241380 - Lapide ai tre martiri di via Pedroni – Milano

La lapide è ottenuta da una lastra rettangolare di marmo grigio su cui sono incise due piccole scanalature inclinate e le iscrizioni che in origine erano anche smaltate di nero.  E’ fissata ad una altezza poco superiore a due metri. Poggia su due piccoli supporti in marmo che fuoriescono dalla parete, ma è anche fissata con quattro chiodi con borchie coniche arrotondate e cromate.

Una piccola mensola fissata poco sopra protegge la lapide. Tre vasetti di acciaio inossidabile permettono di offrire ai caduti piccoli omaggi floreali. Sotto il vasetto al centro vi è un piccolo gancio a cui appendere la corona di alloro che annualmente, il 25 aprile, l’A.N.P.I. rinnova: semplice soluzione che evita che la lapide sia coperta dalla corona.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Affori - Bovisa
Indirizzo:
via Lisiade Pedroni, 1
CAP:
20161
Latitudine:
45.508548749301
Longitudine:
9.1678013706522

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lapide è collocata sulla parete dell'edificio che ospita la 'Bocciofila Tre Martiri' che dedicò la lapide ai tre deportati.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • La vicenda comune
    Dopo l'armistizio dell’8 settembre un reparto tedesco in fuga abbandonò armi per una batteria antiaerea. I giovanissimi Danilo Veronesi e Luciano Sabotti aiutati dal più anziano Alfonso Arrigoni le portarono in un nascondiglio tra la via Pedroni e via Bovisasca. A seguito della denuncia da parte di un delatore, la notte tra l’1 e il 2 gennaio 1944, un reparto della squadra nera 'Muti' minacciò di fucilare tutti e tre se le armi non fossero state consegnate. Danilo Veronesi si assunse la responsabilità e si offrì di andare a recuperar le armi, ma la mattina seguente i tre partigiani furono condotti a San Vittore per poi essere poi deportati a Mauthausen dove giunsero l’11 marzo 1944.

  • Alfonso Arrigoni
    nacque a Paderno Dugnano in provincia di Milano il 13 febbraio 1886.
    Abitò in via Grazioli 80 ad Affori che nel 1923 fu aggregato al comune di Milano.
    Lavorò come muratore.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mauthausem e poi a Gusen dove il 4 febbraio 1945 la sua vita si spense all'età di 59 anni.

  • Luciano Sabotti
    nacque Milano il 14 marzo 1927.
    Visse in via Pedroni 9 e lavorò come apprendista.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mauthausem e poi a Ebensee dove lavorò nelle gallerie della Zement/Ebensee. Fu fatto tornare a Mauthausen dove il 28 novembre 1944 morì all'età di 21 anni.

  • Danilo Veronesi
    nacque a Caprino Veronese in provincia di Verona il 3 luglio 1926.
    Abitò in via Pedroni 9, lo stesso indirizzo del suo grande amico Luciano Sabotti e come lui lavorò come apprendista.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mauthausem e poi trasferito a Ebensee. Per le dure condizioni e la tremenda fame tentò la fuga, ma dopo un sol giorno fu nuovamente catturato ed il il 13 maggio 1944, all'età di 29 anni, fatto sbranare dal cane di Ganz, uno dei sorveglianti delle SS.

    Essi sono ricordati anche in:

  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
  • ai Caduti nei Lager in Germania – Cimitero Monumentale - Milano
  • Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano
  • Lapide ai Martiri di Affori - Villa Litta, viale Affori 21, Milano.
  • Lastra ai Martiri di Affori - Villa Litta, viale Affori 21, Milano.

    Come già scritto, essi furono 'spediti' a Mauthausen con uno dei 'trasporti' partiti dal 'Binario 21' della Stazione Centrale di Milano. Vale quindi la pena ricordare la tragica funzione che ebbe il " Binario 21 "

    Nota:
    Il lagher di Dachau (e non Dachao come erroneamente inciso sul marmo) può vantare di aver dato la morte a circa 67.000 deportati.

    FONTI:
  • Lapidi dei partigiani
  • Chieracostui
  • Wikipedia
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    LA BOCCIOFILA A RICORDO
    DI

    SABOTTI LUCIANO
    DI ANNI 15
    CADUTO A GUSEN

    VERONESI DANILO
    DI ANNI 16
    CADUTO A GUSEN

    ARRIGONI ALFONSO
    DI ANNI 64
    CADUTO A DACHAO
    ________

    CHE FECERO OLOCAUSTO DELLA VITA
    PER LA LIBERTA' DELLA PATRIA
    25 APRILE 1949
    BOCCIOFILA
    TRE MARTIRI


    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Si ringrazia il signor Paolo Murri per le fotografie appositamente scattate.

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