Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Procaccini 6
- CAP:
- 20154
- Latitudine:
- 45.484013
- Longitudine:
- 9.1744877
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Dietro il cancello dell'ingresso in disuso, in via Procaccini.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- lapide in marmo nero con venature bianche e grigie, elementi in granito rosa 'porrino', simboli fusi in bronzo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Associazione Nazionale dei Vigili del fuoco
- Notizie e contestualizzazione storica:
Albino Vescovi
nacque il 7 marzo 1926 ad Alseno (pr. di Piacenza).
Ancor minorenne era già nel Corpo Vigili del Fuoco quando la R.S.I. lo chiamò alle armi. Approfittando di una licenza fuggì sugli Appennini ed entrò nella formazione partigiana 62° brigata Luigi Evangelista.
il 10 gennaio 1944 fu catturato dai nazifascisti a Salsomaggiore. A causa dei maltrattamenti subiti nel campo di concentramento di Bolzano, morì il 17 maggio 1945 all’ospedale civile di Merano all’età di 19 anni.
- Impronte nel Tempo: Albino Vescovi
Aldo Parora
Morì in seguito alle ustioni riportate tentando di evitare lo scoppio di una caldaia. Con lui morirono anche i suoi colleghi Anselmo Pasi e Carlo Galimberti.
- VVF siti speciali
Anselmo Pasi
Morì in seguito alle ustioni riportate tentando di evitare lo scoppio di una caldaia. Con lui morirono anche i suoi colleghi Aldo Parora e Carlo Galimberti.
- VVF siti speciali
Antonio Daccò
figlio di Luigi Marco e Santina Zecca, nacque il 4 maggio 1925 a Sant’Angelo Lodigiano (pr. di Lodi) in una famiglia modesta e numerosa in cui crebbe col culto del lavoro e della responsabilità. Dopo la scuola elementare lavorò contribuendo al sostentamento familiare.
Frequentava ancora la quinta elementare quando fu iscritto alla Gioventù Italiana del Littorio (GIL).
Dopo varie esperienze lavorative entrò nella fonderia di Medetti Battista in via Mazzini.
Incoraggiato da Battista Pasetti (comandante dei pompieri di Sant’Angelo), seguì un corso nel distaccamento di Lissone che gli permise il 24 febbraio 1943 a soli 18 anni, di entrare a far parte dei Vigili del Fuoco di Milano, con la qualifica di Vigile Volontario provvisorio.
L’8 aprile 1943 ottenne il trasferimento nella caserma in piazza Ospedale 1 a Sant’Angelo, dove i bombardamenti notturni e diurni provocavano sempre più frequenti incendi.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e l'ascesa del governo fascista R.S.I., combatté con le formazioni partigiane dell'Oltrepò Pavese sfuggendo a numerosi rastrellamenti. Col suo compagno d'avventura Battista Polli, si unì alla Sesta Brigata Giustizia e Libertà. Durante una grande offensiva tedesca contro i partigiani intorno al 22 novembre 1944 sui colli piacentini, Daccò e Polli furono catturati, interrogati e brutalmente uccisi. Le loro spoglie, ritrovate solo tempo dopo, furono traslate a Sant'Angelo Lodigiano e sepolte con onore. In loro memoria esistono oggi:
1) la via Polli e Daccò a San'Angelo Lodigiano
2) il cippo eretto in loro onore a Peli, (pr. di Piacenza).
- A.N.P.I. lodigiano: Antonio Daccò
- Il ponte notizie: Il sacrificio dei giovani Polli e Daccò
Bruno Pasini
nacque a Treviso il 31 marzo 1924, fu vigile del fuoco volontario. Per il suo essere partigiano, fu ucciso dai fascisti il 27 aprile 1945.
- Impronte nel Tempo: Bruno Pasini
Giovanni Battista Oldani
nacque il 10 aprile 1925 a Magenta (pr. di Milano) ed in quella città abitò in viale Espinasse.
Fece parte dei Vigili del fuoco e militò nella 21a Brigata Garibaldi.
Il giorno 24 aprile 1944, all’età di 18 anni, cadde in combattimento a Salsomaggiore, (pr. di Parma).
- A.N.P.I.: Battista Oldani
- Impronte nel Tempo: Giovanni Battista Oldani
- Istituto Storico Parma: Battista Oldani
Carlo Galimberti
brigadiere, capo-drappello, deceduto nell'Ospedale Maggiore di Milano il 10 agosto 1939 in seguito alle ustioni riportate tentando di evitare lo scoppio di una caldaia. Con lui morirono anche i suoi colleghi Aldo Parora e Anselmo Pasi.
Galimberti fu un grande pesista italiano di tutti i tempi, inarrestabile fu la sua scalata ai vertici mondiali. Tra il 1924 ed il 1932 conquistò una medaglia d'oro e due d'argento alle Olimpiadi. Stabilì anche diversi primati mondiali.
- VVF: siti speciali
Carlo La Catena
ucciso nell'attentato di via Palestro il 27 luglio 1993 (autobomba).
- Wikipedia: Strage di via Palestro
Carlo Torti
perse la vita il 4 aprile 1940, investito da un tram mentre si dirigeva con una autopompa verso un incendio in via Carnia a Milano.
Claudio Grecchi
Vigile in attività temporanea e discontinua: mori in un incidente a Linate.
Cornelio Gorla
nacque il 22 agosto 1925 a Milano ed entrò nel Corpo dei vigili del fuoco.
Combatté nella battaglia di Megolo (oggi in provincia di Verbania), nella formazione del Capitano Filippo Maria Beltrami che in quella battaglia morì con altri 11 partigiani. Il giorno successivo, 14 febbraio 1944, anche Cornelio di soli 18 anni, morì per le ferite riportate.
- A.N.P.I.: Cornelio Gorla
- A.N.P.I.: 75° anniversario della battaglia di Megolo
- Impronte nel Tempo: Cornelio Gorla;
- La Stampa: celebrazioni della battaglia di Megolo
- Verbano News: La battaglia di Megolo
Domenico Fassi
brigadiere che cadde nel bombardamento della sede dei Vigili del Fuoco.
Edmeo Carrà
nacque il giorno 11 giugno 1924 a Milano.
Fece parte del Corpo dei Vigili del Fuoco dal 1 ottobre 1942 al 24 febbraio 1943.
Militava nella Divisione Barni, 1a Brigata Matteotti nell'Oltre Po Pavese il giorno 21 luglio 1944, quando cadde a Bobbio (pr. di Piacenza), all'età di 20 anni.
- A.N.P.I.: Edmeo Carrà
- Impronte nel tempo: Edmeo Carrà
Elio Sammarchi
vigile Volontario, caduto a Chesio (Verbania)
- Pietredellamemoria: Murale a Dergano
- Pietredellamemoria: Caduti di Dergano
Emilio Acerbi
Nacque il 10 febbraio 1926 a Brugherio (provincia di Milano, oggi Monza-Brianza).
Entrò nel Corpo dei Vigili del Fuoco come volontario.
Dal 15 giugno 1944 militò nella 1a Brigata della Divisione 'Giustizia e Libertà'.
Durante un aspro combattimento contro una colonna tedesca, in località Pianello Valtidone, (pr. di Piacenza) il 16 ottobre 1944, Emilio fu ferito e morì a soli 18 anni.
- Impronte nel tempo: Emilio Acerbi
Francesco Contarini
morì cadendo da un balcone durante lo spegnimento di un incendio.
Francesco Granata
abitante a Cologno Monzese in via Boccaccio 16.
Morì a 29 ani, dopo due mesi di agonia nel reparto di rianimazione dell'Ospedale San Carlo di Milano, ricoveratovi dopo lo schianto avvenuto il 27 aprile 1992, contro un distributore di benzina in piazzale Arduino, dell'autopompa su cui si dirigeva verso unincendio.
- A.N.A.V.V.A.: Muore vigile del fuoco
Francesco Moschettini
Nacque il 21 novembre 1914 a Ginosa, (pr. di Taranto).
Entrò a far parte dei Vigili del Fuoco, all'interno del Corpo Volontari della Libertà, per il quale svolse innumerevoli ed importanti ruoli sia tecnici che organizzativi. Alle dipendenze del Professor Ferruccio Parri, Vice Comandante del Corpo Volontari della Libertà, organizzò i Vigili del Fuoco a favore della lotta di Liberazione. Con grande competenza tecnica ed organizzativa, collaborò col Dottor Enzo Boeri ad organizzare clandestinamente i servizi radio nei sotterranei del Politecnico. Non mancò di collaborare a rifornire armi alle formazioni partigiane.
Scoperto grazie ad una 'soffiata', il 21 settembre 1944 fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove fu ucciso il 24 gennaio 1945, all'età di 30 anni.
- Impronte nel tempo: Francesco Moschettini
- Milano Today: Francesco Moschettini, pietra di inciampo via Giuriati 17, Milano.
