Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Martin Luther King
- CAP:
- 60035
- Latitudine:
- 43.524792017333
- Longitudine:
- 13.228889337054
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete sinistra atrio scuola elementare "Cappannini" Jesi
- Data di collocazione:
- 05/05/1980
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Lapide in rame, Testo della lettera riportato in un pannello in materiale plastico
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Jesi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Eraclio Cappannini nacque a Jesi l'8 gennaio del 1924, studente all'Istituto industriale di Foligno, nel novembre del 1943 si unì ai partigiani della brigata Garibaldi nella lotta armata contro i nazifascisti, prendendo parte ad alcuni combattimenti.
Il 4 maggio del 1944 venne catturato, insieme ad altri tre partigiani italiani, mentre tentava di bloccare sulla strada di Avacelli due camion tedeschi; egli ignorando che si trattava dell'avanguardia di un'autocolonna si era portato sulla strada ed aveva intimato l'alt. Sui camion vennero trovati solo due autisti, il resto degli uomini era sceso poche centinaia di metri più avanti per prenderli alle spalle. Eraclio consapevole della sorte che lo aspettava, scrisse una toccante lettera ai suoi familiari su di una busta intestata "Previdenza Sociale" raccolta da terra mentre veniva trascinato via.
Venne fucilato dai tedeschi il giorno dopo sotto le mura di Arcevia. Gli venne conferita la medaglia d'argento al valor militare. Il 29 marzo del 1980 a Jesi gli è stata dedicata la scuola elementare di via Martin Luther King ove si trova la presente lapide e accanto la riproduzione della lettera scritta da Eraclio.
Contenuti
- Iscrizioni:
- CAPPANNINI ERACLIO
JESI 8.1.1924 ARCEVIA 5.5.1944
STUDENTE
Medaglia d’argento
al valore militare.
"Entrava nelle formazioni partigiane operanti nella sua zona portandogli entusiasmo, fede e spirito combattivo.
Sempre primo nei combattimenti del suo reparto era di esempio ai commilitoni per coraggio ed iniziativa.
Partecipava a tutte le azioni di disarmo e di recupero armi effettuate dalla formazione di appartenenza. Nel corso di un violento rastrellamento effettuato dal preponderante nemico rimaneva accerchiato. Nel tentativo di spezzare l’accerchiamento veniva fatto prigioniero. Condannato a morte affrontava fermamente il plotone di esecuzione inneggiando alla Patria.
Memori del suo sacrificio gli studenti di questa scuola conservano nel loro cuore le sue ultime parole:
"SIATE FORTI COME NON LO SONO STATO IO"
JESI 5 5 1980
(riproduzione lettera, a lato)
Sono il giovane Cappannini Eraclio prigioniero dei tedeschi. Nulla può salvarmi dalla fucilazione. Chi trova il presente è pregato di farlo avere alla mia famiglia, sfollata da Jesi a Serra de’ Conti presso il contadino Carbini.
Cari genitori parenti tutti: il mio ultimo pensiero sarà rivolto a voi ed alla mia, alla nostra cara Patria che tanti sacrifici chiede ai suoi figli. Non piangete per me, vi sarò sempre vicino, vi amerò sempre anche fuori del mondo terreno; voi sarete la mia sola consolazione.
Siate forti come non lo sono stato io.
Salutatemi tutti i miei conoscenti.
Vostro per l’eternità. Saluti alla piccola Maria Grazia.
Eraclio Arcevia, 5/5/’44
Ringrazio perennemente il datore.
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- La lapide di Eraclio Cappannini è ben conservata, anche se ha preso in alcuni punti un leggero colore verdastro; il testo della lettera situata accanto alla lapide non si legge bene, probabilmente il foglio originale non è in buone condizioni.