130781 - Monumento ai combattenti caduti nelle Isole del Dodecaneso – Rodi città

Antestante al porto di Rodi città (Ρόδος πολή, Grecia) nel parco dedicato al vice-ammiraglio greco Pericle Ioannidis si trova il monumento ai Caduti Italiani, Francesi, Greci, Inglesi e Tedeschi, che combatterono nelle Isole del Dodecaneso tra il 1943 e il 1945, in aspre battaglie consumatesi sul mare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Rodi Citta / Ρόδος πολή, Unità periferica dell'Isola di Rodi /Περιφερειακή ενότητα Ρόδου, Regione periferica dell'Egeo meridionale / Περιφέρεια Νοτίου Αιγαίου, Grecia/Ελληνική Δημοκρατία.
Indirizzo:
Πλ. Αντιναυάρχου Περικλή Ιωαννίδη/ P.zza Vice Ammiraglio Pericle Ioannidis.
CAP:
851 00.
Latitudine:
36.45182629935494
Longitudine:
28.225177824497223

Informazioni

Luogo di collocazione:
Si trova al centro del parco.
Data di collocazione:
Sul monumento non sono presenti date di collocazione.
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è formato su un basamento in pietra lucida ottagonale. Sulle otto facciate sono appese otto lapidi: sei con cornice e sfondo in marmo e caratteri incisi e due incise sul basamento (una in italiano, una in francese, una in tedesco e le restanti quattro in greco). Inoltre sul basamento sono presenti anche 5 raffigurazioni / simboli in bronzo. Sopra il basamento si erge la statua di un angelo con una corona, ad onorare la memoria dei caduti.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Municipalità di Rodi Città / Δήμος Ροδίων.
Notizie e contestualizzazione storica:
L'armistizio dell' 8 settembre 1943 colse le forze armate italiane impreparate. Nonostante la superiorità numerica, esse furono sconfitte dopo vari combattimenti che spesso videro gli attaccanti tedeschi a mal partito. La sconfitta fu causata dagli errori del Comando Superiore dell'Egeo, dall'irresolutezza del Governatore del Dodecadeso, Campioni e da fattori psicologici di subordinazione all'ex alleato tedesco. La resistenza italiana continuerà a Kos ed a Leros dove l'ultimo assalto tedesco il 6 novembre travolgerà la resistenza anglo-italiana. Il valoroso ammiraglio Mascherpa, comandante della piazzaforte, sarà imprigionato e condannato a morte, insieme a Campioni, dopo un vergognoso processo messo in piedi da un tribunale fascista nel maggio 1944. La definitiva conquista di Leros e delle altre isole circostanti consolidò il dominio tedesco, sino al maggio 1945. Iniziò per il Dodecaneso il periodo più oscuro, lo spietato regime di terrore instaurato dal generale nazista Otto Wagener successore di Kleeman, la fame, i bombardamenti, la deportazione della comunità ebrea trasformarono la "perla del Mediterraneo" in un gigantesco lager all'aperto.
L'8 maggio 1945 le isole vennero occupate dai britannici e venne nominato governatore Peter Bevil Edward Acland. Essi si avvalsero dell'amministrazione civile italiana, fino al passaggio di sovranità sotto la Grecia nel 1947. L'ingegnere Antonio Macchi, già podestà di Rodi, fu autorizzato a costituire la Commissione per la tutela degli interessi italiani nel Dodecaneso che operò fino alla fine del 1947, con lo scopo di riferire al Governo italiano e organizzare il rimpatrio degli italiani e di tutelare quelli che ancora restavano nel Dodecaneso. La Commissione contribuì anche alla ricostruzione degli avvenimenti bellici in madrepatria.
Il 1º gennaio 1947 i britannici introdussero l'amministrazione civile greca, con a capo il colonnello Gigantes, che revocò l'ordine d'espulsione degli italiani perché li riteneva utili a risollevare l'economia locale. Successivamente, con il Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947, le isole passarono alla Grecia.

(fonte: Wikipedia, Dodecaneso.org)

Contenuti

Iscrizioni:
1)Testo principale (in greco):

ΑΙΩΝΙΑ ΔΟΞΑ ΣΤΕΦΑΝΩΝΕΙ
ΤΟΥΣ ΠΕΖΟΝΤΑΣ ΥΠΕΡ ΑΠΕΛΕΥΘΕΡΩΣΕΩΣ
ΝΗΣΩΝ ΒΟΡΕΥΟΙ ΚΑΙ ΝΟΤΙΟΥ ΑΙΓΑΥΟΙ
ΤΩ 1943 - 1945 ΠΟΛΕΜΙΣΤΑΣ
ΙΕΡΟΥ ΛΟΧΟΣ
ΠΟΛΕΜΙΚΟΥ ΝΑΥΤΙΚΟΥ ΚΑΙ ΑΕΡΟΠΟΡΙΑΣ
ΒΡΕΤΑΝΝΙΟΝ ΕΝΟΠΛΩΝ ΔΙΝΑΜΕΩΝ
ΓΑΛΛΙΚΟΥ ΝΑΥΤΙΚΟΥ
ΚΑΙ ΕΛΛΗΝΑΣ ΝΗΣΙΩΤΑΣ

Traduzione:

