Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Ivrea, Via dei Mulini, 30
- CAP:
- 10015
- Latitudine:
- 45.465157874418
- Longitudine:
- 7.8842889171967
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- La lastra è posta verticalmente, all'interno del Cimitero Ebraico di Ivrea
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- La lastra è in granito bianco e nero. E' posta verticalmente, fissata ad incastro con due cordoli dello stesso granito ad una tavola di supporto poggiata a terra.
Sulla lastra le scritte sono in materiale bronzeo. Dello stesso materiale è la stella a sei punte fissata in alto.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Ivrea
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Perla Foa era nata ad Ivrea il 16 novembre 1873 da Mosè Foa e da Giuditta Jona. Ad Ivrea Mosè Foa (medaglia al valor militare in Crimea contro i Russi nel 1856) aprì un laboratorio artigianale per la confezione di divise militari per il regio Esercito sabaudo. Perla Foa andò sposa ad Astolfo Faluomi, militare di carriera del Distretto di Ivrea. Ebbe tre figli e poi venne il 1938 con le leggi razziali di Mussolini controfirmate da re Vittorio Emanuele III. Quindi fu censita come “appartenente alla razza ebraica” come il fratello Giuseppe, direttore di una casa editrice tipografica cittadina e Davide, cancelliere del tribunale di Torino. Nel 1942 fu convocata presso il Comune di Ivrea, confermò la propria appartenenza alla religione ebraica e poco tempo dopo, l’arresto e l’incarcerazione nel Castello delle Rosse Torri di Ivrea. Con lei i fratelli e la moglie di Davide, Giuditta, che in cella morì di peritonite. Dopo alcuni mesi tutti e tre vennero scarcerati. Restarono a Ivrea, ma poco tempo dopo (il 31 marzo 1944) vennero nuovamente prelevati dalle SS dalla casa di via Palma (Quattro Martiri), internati a Fossoli nei pressi di Modena e, nell’estate del 1944, con uno degli ultimi convogli spediti al campo di Auschwitz (Convoglio No. 10 del 16/05/1944). Alla frontiera riuscì a consegnare ad un ferroviere italiano un biglietto per la figlia Olga: fu l’ultimo segnale di vita di Perla Foa. Secondo le informazioni raccolte dai nipoti presso il Centro di Documentazione ebraico di Milano, i tre fratelli furono gasati il giorno stesso del loro arrivo ad Auschwitz (23 maggio 1944, dopo 7 giorni di viaggio in condizioni terribili). Perla (a quei tempi vedova Faluomi) aveva 71 anni, Davide 75 e Giuseppe 78. (Ivrea UniTre Notizie” del 31 Gennaio 2005, citato in Il Risveglio Popolare, 8 febbraio 2018)
Davide Foa, nato ad Ivrea il 13 marzo 1869, e Giuseppe Foa, nato il 21 dicembre 1866, erano fratelli di Perla, e ne condivisero le stesse tragiche sorti.
Contenuti
- Iscrizioni:
- ALLA CARA ED ETERNA
MEMORIA DI
PERLA FOA’
N. 6 – 11 – 1873
GIUSEPPE FOA’
N. 29 – 12 – 1866
DAVIDE FOA’
N. 13 – 3 – 1869
VITTIME INNOCENTI
DELLA FEROCIA NAZISTA
AUSCHWITZ
MAGGIO 1944
- Simboli:
- L'anfora spezzata, come spezzate sono state le vite dei fratelli Foa, a causa della ferocia nazista.
Sulle tombe, al posto dei fiori, la tradizione ebraica vuole che vengano deposte delle pietre, per ricordare sia i defunti che le origini del popolo, profondamente connesse con le zone aride del deserto.
La stella a sei punte che si trova sulla lastra è detta anche “sigillo di Salomone”, e rappresenta la civiltà e la religiosità ebraica.
Altro
- Osservazioni personali:
- Riferimenti:
CDEC – Centro di Documentazione Ebraica – Digital Library
Pietra della Memoria no. 258876 - Pietre d’inciampo a ricordo di Perla Foa, Giuseppe Foa e Davide Foa – Ivrea (TO)
Ivrea UniTre Notizie” del 31 Gennaio 2005, citato in Il Risveglio Popolare, 8 febbraio 2018
Il cognome dei tre fratelli risulta essere Foa, anziché Foà, come riportato sulla lastra.