- Pietredinciampo: Francesco Moschettini pietra di inciampo via Giuriati 17, Milano.
Gino Arosio
Ufficiale volontario nei Vigili del fuoco di Lissone. Morì il 23 gennaio 1977, durante lo spegnimento di un incendio in una industria di materie plastiche.
- Vigili del fuoco di Lissone: Gino Arosio.
Giovanni Fontanella
caposquadra, ucciso da un oggetto precipitatogli sulla testa.
Giosuè Pirola
morì nel bombardamento della sede dei Vigili del Fuoco.
Giuseppe Quartieri
morì cadendo da una scala a ganci.
Luciano Pettik
43enne, caposquadra, sposato e con figli, perse la vita cadendo in un burrone in località 'Quadra', durante lo spegnimento dell'incendio che il 2 gennaio 1981 mandò in fumo 50 chilometri quadrati delle pinete della Forcora, in Veddasca (pr. Varese).
Egli è ricordato da una piccola lastra con fotografia, posta sulla parete esterna della Chiesetta dedicata alla Madonna delle Nevi, nel Comune di Veddasca (pr. Varese).
- VareseNew: L'incendio ...
- LuiNotizie: i vigili del fuoco ricordano Luciano Pettik
Luigi Franzini
perse la vita il 4 aprile 1940, investito da un tram mentre si dirigeva con una autopompa verso un incendio in via Carnia a Milano.
Mario Agosti
figlio di Achille, naque il 3 (o il 9) marzo 1924 a Lodi. Entrò nel Corpo dei Vigili del Fuoco. Col nome di battaglia 'Tattico' militò nella 'Brigata Beltrami' e successivamente coi 'Garibaldini di Moscatelli'. Morì fucilato a Gravellona Toce il 27 luglio 1944, all’età di 20 anni.
Mario Agosti è ricordato nel:
- Memoriale ai partigiani di Novara
- A.N.P.I. Lodigiano: Eccidio di Punte Alte
- Impronte nel tempo: Mario Agosti
- Istituto Storico Resistenza Novara
- Stragi nazifasciste: Episodio di Cascina Punte Alte
Otello Gaio
vigile caposquadra che il 25 febbraio 1925 morì folgorato da una scarica elettrica in corso Sempione, angolo via Domodossola a Milano. Lo ricorda un busto di bronzo nel Museo Storico dei Vigili del fuoco di Milano.
Paolo Timelli
vice brigadiere, perse la vita il 4 aprile 1940, investito da un tram mentre si dirigeva con una autopompa verso un incendio in via Carnia a Milano.
Pericle Todescato
figlio di Polinice, nacque il 9 febbraio 1925 a Milano.
Entrò volontario nei vigili del Fuoco del 52a di Milano.
Divenuto partigiano col nome di battaglia 'Pompiere', combatté nella disastrosa 'Battaglia del San Martino' (Duno, Varese). Il 24 novembre 1943 (*) ripiegò in Svizzera. Ritornato successivamente in Italia attraversò la Valgrande ed entrò nella formazione Valdossola di Dionigi Superti, combattendo con la quale fu catturato nel corso del grande rastrellamento del giugno 1944. Fu fucilato con altri 17 partigiani sul lungolago di Baveno e lì lasciato come monito alla popolazione. Le salme furono poi sepolte senza segni di rioconoscimento in una fossa comune. Todescato fu riconosciuto solo successivamente.
- A.N.P.I. Milano
- VareseNews: Bedero Valcuvia si tinge di tricolore
- Stragi Nazifasciste: Baveno 1944
- C.G.L. Lombardia: 24 novembre 1943
Pinuccio La Vigna
volontario, travolto dal crollo di una trave durante lo spegnimento di un incendio alla Rykem, in via Nilde Iotti a Pieve Emanuele. A lui è intitolata la caserma dei Vigili del fuoco di Pieve Emanuele.
- MilanoToday: Intitolata a La Vigna ...
Sergio Caminata
figlio di Alessandro e Luigia Mantegazza, nacque il 10 gennaio 1925 a Milano.
A 18 anni era un promettente ed apprezzato pittore.
Nel gennaio 1943, entrò col consenso del padre nel 52° Corpo dei Vigili del Fuoco di Milano, in qualità di 'volontario provvisorio', dapprima nella Caserma Castelvetro ed in seguito in quella Centrale.
Dopo l'8 settembre strinse i contatti già avuti con 'Italia Libera', decidendo con altri colleghi di combattere il nazifascismo.
