Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Fatebenefratelli, 12
- CAP:
- 20121
- Latitudine:
- 45.4731008
- Longitudine:
- 9.1900767
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Marciapiede di fronte al palazzo dove abitò
- Data di collocazione:
- 23 Gennaio 2025
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Cubetto di porfido ricoperto da una piastra di ottone sulla faccia superiore, su cui è incisa la dedica. Misura della piastra in ottone: 10x10 cm.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Pietre d'inciampo Milano
- Notizie e contestualizzazione storica:
-
Renato Levi
figlio di Massimo e di Fanny Cammeo, nacque il 4 agosto 1898 a Napoli.
Trasferitosi a Milano, aprì il negozio di musica 'Magazzino musicale' in zona Brera, spostato poi in via Verdi.
Appassionato di jazz, su quel genere musicale Renato scrisse alcuni articoli che apparvero sulla rivista 'Il disco', grazie anche al legame con Ezio Levi, anch'egli appassionato di jazz di cui era profondo conoscitore, fondatore del primo jazz club di Milano.
Dopo l'emanazione delle leggi razziali, Renato Levi fece richiesta di 'discriminazione', motivandola col suo contributo nella Grande Guerra, in cui oltre a perdere il fratello Maurizio, rimase prigioniero per ben 14 mesi.
Nonostante fosse iscritto al PNF fin dal 1922, la richiesta fu respinta sia perché l’iscrizione non fu rinnovata ed anche perché in guerra non ricevette decorazioni.
Così il 12 ottobre 1943, Renato fu arrestato a ridosso dell’occupazione nazifascista, mentre l'iter della sua richiesta di discriminazione era in corso.
Renato fu rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore, finché il 6 dicembre 1943 partì dal binario 21 col 'Trasporto N. 5' che lo condusse alla deportazione ad Auschwitz, dove giunse il giorno 12 e gli fu assegnato il numero di matricola 168004.
Il 28 gennaio 1944, mentre Renato era ad Auschwitz gli agenti di 'pubblica sicurezza', inventariarono e trasferirono alla 'EGELI' (Ente Gestione e Liquidazione Immobiliare) tutto ciò che trovarono nel negozio, compreso 309 copie del libro 'La vera storia del Jazz', scritto da Ezio Levi in una edizione curata da Renato.
Enzo Levi, deportato torinese sul suo stesso convoglio, sfuggito alla morte e tornato in Italia, riferì alla famiglia di Renato che a causa di setticemia seguita ad un flemmone e a dissenteria acuta, Renato Levi era morto in data imprecisata, approssimativamente intorno al giorno 1 gennaio 1944.
FONTI
- Pietre d'inciampo Milano: Renato Levi
- Digital Library: Renato Levi
APPROFONDIMENTI
- Wikipedia: 1938 le Leggi razziali
- Pietredellamemoria: Lastra in memoria dei detenuti di San Vittore – Milano
- Intesa San Paolo: EGELI
- ANED: campo di sterminio di Auschwitz
- Pietre d'inciampo Milano: Renato Levi
Contenuti
- Iscrizioni:
QUI ABITAVA
RENATO LEVI
NATO 1898
ARRESTATO 12.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.1.1944
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita