234557 - Lastra ai Martiri di Affori a Villa Litta – Milano

Quest’opera dedicata alla memoria dei Caduti di Affori, ma in realtà anche a Caduti di altre località, è una lastra in granito ‘porrino’ di dimensioni approssimative di 90×120 centimetri, fissata a meno di 2 metri da terra. Le iscrizioni sono incise e smaltate in rosso scuro, quasi bruno. Il fissaggio è realizzato con 5 piccole zanche metalliche. Al piano terra, a sinistra della porta con arco tutto tondo che accede alle scale che portano alla lastra, è presente una interessante e piacevole opera, un bassorilievo in marmo di Candoglia (vedi galleria).

In Villa Litta Modignani è presente un’altra importante opera commemorativa oltre a questa lastra: la lapide ai Caduti di Affori che si trova su di una parete del vialetto che attraversa il giardino all’ingresso alla villa.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Affori - Bovisa
Indirizzo:
viale Affori 21
CAP:
20166
Latitudine:
45.516658595844
Longitudine:
9.1673192066327

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete dopo la prima rampa della scalinata di ingresso
Data di collocazione:
25 Aprile 1981
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
granito 'porrino'
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • ETTORE AIELLI
    figlio di Maurillo e Luigia Patti, nacque ad Affori il 15 febbraio 1922, abitò assieme al padre vedovo, in via Ernesto Teodoro Moneta 6 e lavorò come meccanico.
    L’8 settembre lasciò l'esercito in cui era carrista e tornò a casa, ma per sfuggire alla R.S.I. che lo richiamava alle armi, rimase nascosto fin quando decise di raggiunge la Val d’Ossola, dove dal 15 aprile 1944 entrò nella Divisione Val d’Ossola del Comandante Superti per passare nel giugno 1944 alla colonna del comandante Mario Muneghina.
    Dopo esser stato imprigionato con altri partigiani a seguito del fallito sfondamento del 'Pian di Sale' in Val Grande, fu trasferito al comando tedesco di Baveno dove sul lungolago, assieme ad altri sedici partigiani il 21 giugno 1944 Ettore fu fucilato all'età di 22 anni. Oggi egli riposa presso il cippo 474 nel Campo della Gloria a Milano.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • GIUSEPPE BARLASSINA
    nacque ad Affori il 9 marzo 1923 ed abitò in via Cialdini 98 a Milano.
    Richiamato al servizio la leva della R.S.I., nei primi giorni di maggio del 1944 raggiunse i partigiani della Divisione Val d’Ossola e dopo solo due settimane dopo divenne “capo nucleo”.
    Al comando di Mario Muneghina, nel giugno 1944 fu catturato con altri partigiani fra Monte Torriggia e Monte Gridone nel rastrellamento seguito al fallito sfondamento del 'Pian di Sale', in Valgrande.
    Insieme ad altri quattordici partigiani, il 23 giugno 1944 fu fucilato a Finero (VB) all'età di 19 anni.
    Il Comune di Milano gli conferì la Medaglia d’Oro alla memoria come ‘Martire per Libertà’.
    Oggi egli riposa presso il cippo 475 nel Campo della Gloria a Milano.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • TERESA BERTOCCHI
    Le spoglie della medaglia d'oro Teresa Bertocchi detta 'la Ginetta', riposano ora nel Cimitero Maggiore di Milano, Campo 64, detto Campo della Gloria, presso il cippo 271 (vedi galleria)

  • EMILIO BONALUMI
    nacque ad Affori il 17 aprile 1923, ed abitò in via Cialdini 82.
    Lavorò come meccanico. L'8 settembre 1944 deciso di non rispondere alla chiamata alle armi della R.S.I. preferendo entrare come partigiano nel marzo 1944, nelle formazioni in Val d’Ossola.
    Al comando di Mario Muneghina, visse i durissimi rastrellamenti nel giugno 1944 combattendo contro tedeschi e fascisti, superiori di numero e di equipaggiamento.
    Dopo lo sfondamento a Pian di Sale in Valgrande, fu catturato con altri quaranta partigiani.
    Fu fatto passare a Malesco e poi ad Intra, dove fu rinchiuso nelle cantine della famigerata Villa Caramora. Fu fucilato a Fondotoce il 20 giugno 1944, all'età di 21 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ERNESTO BRASCA
    nacque a Milano l’11 settembre 1925 ed abitò ad Affori, in via Pellegrino Rossi 83 ed in Via Zanoli 19.
    Ricevuta la chiamata della R.S.I. di Graziani quand'era ancora molto giovane, raggiunse i partigiani ed entrò nella Divisione Val d’Ossola. Dopo uno dei tanti e durissimi 'rastrellamenti del giugno 1944' compiuti dai nazisti e fascisti uniti, numerosissimi e ben equipaggiati, al contrario dei partigiani, il comandante Superti dichiarò e scrisse nel suo rapporto che Ernesto Brasca risultava disperso.
    Tra i 43 fucilati di Fondotoce il suo nome non appare, ma va precisato che solo 29 di essi furono identificati, mentre degli altri 14 non scoprì l'identità.
    Si presunse comunque che Ernesto, solo diciottenne, fosse fra i fucilati il 20 giugno 1944 a Fondotoce (VB), come riporta il 'libro di Affori'. Va ricordato che i nazifascisti distruggevano documenti e qualsiasi oggetto che permettesse di riconoscere le loro vittime, i cui cadaveri venivano a volte appositamente sepolti in luoghi remoti.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • BRUNO CERUTI
    figlio di Guido ed Irma Villa, nacque ad Affori il 6 luglio 1923 e visse in via Legnone 86.
    Ricevuta la chiamata della R.S.I. raggiunse le formazioni partigiane della Val D'Ossola con alcuni compagni fra cui l’amico Luigi Novati.
    Fece parte della 4a Brigata Garibaldi ed in seguito della Divisione Valdossola. In uno dei tantissimi e terribili "rastrellamenti del giugno 1944" all’estremo delle forze e ferito fu catturato e fucilato con altri diciassette partigiani a Pogallo, in provincia di Cusio-Ossola-Verbania, il 18 giugno 1944, all'età di 20 anni.
    Il cognome riportato sulla lastra è erroneamente Cerutti.
    Bruno Ceruti è ricordato anche con una lastra collocata sulla sua abitazione in via Legnone 86, in memoria sua e di Luigi Novati, in via Guerzoni/via Ciaia, presso la sua abitazione via Legnone 86.

