otto partigiani furono uccisi il 19 dicembre 1943 all’Arena Civica di Milano, in un’esecuzione sommaria perpetrata dai fascisti.
Il giorno precedente, il 18 dicembre, tre gappisti avevano assassinato Aldo Resega, commissario federale milanese del Partito Fascista Repubblicano, riuscendo poi a dileguarsi.
L’attentato fu usato come pretesto per organizzare un processo-farsa, al termine del quale furono condannati a morte ed eliminati gli otto partigiani:

  • Carmine Campolongo
  • Fedele Cerini
  • Giovanni Cervi
  • Luciano Gaban
  • Alberto Maddalena
  • Carlo Mendel
  • Beppe Ottolenghi
  • Amedeo Rossin

    Sebbene nel suo testamento spirituale, Aldo Resega avesse scritto di non volere rappresaglie in caso fosse stato ucciso, la condanna a morte per gli 8 partigiani fu emessa dal Tribunale Militare straordinario, composto da:
    Camillo Santamaria, Nicolini, Francesco Belardinelli, Vittorio Mariani, Carmelo Solaro, Alfredo Tarsia.

    Dopo la Liberazione, tutti i membri del Tribunale che emise la sentenza furono processati. La maggior parte di loro fu condannata anche alla pena massima, ma quasi tutti tornarono presto in libertà, grazie ad amnistie o ad altre motivazioni, spesso considerate controverse.
    Il fatto che tutte le strade intorno all'Arena fossero già state bloccate alcune ore prima dell’emissione della sentenza fa pensare che la condanna fosse stata decisa in anticipo, e che l’attentato a Resega abbia fornito il pretesto per metterla in atto.

    Alcuni nomi ricordati su questo cippo compaiono anche su altre opere commemorative, individuali e collettive; fra esse ricordiamo:
  • Lastra in ricordo della strage all’Arena di Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano (Campo della Gloria)
  • Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano
  • Lapide a ricordo dei Caduti in zona 3 - Milano
  • Lastra a ricordo di Giovanni Cervi e Mino Steiner - Milano
  • Lapide in memoria di Giuseppe Ottolenghi – Milano

    FONTI
    Una esauriente e dettagliata descrizione dei tragici fatti che questa pietra ricorda, sono ben descritti su
  • Wikipedia: Strage dell'Arena
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI CADDERO
    PER LA CAUSA DELLA LIBERTÀ
    IL 19 DICEMBRE 1943
    _ . _
    CAPOLONGO CARMINE
    CERINI FEDELE
    CERVI GIOVANNI
    GABAN LUCIANO
    MADDALENA ALBERTO
    MENDEL CARLO
    ROSSIN AMEDEO
    OTTOLENGHI GIUSEPPE
    ___________________

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    Informazione non reperita

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    Informazione non reperita

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