74231 - Stele e cippo alle vittime della strage di Vergarola – Pola (Croazia)

Stele in pietra carsica, tipica di queste zone, affiancata da piccolo cippo in pietra. Sono posti in ricordo della strage di Vergarola, in cui persero la vita tanti cittadini, famiglie con bambini e anche i figli del medico Geppino Micheletti che si prodigò per curare la popolazione tutta, nonostante l’immane tragedia che lo aveva colpito.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Pola
Indirizzo:
Vodovodna ul. 28,
CAP:
52100
Latitudine:
44.880652715678124
Longitudine:
13.85201109416505

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cimitero Urbano di Pola, area deedicata
Data di collocazione:
1997
Materiali (Generico):
Ottone, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Stele in pietra carsica, e cippo in marmo chiaro con piccola lastra in ottone.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Associazione Esuli Istriani
Notizie e contestualizzazione storica:
Una strage compiuta in tempo di pace, sulla spiaggia di Vergarolla mentre la stessa era gremita di bagnanti che stavano assistendo alle gare di nuoto organizzate dalla società di canottieri “Pietas Julia”.

In quel momento l’Istria italiana era occupata dall’esercito Jugoslavo che ne rivendicava la sovranità, mentre Pola era posta sotto amministrazione britannica. Questo perché la città era popolata in maggioranza da italiani, si sentiva italiana e non voleva passare sotto il regime di Tito.

Quel 18 agosto del 1946 circa nove tonnellate di esplosivo furono fatte saltare in aria mentre centinaia di persone, fra cui molte donne e bambini, stavano assistendo alle gare. Oltre ottanta persone morirono nell’esplosione, altre rimasero sotto le macerie del capannone della Pietas Julia; sul principio l’esplosione fu attribuita dalle autorità britanniche ad un fatto accidentale. Oggi sappiamo, da fonti britanniche, che fu una vera e propria azione politica di intimidazione.

Nell’opera di assistenza medica si distinse in particolar modo il dottor Geppino Micheletti che – nonostante avesse perso nell’esplosione i figli Carlo e Renzo, di 9 e 6 anni – per più di ventiquattr’ore consecutive non lasciò il suo posto di lavoro. Ma di quest’uomo, di questo eroe, non parla mai nessuno, un silenzio che dura da decenni.

Contenuti

Iscrizioni:
VERGAROLA 18.08.1946 13h

GRAD PULA
1977
CITTA' DI POLA


Sulla lapide piccola:
GEPPINO MICHELETTI
18.07.1905 8.12.1961

CITTADINO BENEMERITO DI POLA

POLA 1997
Simboli:
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Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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