Il 22 settembre presentò le dimissioni dal Corpo dei Vigili del fuoco.
Raggiunse il gruppo 'Cinque Giornate' del Tenente Colonnello dei Bersaglieri Carlo Croce, sulle fortificazioni del Monte San Martino in Val Cuvia (Cuveglio, Duno, pr. di Varese).
Con l'aiuto di suo padre, ad ottobre accompagnò alcuni Alleati alla base.
L'8 e il 13 novembre videro Sergio tra gli esecutori di azioni di assalto alle caserme milanesi dei Vigili del Fuoco, alla Centrale di via Ansperto ed a quella di Seregno, reperendo armi, carburante e vestiario per la formazione partigiana.
Sergio Caminata coi 180 uomini del San Martino, il 13 novembre fronteggiarono il pesantissimo attacco durato ben 5 giorni da parte della Wermacht con tanto di aviazione.
In inferiorità numerica, i 'combattenti della libertà' dopo 5 giorni dovettero ripiegare. Caminata si adoperò in difesa della fuga dei compagni verso la Svizzera. Il 15 novembre i tedeschi lo catturarono a Cuveglio - Duno (pr. di Varese), lo torturarono e lo fucilarono con un colpo alla nuca. Tempo dopo furono suo padre e suo fratello Livio a riconoscere il suo corpo straziato.
In seguito, fu insignito alla memoria col grado di sergente con Medaglia d'Argento al Valor Militare.
- A.N.P.I.: Sergio Caminata
- dettagli sull'uccisione
Silvano Martinini
caduto a Forno Canavese (Torino).
Pietredellamemoria: lapide in memoria di Silvano Martinini
Stefano Picerno
ucciso nell'attentato di via Palestro il 27 luglio 1993 (autobomba).
- Wikipedia: Strage di via Palestro
Teodosio Tambone
morto per ferita al capo durante lo spegnimento di un incendio.
Umberto Dabbeni
gravemente ustionato durante lo spegnimento dell'incendio in un capannone in disuso a Bovisio Masciago, morì dopo alcuni giorni di degenza e patimento nell'Ospedale di Niguarda.
A Bovisio Masciago (pr. di Milano) è intitolato a lui
Largo Umberto Dabbeni
- L'eco dei VIGILI DEL FUOCO - Ottobre-Novembre-Dicembre 1983
- poesia ad un amico
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FONTI:
- Museo Vigili del fuoco - Milano
- Impronte nel Tempo: Albino Vescovi
Contenuti
ISCRIZIONI
GIUSTA DI GLORIE DISPENSIERA E MORTE | ||
CADUTI PER LA PATRIA | ||
BUZZI | EDOARDO | 1890-1912 |
MORLACCHI | MARIO | 1890-1915 |
SORMANI | ORESTE | 1885-1915 |
MARTINELLI | MARIO | 1890-1916 |
FONTANELLA | VIRGINIO | 1894-1916 |
VALISI | NATALE | 1887-1916 |
GALBIATI | ORESTE | 1891-1916 |
CASTOLDI | MARIO | 1895-1916 |
SOFFIENTINI | MARIO | 1881-1917 |
ROSSI | ANGELO | 1879-1917 |
MUSSI | AGOSTINO | 1891-1917 |
MIRAMONTI | FELICE | 1882-1918 |
CARATI | ALFREDO | 1895-1918 |
GALLI | ERNESTO | 1893-1918 |
GIUSSANI | GAETANO | 1893-1918 |
VALTORTA | ERNESTO | 1893-1918 |
CONSONNI | FERDINANDO | 1889-1918 |
CATTANEO | ANGELO | 1879-1920 |
PALAZZI | GIOVANNI | 1891-1921 |
LAVEZZARI | ERNESTO | 1891-1923 |
ARIENTI | ERINO | 1911-1936 |
CATTANEO | LUIGI | 1920-1940 |
MONTESANTI | LUIGI | 1918-1941 |
REDAELLI | CAMILLO | 1920-1941 |
ARIENTI | CARLO | 1915-1941 |
FOSSATI | ATTILIO | 1918-1941 |
ERBA | SILVIO | 1921-1941 |
FASSI | DOMENICO | 1894-1943 |
PIROLA | GIOSUÈ | 1915-1943 |
GALBIATI | GIOVANNI | 1915-1943 |
BUSCA | ANGELO | 1922-1943 |
CADUTI PER LA LIBERTA’ | ||