Eterno Onore sia concesso,
ai combattenti caduti per la Liberazione delle Isole
dell'Egeo del Nord e del Sud
negli anni 1943-45.
I combattenti del Sacro Reggimento Greco,
della Marina Militare e dell'
Aviazione Britanniche,
della Marina Militare Francese
e degli abitanti delle Isole del Dodecaneso


2)Testo sul retro (in greco):

ΑΝΑΜΕΣΑ ΣΤΙΣ ΔΟΞΑΣΜΕΝΕΣ ΠΡΟΤΙ ΧΩΡΑ.
ΤΟΥ ΟΝΕΠΟΥ H PRAΓΜΑΤΩΣΙ ΗΛΘΕ ΤΩΡΑ,
ΓΙΑ Ν ΑΓΚΑΛΙΑΣΙΣΨ ΜΕ ΤΑ ΜΗΤΠΙΚΑ ΣΟΥ ΧΕΡΙΑ,
ΤΑ ΔΟΔΕΚΑΝΗΣΑ, ΣΜΑΠΑΓΔΙΝΑ ΝΗΣΙΑ ΣΟΥ,
ΠΟΥ ΤΑ ΕΠΡΟΣΜΕΝΕΣ ΧΕΙΜΩΝΕΣ - ΚΑΛΟΚΑΙΡΙΑ.
Τ` ΑΠΕΛΕΥΘΕΡΩΣΑΝ ΜΕ ΦΛΟΓΑ ΝΙΚΗΦΟΡΑ
ΚΑΙ ΜΕ ΤΙΤΑΝΙΟΥΣ ΑΓΟΝΕΣ ΤΑ ΠΑΙΔΙΑ ΣΟΥ,
ΟΤΑΝ ΕΥΛΟΓΗΜΕΝΗ ΕΦΤΑΣΕ, ΤΗΣ ΛΕΥΤΕΡΙΑΣ Η ΩΡΑ.

ΙΕΡΟΛΟΧΙΤΗΣ

Traduzione:

TRA PAESI TERZI.
L'UNO DEI DIPENDENTI AVEVA ORA,
PER CREARE LE TUE MADRE,
DODECANESE, SAMPAFDINA SEI,
DOVE L'INVERNO INVERNALE - ESTATE.
LORO SONO LASCIATI CON LA FIAMMA NIKIFORA
E CON AGENTI TITANIUS I TUOI BAMBINI,
OGNI GIORNO SERATA, VITA O TEMPO.

IEROLOCHITIS

3)Testi laterali (in Italiano, Tedesco, Francese e Inglese):

ITALIANO:

Eterno Onore sia concesso,
ai combattenti caduti per la Liberazione delle Isole
dell'Egeo del Nord e del Sud
negli anni 1943-45.
I combattenti del Sacro Reggimento Greco,
della Marina Militare e dell'
Aviazione Britanniche,
della Marina Militare Francese
e degli abitanti delle Isole del Dodecaneso

TEDESCO:

Zum ewigen ruhm und ehren,
den gefallennen fuer die befreiung
der Insel in der Nord -und Suedaegaeis
in den jahren 1943-43.
Die kaempfer des
Griechischen Heilligen Regiments
der Britischen Kriegsmarine und Luftwaffe
der Franzoesiscen Kriegsflotte
und der inselbewohner des Dodekanes.

FRANCESE:

À la memorie des combattents
du Battalion Sacre Hellenique
de la Marine et Aviation Helleniques
de Force Armée Britanniques
de la Marine Française
et des habitants du Dodecanese Isles
tombé.
Pour la Liberation de la Mer Egée
1943-1945.

INGLESE:

Eternal Glory shall crown,
those killed for the Liberation
of the Island of North and South Aegean
during the years 1943-1945.
The fighters of the Greek Sacred Regiment
the British War Navy and Airforce
the French War Navy
and the inhabitants
of the Dodecanese Islands.

4) 1° Scritta laterale (in greco) incisa direttamente sul basamento:

ΑΝΗΓΕΡΘΗ
ΥΠΟ ΥΠΟΥΡΓΕΙΟΥ
ΕΘΝΙΚΗΣ ΑΜΥΝΗΣ
ΥΠΟΥΡΓΟΥΝΤΟΣ
Ε. ΑΒΕΡΩΦ - ΤΟΣΙΣΤΑ.

Traduzione:

Eretto dal Ministero dell'Unione
e della Difesa Nazionale, il Ministro:
E. Averof - Tositsa.

5) 2° Scritta laterale (in greco) incisa direttamente sul basamento (dedicata allo scultore del monumento, Paleologos):

K. ΠΑΛΑΙΟΛΟΓΟΣ
ΚΑΘΗΓΗΤΗΣ - ΓΛΥΠΤΗΣ
( Α' ΔΙΕΘΝΕΣ ΒΡΑΒΕΙΟΝ
ΛΕΟΝΑΡΝΤΟ ΝΤΑ ΒΙΝΤΣΙ ).

Traduzione:

K. Paleologos
Insegnante - Scultore
(1° Premio Internazionale Leonardo da Vinci).
Simboli:
Sulla pietra sono presenti vari simboli, che rappresentano i vari mestieri della guerra: tra cui: il rematore della flotta e lo scalatore. Poi sono rappresentate: una barca a vela, una nave da guerra e il simbolo della "ΤΑΝ.Η ΕΠΙΤΑΣ" ovvero dell'associazione dei Combattenti Ellenici della Libertà.

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