  • GIUSEPPE CONTI
    figlio di Antonio, nacque a Bruzzano, (località Villa Conte?), il 19 ottobre 1922.
    Con la Divisione Val d’Ossola partecipò nel settembre 1944 alla liberazione di Domodossola ed alla nascita della Libera Repubblica dell’Ossola.
    Con le loro soverchianti forze, i nazi-fascisti si batterono per riconquistare la valle, incontrando una strenua resistenza da parte di partigiani.
    Giuseppe Conti faceva parte dell’ultima retroguardia a Goglio in Valle Antigorio. Salito sulla funivia per raggiungere l’Alpe Davero, vi fu un guasto e la cabina si arrestò vicino alla stazione di partenza. La cabina della funivia fu mitragliata senza difficoltà dai nazifascisti e Giuseppe Conti morì colpito, il 17 settembre 1944, all'età di 21 anni.
    Il Comune di Milano conferì a Giuseppe la Medaglia al Valor Militare e l'Ambrogino d’Oro.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • DANTE DE PONTI
    nacque ad Affori il 19 dicembre 1912.
    Era sotto le armi quando l’8 settembre 1943 vi fu l’armistizio e la chiamata alle armi della R.S.I. a cui non rispose. Forse nel timore che i fascisti potessero arrestarlo, si trasferì in Veneto, dove il giorno 1 novembre 1944, combattendo con la seconda Divisione Garibaldi GAP a Cervignano in provincia di Udine, cadde in combattimento all'età di 31 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ACHILLE FABBRO
    figlio di Giuseppe ed Ida Gervasuti, nacque a Pavoletto in provincia di udine il 16 settembre 1924 ed abitò a Bruzzano in via Fontanelli 1.
    Nel 1944, alla chiamata alle armi della R.S.I. diventa partigiano della Divisione Val D’Ossola.
    Dopo uno dei terribili "rastrellamento del giugno 1944", seguito allo 'sfondamento' di Pian di Sale in Val Grande, Achille fu catturato e trasferito con altri 41 partigiani da Malesco, ad Intra, nelle cantine della famigerata Villa Caramora. Fu fucilato a Fondotoce in provincia di Cusio-Ossola-Verbania.
    Oggi egli riposa a Milano, nel Campo della Gloria presso il cippo 476.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • GIOVANNI GALLONI
    figlio di Luigi, nacque l’8 maggio 1898 a Castelleone in provincia di Cremona.
    Partecipò all’insurrezione del 25 aprile per la Liberazione di Milano svoltasi ad Affori con la Brigata Matteotti. In una non precisata azione con un altro compagno, fu ferito da un colpo da arma da fuoco e ricoverato all’ospedale di Niguarda vi morì il giorno 1 maggio 1945 all'età di 46 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ANGELO GASLINI
    nacque a Bollate il 21 ottobre 1907 e Visse ad Affori in via Cialdini e lavorò come muratore.
    Secondo testimonianze orali, dopo il 25 luglio 1943 Angelo partecipò a sabotaggi alla sede del fascio di Affori. Quando i tedeschi lo trovarono in possesso di una rivoltella e di un elenco di nomi di gerarchi fascisti di Affori lo imprigionarono nel carcere di San Vittore a Milano ed in seguito inviato al campo di Fossoli. L'8 marzo 1943, con numero di matricola 57160 giunse a Mauthausen proveniente da Firenze.
    Fu rasferito a Gusen dove morì il 9 settembre 1944 all'età di 36 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • CORNELIO GORLA
    figlio di Cornelio, nacque a Milano il 22 agosto 1925.
    Fu vigile del fuoco e il 9 novembre 1943 a diciotto anni, raggiunse la Val d’Ossola sebbene pe la sua età, non stesse sfuggendo alla chiamata alle armi dalla R.S.I.
    Entrò a far parte della formazione Beltrami a nord del lago d’Orta, fra Omegna e Valle Strona, Gravellona e Mergozzo, fino alla Valle Anzasca. Partecipò numerosi attacchi e sabotaggi ai fascisti ed ai convogli sulla ferrovia del Sempione, carichi di merci, macchine e uomini che attraversavano la Val d’Ossola e la Svizzera provenienti o diretti in Germania.
    Nel corso di un pesante attacco dei nazifascisti avvenuto 14 febbraio 1944 a Megolo in provincia di Verbania, Cornelio a soli 19 anni, cadde ucciso insieme al comandante Beltrami.
    Oggi egli riposa presso il cippo 453 nel Campo della Gloria a Milano.