ACERBI | EMILIO | 16-X-1944 |
AGOSTI | MARIO | 27-VII-1944 |
BRESSANI | BASSANO | 13-II-1945 |
CAMINATA | SERGIO | 17-XI-1943 |
CROCE | PIERINO | 01-X-1944 |
DACCO’ | ANTONIO | 28-XI-1944 |
MOSCHETTINI | ING. FRANCESCO | 24-I-1945 |
NEGRI | GIOVANNI | 3-V-1945 |
PASINI | BRUNO | 27-IV-1945 |
SAMMARCHI | ELIO | 09-V-1944 |
VESCOVI | ALBINO | 11-V-1945 |
GORLA | CORNELIO | 14-II-1944 |
TODESCATO | PERICLE | 21-VI-1944 |
CARRA’ | EDMEO | 21-VII-1944 |
MARTININI | SILVANO | 11-IX-1944 |
OLDANI | BATTISTA | 24-IV-1945 |
CADUTI NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE | ||
FONTANELLA | GIOVANNI | 1889-1905 |
CONTARINI | FRANCESCO | 1891-1909 |
TAMBONE | TEODOSIO | 1887-1913 |
GUSSONI | LUIGI | 1850-1920 |
MAURI | CARLO | 1886-1923 |
GAIO | OTELLO | 1885-1925 |
BONFANTI | GIOACHINO | 1903-1932 |
CARINI | ATTILIO | 1807-1837 |
GALIMBERTI | CARLO | 1894-1939 |
PARORA | ALDO | 1914-1939 |
PASI | ANSELMO | 1915-1939 |
TIMELLI | PAOLO | 1807-1940 |
FRANZINI | LUIGI | 1917-1940 |
TORTI | CARLO | 1913-1940 |
GRASSI | CLEMENTE | 1910-1942 |
QUARIN | ALDO | 1924-1943 |
ZANONI | ANGELO | 1925-1943 |
TAGLIABUE | PIERINO | 1913-1943 |
VIANELLO | MARIO | 1898-1946 |
MARIANI | GIULIO | 1921-1948 |
MILLESI | GIUSEPPE | 1926-1951 |
AROSIO | FEDERICO | 1915-1952 |
RIVA | MARIO | 1909-1954 |
BROGLIA | CELESTE | 1914-1956 |
BERGONZI | NATALE | 1935-1957 |
CASTANO | EDOARDO | 1941-1963 |
AROSIO | GINO | 1926-1977 |
QUARTIERI | GIUSEPPE | 1954-1978 |
GRECCHI | CLAUDIO | 1957-1980 |
PETTIK | LUCIANO | 1937-1981 |
DABBENI | UMBERTO | 1959-1982 |
GRANATA | FRANCESCO | 1963-1992 |
PICERNO | STEFANO | 1956-1993 |
PASOTTO | SERGIO | 1959-1993 |
LA CATENA | CARLO | 1967-1993 |
GARAVAGLIA | FRANCESCO | 1961-2005 |
LA VIGNA | PINUCCIO | 1969-2018 |
LA VITA DEI MORTI STA NELLA MEMORIA DEI VIVI |
- Simboli:
- La lapide è sovrastata da una fusione in bronzo che rappresenta l'elmetto e l'accetta del tipo utilizzata nel passato.
Sotto la lapide, vi è una corona di alloro, anch'essa realizzata in bronzo.
Alla lastra di marmo scuro, al centro, è sovrapposta una lastra verticale di granito rosato, in cui sono allineati al centro 6 stemmi dei 'sestieri' di Milano.
Altro
- Osservazioni personali:
- Quando la lapide fu inaugurata nel 1958, era priva della parte in granito rosato aggiunta solo in seguito, quando ai nominativi già incisi ne furono aggiunti altri, incidendoli sulla lapide.
I nomi dei Caduti per la Libertà furono aggiunti nel 1947.
Si vedano le foto nel museo
Si ringrazia il signor Mauro Oggioni per averci assistito durante la ripresa fotografica e l'aiuto nel reperire alcune informazioni.
La lapide è posta nell'ingresso non più utilizzato di via Procaccini, mentre l'indirizzo ora attivo è quello di via Messina 37: entrambi i due ingressi conducono all'interno del Comando dei Vigili del Fuoco.
NOTA:
Con la costituzione Verbania-Cusio-Ossola (VB) avvenuta nel 1992, sono passate in questa provincia molte località e vaste aree che al tempo dei fatti facevano parte della provincia di Novara, città che ricorda il sacrifico di molti giovani provenuti dal nord Italia nel:
- Memoriale ai partigiani di Novara
- Memoriale ai partigiani di Novara