  • Cornelio Gorla è ricordato nella lapide collettiva del comando provinciale dei Vigili del Fuoco in via Procaccini 8
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • GIULIO LANZANI
    nacque ada Affori il giorno 1 dicembre 1924.
    Solo ventenne già fa parte delle Brigate Matteotti.
    Il 26 aprile 1945, nei giorni della Liberazione di Milano, prestando servizio staffetta in motocicletta, si scontrò contro un automezzo americano ed il 4 maggio morì a causa delle ferite riportate.
    Il C.L.N. di Affori allestì la camera ardente, da cui il 7 maggio 1945 partì il funerale.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ALDO MARANGONI
    figlio di Guido e Ida Gervasanti, nacque a Venezia il 4 maggio 1909.
    Abitò a Bruzzano in via Rubicone 20 ed in via Fontanelli 10. Lavorò come meccanico elettrotecnico.
    Fece parte del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà. Venne arrestato a Milano ed incarceraro a San Vittore con matricola 1861, per essere deportato il 4 agosto 1944, da Bolzano a Mauthausen dove giunse il 7 agosto 1944 con matricola 82513. Trasferito a Gusen fu fatto tornare a Mauthausen dove il 10 maggio 1945 (cinque giorni dopo la liberazione), morì all'età di 36 anni. Fu sepolto nel cimitero del Lager.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ANTONIO MARANI
    nacque il 13 giugno 1914 a Crespino in provincia di Rovigo.
    Alla chiamata alle armi della R.S.I., decise di raggiungere la Val d'Ossola ed entrare nella Divisione Mario Flaim della Brigata “Valgrande Martire”, costituita da Mario Muneghina.
    Con quaranta partigiani della sua formazione, l’8 agosto 1944 attaccò il presidio fascista di Finero in Val Cannobina.
    Fu un insuccesso ed Antonio Marani, all'età di 30 anni, fu ucciso mentre coi compagni stava tentando di rifugiarsi nuovamente in Val Grande.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • FERDINANDO MAZZOLA
    figlio di Alessio ed Ersilia Costone, nacque ad Affori il 20 novembre 1921, abitò in via Cialdini 109.
    Anziché aderire alla chiamata alle armi della R.S.I. entrò nella divisione Valdossola. Durante un'azione guidata dal comandante Superti, in uno uno dei tremendi "rastrellamenti del giugno 1944", morì a Bocchetta di Campo, nel Comune di Cossogno, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola il 18 giugno 1944, all'età di 23 anni.
    Oggi egli riposa presso il cippo 478 nel Campo della Gloria a Milano.
    La fonte citata mostra però una fotografia di "Nando" sul cui retro si legge: «Mazzola Ferdinando morto in combattimento a Cossogno Valgrande giugno 1944.»
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • SERAFINO PATERNOSTER
    nacque il 29 aprile 1906 nella frazione di Cles denominata Méchel, in provincia di Trento.
    Abitò ad Affori in via Zanoli 20 e lavorò come ferroviere.
    Fin dal 1940 fece parte di un’organizzazione clandestina con cui nel luglio 1943 partecipò al recupero di armi nelle zone di Affori, Bruzzano e Niguarda, ma nei primi giorni del 1944, tre fascisti lo lo arrestano e caricatolo su di un camioncino si diressero verso la casa di Stefano Cislaghi per arrestare anche lui che però avvertito in tempo fuggì. Due dei tre fascisti lo inseguirono, gli spararono ferendolo, ma senza riuscire a catturarlo. Paternoster colse l'occasione per strappare l'arma al fascista rimasto con lui, sparargli. Fuggirono entrambi e raggiunsero i partigiani della Val d’Ossola. Paternoster entrò nella Divisione Val d’Ossola gestendo il magazzino della formazione ad Orfalecchio in Val Grande.
    Il 20 giugno, in uno dei "rastrellamenti del giugno 1944", coi pochi rimasti della colonna del maggiore Superti raggiunse l’Alpe Straolgio dove una volta terminate le munizioni furono catturati. Il giorno seguente fu trasferito a Malesco ed il 23 giugno 1944 a Finero (Verbania) per esser fucilato all'età di 38 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • LUCIANO TURATI
    nacque ad Affori il 26 settembre 1925.
    Nella primavera del 1944, anziché rispondere alla chiamata della R.S.I. si recò in Val d’Ossola ed entrò nella Divisione Val d’Ossola comandata da Mario Muneghina. Nel fallito tentativo di 'sfondamento' di Pian di Sale in Val Grande, non riuscì a raggiungere la Val Cannobina. Fu imprigionato, condotto a Malesco ed il 23 giugno 1944, all'età di 18 anni, fucilato con altri quattordici partigiani a Finero, oggi in provincia di Verbania, ma al tempo in provincia di Novara.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ANGELO VALAGUZZA
    figlio di Pietro, nacque il 24 giugno 1922 a Cernusco Montevecchia, in provincia di Como.
    Abitò in viale Affori 20 e lavorò come operaio ed autista.
    Alla chiamata alle armi della R.S.I. reagì aderendo alla 3a Brigata G.A.P. Rubini, distaccamento Rosselli, da novembre 1943 al 19 febbraio 1944, quando recandosi dal suo responsabile politico da Aldo Mirotti, fu arrestato e con matricola 1430 rinchiuso nella cella 124, nel sesto raggio del carcere milanese di San Vittore. Fu deportato a Fossoli il 27 aprile 1944 e successivamente a Bolzano da dove il 4 agosto fu deportato a Mauthausen. Vi giunse il 7 agosto con matricola 82547 e vi morì il 14 marzo 1945 all'età di 22 anni.

    La fonte citata riporta per Angelo il cognome Valagussa, così come per Ferruccio Valaguzza (come Angelo nato a Cernusco Montevecchia ed abitante in viale Affori 20), prima che fosse corretto manualmente in "Valaguzza".
    Essendo più recenti degli eventi, è presumibile che il cognome sulle lapidi siano quelli corretti.
    La fonte citata A.N.P.I. mostra la fotografia dei 'fratelli Valaguzza' in cui appaiono Angelo e Ferruccio.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • FERRUCCIO VALAGUZZA
    figlio di Enrico e di Maria Valagusa, nacque il 2 febbraio 1924 a Cernusco Montevecchia, in provincia di Como.
    Abitò in viale Affori coi genitori ed il fratello Angelo.
    Alla chiamata alle armi della R.S.I. scelse di entrare nel terzo GAP “Rubini” con suo fratello Angelo e nel febbraio 1944, raggiunse la Val Grande ed entò a far parte della Divisione Val d’Ossola.
    Incerte le circostanze della sua cattura e della sua fucilzione, ma da quanto scritto dal comandante Superti:
    “Si certifica che il partigiano Valaguzza Ferruccio appartenente a questa formazione, è caduto il 21 giugno 1944, fucilato a Baveno dai nazi-fascisti. Il presente si rilascia a richiesta della famiglia”.
    si ritiene che con tanti altri fu condotto a Malesco, poi ad Intra.
    Certa resta la sua fucilazione avvenuta il 21 giugno 1944 a Baveno per mano dei nazifascisti.
    Il giorno 8 luglio 1945 la madre di Ferruccio riuscì ad ottenere la restituzione del corpo e temporaneamente la sepoltura nel cimitero di Bruzzano. Successivamente le spoglie di Ferruccio furono traslate al Cimitero Maggiore di Milano dove ora riposano nel Campo della Gloria, presso il cippo 479 che riporta il cognome Valagussa.
    La fonte citata A.N.P.I. mostra una fotografia dei 'fratelli Valaguzza' in cui appaiono affiancati Angelo e Ferruccio.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

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    Dell'Orto, Inzoli e Malfasi e la loro comune vicenda


    Nel febbraio 1945, Luigi Dell'Orto incaricò Giuseppe Malfasi ed Angelo Inzoli di ritirare armi a Carate Brianza, ma la missione fallì. I fascisti catturarono Malfasi e lo incarcerarono a Monza, Inzoli ferito, fu ricoverato e piantonato nell'ospedale di Carate Brianza.
    Dell'Orto eccessivamente fiducioso di riuscire a far fuggire l'amico, si recò da solo all’ospedale di Carate, ma quando vi giunse i fascisti che piantonavano Inzoli lo arrestarono e condussero anch'egli nelle carceri di Monza. Per rappresaglia a seguito dell'uccisione di un maresciallo tedesco, Dell'Orto, Inzoli e Malfasi furono scelti a caso fra i detenuti e furono fucilati in via Silvio Pellico a Monza il 16 marzo 1945.

    Dell'Orto, Inzoli e Malfasi sono ricordati anche in:
  • Lapide ai martiri di via Silvio Pellico
  • Edicola chiesa di San Mamete

    FONTI:
  • A.N.P.I. Monza
  • Boccaccio - commemorazione
  • Wikipedia - storia di Monza
  • ilcittadinomb - sul carcere

  • LUIGI DELL’ORTO
    figlio di Pietro e Natalina Vertemati, nacque ad Affori il 20 settembre 1925.
    Fin dal gennaio 1944 fece parte della Brigata Matteotti, mantenendo i collegamenti tra il comando di Milano e le formazioni partigiane della Val d’Ossola.
    Nel giugno 1944, nonostante Luigi Dell'Orto fosse ferito ad una gamba durante una missione, riuscì a scampare ad un rastrellamento ed a tornare a Milano, dove con la 111a Brigata Matteotti, si occupò della raccolta di armi.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • ANGELO INZOLI
    nacque ad Affori il 9 giugno 1910, lavorò come operaio.
    Non fu chiamato alle armi dalla R.S.I.
    Militò nella 111a Brigata Matteotti in cui dall’autunno 1944 con Luigi Dell’Orto e Giuseppe Malfasi ebbe l'incarico di raccogliere armi per i partigiani.
    In seguito vi furono gli avvenimenti per cui il 16 marzo 1945 fu fucilato a Monza con Malfasi e Dell’Orto.
    FONTE: A.N.P.I. Milano oltre alle stesse fonti di Luigi Dell'Orto e Luigi Malfasi.

  • GIUSEPPE MALFASI
    nacque l’8 marzo 1922 a Castelleone in provincia di Cremona.
    Alla chiamata alle armi della R.S.I. entrò invece nella 111° Brigata Matteotti dove col nome di battaglia 'Topo' visse gli stessi avvenimenti per cui il 16 marzo 1945 fu fucilato a Monza con Malfasi e Dell’Orto.
    FONTE: A.N.P.I. Milano oltre alle stesse fonti di Luigi Dell'Orto ed Angelo Inzoli.

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    Arrigoni, Sabotti, Veronesi e la loro comune vicenda


    Dopo l'armistizio dell’8 settembre un reparto tedesco in fuga abbandonò armi per una batteria antiaerea. I giovanissimi Danilo Veronesi e Luciano Sabotti aiutati dal più anziano Alfonso Arrigoni le portarono in un nascondiglio tra la via Pedroni e via Bovisasca. A seguito della denuncia da parte di un delatore, la notte tra l’1 e il 2 gennaio 1944, un reparto della squadra nera 'Muti' minacciò di fucilare tutti e tre se le armi non fossero state consegnate. Danilo Veronesi si assunse la responsabilità e si offrì di andare a recuperar le armi, ma la mattina seguente i tre partigiani furono condotti a San Vittore per poi essere poi deportati a Mauthausen dove giunsero l’11 marzo 1944.

  • ALFONSO ARRIGONI
    nacque a Paderno Dugnano in provincia di Milano il 13 febbraio 1886.
    Abitò in via Grazioli 80 ad Affori e lavorò come muratore.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mathausem e poi a Gusen dove il 4 febbraio 1945 la sua vita si spense all'età di 59 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • LUCIANO SABOTTI
    figlio di Francesco e di Maria Sabotti, nacque Milano il 14 marzo 1927.
    Visse in via Pedroni 7, lo stesso del suo grande amico Danilo Veronesi e come lui lavorò come apprendista.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mathausem e poi a Ebensee dove lavorò nelle gallerie della Zement/Ebensee. Fu fatto tornare a Mauthausen dove il 28 novembre 1944 morì all'età di 21 anni.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

  • DANILO VERONESI
    nacque a Caprino Veronese in provincia di Verona il 3 luglio 1926.
    Abitò in via Pedroni 9, lo stesso indirizzo del suo grande amico Luciano Sabotti e come lui lavorò come apprendista.
    Scoperta la sua attività clandestina, fu arrestato, deportato a Mathausem e poi trasferito a Ebensee. Per le dure condizioni e la tremenda fame tentò la fuga, ma dopo un sol giorno fu nuovamente catturato ed il il 13 maggio 1944, all'età di 29 anni, fatto sbranare dal cane di Ganz, uno dei sorveglianti delle SS.
    FONTE: A.N.P.I. Milano

    Arrigoni, Sabotti e Veronesi sono ricordati anche in:
  • Lapide ai tre martiri di via Pedroni - Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
  • ai Caduti nei Lager in Germania – Cimitero Monumentale - Milano
  • Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano
  • Lapide all'ingresso di Villa Litta Modignani, viale Affori 21, Milano.

    FONTI:
  • Lapidi dei partigiani
  • Chieracostui
  • Wikipedia

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    Una ulteriore fonte, comune a tutti i Caduti commemorati con questa lastra:
  • Le lapidi dei partigiani caduti a Milano
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    NOTE:
    Molte località citate, fanno oggi (2023) parte della provincia di Cusio-Ossola-Verbania dal 1992, mentre in precedenza tutta l'area era in provincia di Novara.
    La località riunite di Affori, Bruzzano, Bresso e Dergano furono aggregate al Comune di Milano nel 1923.
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    GLORIA
    ETERNA AI PARTIGIANI CADUTI
    MARTIRI DI AFFORI


    TURATI LUCIANO - MALFASI GIUSEPPE
    FABBRO ACHILLE - DELL’ORTO LUIGI
    CONTI GIUSEPPE - VALAGUZZA ANGELO
    BRASCA ERNESTO - AIELLI ETTORE
    MAZZOLA FERDINANDO - VERONESI DANILO
    INZOLI ANGELO - DE PONTI DANTE
    BONALUMI EMILIO - VALAGUZZA FERRUCCIO
    LANZANI GIULIO - CERUTTI BRUNO
    SABOTTI LUCIANO - MARANGONI ALDO
    GORLA CAMILLO - BARLASSINA GIUSEPPE
    GASLINI ANGELO - PATERNOSTER SERAFINO
    ARRIGONI ALFONSO - BERTOCCHI TERESA (LA GINETTA, MEDAGLIA D'ORO)

    1943 - 1945

    MILANO 25 APRILE 1981

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Le iscrizioni corrispondono per la maggior parte dei nominativi, ma non per la loro totalità.
    Non tutte le iscrizioni corrispondono ai dati forniti dalla più attendibile fonte A.N.P.I.

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